Riflessioni su ansia, depressione &co.

[obo]

Spero sia una provocazione...

no, è la realtà dei fatti

tolti quelli che diventano depressi per motivi pesanti che ci sono sempre stati e sempre ci saranno,
una volta, esempio rifacibile su un vasto campione di elementi, mio nonno contadino non aveva tempo di pensare che era depresso che la vita fa schifo e che palle c'ho l'ansia perchè il pensiero principale era: lavoro, soldi, mangiare, famiglia
stop

ora la gente ha troppo, subito e praticamente tutto quel che vuole. e s'è "inventata" che è depressa perchè non sa quel che vuole, che c'ha l'ansia ecc... un modo per buttar giù pastiglie che ti danno l'impressione di star meglio, un modo per far si che qualcuno trovi la "scusante" per dargli una mano e quindi il depresso (ecc...) si sente un figo perchè ha tutte le attenzioni per lui, cosa che nella vita quotidiana non sempre succede.
e mille altri esempi..

cioè a me fa ridere chi è depresso perchè è morto il pappagallino, il cricetino, perchè ha preso 4 nell'interrogazione, perchè a 14 anni l'ha lasciato il fidanzatino....
ok, al momento problemi insormontabili e ci sta che ti dò una pacca sulla spalla di conforto, ma finita li. ci siamo passati tutti e se quelli diventano problemi insormontabili che si rinchiudano in un centro di igiene mentale che è meglio.

[Meox]

Io penso che per la maggior parte sia solo perche adesso ha un nome e un suono vagamente scientifico..come i bambini iperattivi che soffrirebbero della sindrome da deficit dell'attenzione invece di essere semplicemente vivaci(non tutti eh, qualcuno ne soffrira' veramente)

[Yvette]

Non sono più diffusi ora rispetto al passato, semplicemente adesso se ne parla di più e c'è più consapevolezza e accettazione del disturbo psicologico, insomma lo si ghettizza molto meno per fortuna.
La vita frenetica poi ha reso termini come stress e ansia conosciuti e praticati nel linguaggio quotidiano, spesso però se ne abusa causa mancanza di conoscenze specifiche.

D'accordissimo.


C'è molta gente che abusa del termine "depressione"...

[Jamila]

io credo che i motivi non siano solo uno.
in primo luogo un tempo si viveva al borderline della sopravvivenza, si doveva pensare a portare i soldi in famiglia, a sopravvivere, non c'era tempo per pensieri devianti e cose come la depressione.
una volta i valori erano diversi. un tempo si era felici se si aveva di che mangiare, di che vivere, se si aveva un marito, al giorno d'oggi le donne possono cadere in depressione anche per un semplice tradimento, una cosa che passava in secondo piano rispetto alla sopravvivenza. credo che una volta i valori fossero più autentici, oggigiorno si danno molte cose per scontate e la gente tende a lamentarsi di non avere mai abbastanza.

[*MisS_GattinA*]

beh.. credo che tutto questo sia per la situazione che si vive...
ora il mondo del lavoro è più difficile...
le famiglie sono sempre più distrutte...
la vita sociale è meno "sfruttata", nel senso che ora non si tende più (sopratutto nel mondo degli adulti) a fermarsi a parlare, a ridere..

ora si ha paura dell'altro, non ci si fida più..
la gente gira con armi (non sto scherzando) perchè si ha paura.. sta diventando una lotta per la sopravvivenza! c'è gente che ammazza per poco... ma dove arriveremo?

va beh.. i disturbi e queste cose qui saranno anche per tutte le tecnologie che ci fanno aumentare l'ansia..

[Half shadow]

Non lo so.
Un mio amico pieno di attacchi di panico si è eclissato varie volte ed ora ha litigato con l'intero gruppo.

Una volta era estate e se la prese per una battuta e forse anche per una cosa che gli dissi io.

Lo vidi vestito con una tuta invernale per correre.

Chiaramente glelo dissi e forse se la prese anche per questo, fu portato via dai suoi gentiori anche se era venuto da solo in motorino, perchè era agitato.

E da lì venni a sapere che segue una terapia a base di psicofarmaci, mi dispiace per lui, anche se non so da cosa dipenda, un lavoro ce l'ha, ora, non vorrei generalizzare ma mi ha confidato di aver fumato canne...

[Annie Lennox]

Io quoto Obo in parte.
Al giorno d'oggi infatti se andiamo a vedere siamo tutti depressi e stressati per le cazzate. Mio nonno, che zappava la terra e mia nonna che si faceva il mazzo per portare avanti la famiglia e per far studiare i figli, guarda un po', aveva più preoccupazioni dei genitori di oggi, eppure è sempre stata bene in salute e non ha mai avuto bisogno di un aiuto psicologico o di prendere farmaci. Forse era proprio lo stile di vita "più intenso" che c'era prima a temprare le persone, a renderle più forti, più combattive, meno fragili e più determinate.

Poi ci sono quei casi di depressione che, per carità, sono cose serissime che lungi da me giudicare, anzi, le capisco meglio di voi qui dentro forse perchè vissute da vicino da una vita.
Ma io sono sempre dell'avviso, appunto perchè le ho vissute da vicino, che i farmaci sono la rovina. I farmaci che si prendono per questo tipo di disturbi secondo me a lungo andare diventano un problema più della depressione stessa, appunto perchè portano dipendenza...e anche se non dipendenza fisica, ma dipendenza psicologica.

Potrò anche sbagliarmi, ma questo è un pezzo del mio vissuto, quindi,boh, lascio la parola a chi ne capisce più di me...

[Holly]

Vi propongo una riflessione sulla diffusione a macchia d'olio di disturbi d'ansia, di panico, depressione e nevrosi*.
Le più colpite sembrano essere le donne e questi disturbi coinvolgono persone sempre più giovani.
Nonostante questo, è sempre difficile per la persona malata parlare del proprio problema: si prova vergogna o semplicemente paura di non essere capiti, paura di sentirti dire: "Distraiti / tirati su/ devi avere maggiore forza di volontà".

Voi cosa ne pensate?
Come mai questi disturbi sono sempre più diffusi oggigiorno?

*siamo tutti "nevrotici", ognuno di noi ha almeno una minima nevrosi.
diversa è la psicosi.

sono d'accordo sull'ipotesi freudiana che fa risalire molte delle nevrosi al periodo di latenza e alla restrizione rigida mentale della società occidentale (le nevrosi, infatti, non sono uguali per tutte le culture, e qui bisognerebbe accompagnare sempre lo studio psicologico allo studio antropologico).

molte volte la nevrosi nasce anche da una certa frenesia della società contemporanea, che tende a disorientare, alienare e far perdere l'identità al singolo.


per quanto riguarda i consigli idioti come "non è nulla" "reagisci" oppure commenti ancora più stupidi come "è da deboli mollare", credo siano la cosa in assoluto più nociva, cretina e superficiale da dire. soprattutto il "è da deboli". è da deboli che cosa? avere un problema e non saperlo affrontare? molto spesso problemi del genere - anche seri - vengono nascosti con vergogna proprio per paura di questi giudizi superficiali e radicati.

[Slint]

Qualcuno ha letto L'ospite inquietante di Galimberti? Cerca di dare risposta a quasi tutti i vostri interrogativi. Riducendo alle ossa le causa sono tante ma in particolare: un mondo senza scopo (dovuto principalmente al crollo del cristianesimo) e la globalizzazione. Detto così è vago e forse ad alcuni sembreranno cavolate, ma vi consiglio di dargli una lettura se siete realmente interessati.

Alcuni hanno parlato di "moda", io dico piuttosto che si abusa della parola depressione.
E' come se le delusioni non esistessero più, sia passa direttamente allo stadio successivo. Insomma la depressione è una malattia da curare, i delusi non dovrebbero giocare con questa parola.

Poi io sono un caso a parte, sono entusiasta della vita. Eddai entusiasmatevi pure voi

[Artemisia]

secondo me sono nate tutte queste patologie perchè ad alcune persone piace trovare una scusante per giustificare il loro male interiore, la gente si adagia sui problemi solo perchè non vuole trovare la forza di uscirne,certo capisco che la vita non è sempre facile e a volte si perde la voglia di andare avanti , ma almeno cerchiamo di non trovare delle giustificazioni per non uscire mai da questi stati di sofferenza.
Non dico che è da deboli non saper affrontare un problema ma credo sia da deboli il fatto di non provare nemmeno ad affrontarli per fare le vittime di fronte agli altri.Non mi piace la gente che ci naviga sopra a queste cose.