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Vincenti e perdenti

  1. #1
    Cal Lightman
    Ospite

    Predefinito Vincenti e perdenti

    Stavo seguendo una trasmissione su sky che parlava dei suicidi negli adolescenti e secondo una ricerca pare che una delle cause principali sia la corsa insensata verso il successo e i soldi.
    Il dottore intervistato diceva appunto che non tutti potranno diventare dei leader nella vita, su uno che ottiene il successo ovviamente 50 falliscono, eppure sembra che tutti i giovani vogliano far parte di questa ristretta elite.
    Non riuscendo a stare al passo con questo stereotipo del ragazzo figo e di successo (foraggiato parecchio dai film e i telefilm americani dove sembra che sia normale che una persona comune abbia la villa con piscina) questi finiscono col sentirsi delle nullità, e cominciano a provare odio verso i genitori perché sono poveri o comunque non ricchi, e sopratutto verso se stessi che si sono rivelati troppo "perdenti" per riuscire a ottenere ciò che potrebbe metterli alla pari con l'elite dei benestanti.

    A me sembra follia pura, 1 - perché se siamo poveri e quindi "perdenti" é perché le condizioni del nostro paese non lo consentono, e molte persone che dedicano una vita intera allo studio e all'esercizio professionale non riescono ad ottenere una giusta retribuzione alle loro fatiche proprio perché é il governo che ci taglia le gambe in partenza, non vedo quindi proprio nulla di vergonoso nell'essere poveri, ma proprio nulla! anzi, trovo più ridicolo che un ragazzo a 20 anni abbia un sacco di soldi. 2 - perché nessuno ha davvero bisogno di essere ricco, e anche se fossi ricco non la penserei diversamente. Una persona non si realizza nei soldi e nella fama ma nel raggiungimento di uno scopo.

    E' davvero follia sta moda dell'essere vincente e seducente, é irrazionale, illogica, stupida.
    Poi mi fanno ridere/pena i ricchi che naturalmente votano a destra, magari perché sotto sotto ci godono a vedere che le famiglie come la mia facciano difficoltà ad arrivare a fine mese, si sentono al sicuro sotto i soldi dei loro genitori, ma vedete, non durerà a lungo...c'é una crisi che toccherà proprio tutti, questi hanno poco da sentirvi al sicuro con i loro soldi
    Fra 5 anni se le cose non si sistemeranno ci sarà poco da fare i nababbi o, peggio ancora, fare l'imitazione degli aristocratici.


  2. #2
    obo
    .
    35 anni
    Iscrizione: 23/9/2005
    Messaggi: 35,505
    Piaciuto: 122 volte

    Predefinito

    si chiama umiltà;
    chi riesce a vivere bene umilmente è un eroe ed è più vincente di tutti i diversi modelli vincenti che la società ci propina nel corso degli anni.

  3. #3
    Spotless Echoes
    Donna 31 anni da Roma
    Iscrizione: 21/6/2009
    Messaggi: 9,071
    Piaciuto: 2972 volte

    Predefinito

    mi sembra un quadro un po' generalizzato.
    Ricchi e poveri non sono cattivi e buoni rispettivamente.
    Ogni famiglia ha la sua storia, le sue difficoltà.
    Non è solo la ricchezza che ci fa sentire perdenti, anzi molto spesso è altro.
    E' il disagio che deriva dall'insoddisfazione di noi stessi.
    Ha ragione obo, quando parla di umiltà.
    Ci vuole umiltà, veramente.

  4. #4
    Cal Lightman
    Ospite

    Predefinito

    Ho scritto male il topic se ho lasciato intendere ricchi e poveri come buoni e cattivi, non intendevo, anche perché nello stato normale delle cose é giusto che chi ha lottato per un traguardo sia ricco, io ce l'ho con i rampolli dei ricchi.
    Ho frequentato un liceo privato e so come questi ragionano, di conseguenza se non hai le risorse per stare al loro passo non sei accettato.
    Io ho sempre pensato che gli unici motivi possibili che potessero portare al suicidio fra giovani fossero: i traumi per bullismo, l'odio verso il corpo, l'impossibilità di accettare un lutto, il sentirsi presi in giro da tutti e le delusioni amorose
    Ma mai mi sarei immaginato che una fetta grossa di suicidi sia data (secondo le testimonianze stesse di chi ha tentato il suicidio, quindi non sto inventando) dall'essere poveri e dal non poter competere con l'elite benestante.

  5. #5
    Dale Dale Dale ! Pitbull_88
    Uomo 35 anni da Cagliari
    Iscrizione: 24/7/2006
    Messaggi: 3,634
    Piaciuto: 61 volte

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    Ti ringrazio per questo tuo topic perchè è davvero interessante. E sinceramente non mi sorprendo di tutti questi suicidi, la tv è inevitabile che ci dia degli esempi da seguire, delle persone che magari noi associamo a quello che vorremmo diventare in futuro. Tante ville, tante piscine, tante macchine sportive costose, sfarzo e ricchezza a più non posso..certamente sarebbe meglio se la tv cambiasse decisamente atteggiamento, specialmente ora che tutto il mondo, chi più chi meno, vive in una situazione critica sotto il profilo del lavoro e del benessere finanziario.
    Sono d'accordissimo con Obo, ci vuole tanta umiltà, c'è poco da fare.
    Io vivo in una famiglia di 4 persone (me compreso), lavora solo mio padre a casa quindi viviamo di un solo stipendio..Campiamo bene, però non abbiamo spese inutili, spesso la roba la compro con i miei risparmi, se voglio magari qualcosina di più costoso perchè mi attira i miei mi danno un tot di soldi e il restante lo metto io, ma senza problemi, ho sempre pensato che loro non mi devono nulla, mi devono dar da mangiare e farmi dormire sotto un tetto, comprarmi il vestiario "ordinario" e appunto se voglio togliermi ogni tanto uno sfizio (vestiario più costoso, pizza con gli amici, partita allo stadio etc.) devo anche togliere qualcosa dei miei risparmi, com'è giusto che sia.

    Concludo dicendo che non mi sento affatto sorpreso di questa notizia, perchè la tv sta trasmettendo alla gente l'idea "ricco=successo in tutto" e "povero/non ricco=persona che non avrà mai successo"..è un idea sbagliatissima e la tv deve cambiare registro a mio parere.
    Scusate il monologo

  6. #6
    Spotless Echoes
    Donna 31 anni da Roma
    Iscrizione: 21/6/2009
    Messaggi: 9,071
    Piaciuto: 2972 volte

    Predefinito

    Ma non è tanto il competere per un elite benestante, secondo me. Non ha senso in se per se.
    E' tutto quello che ne viene dopo, purtroppo.
    Soprattutto in certi ambienti (come te che hai frequentato una scuola privata o me che sto in un liceo di figli di papà) essere figli di qualcuno è un lasciapassare.
    Ma chi arriva al suicidio per questo, secondo me, ha un'insoddisfazione radicata, un disagio maturato che deriva da altri fattori.
    Io ne ho viste di cotte e di crude a scuola, so che per certe persone sarò sempre un passo indietro. Ma non me ne frega nulla, davvero. Cioè puo darmi fastidio l'ingiustizia, ma mai e poi mai mi sono sognata di volere essere una bamboccia di papà.
    Se un ragazzo lo desidera, beh, qualche problema di altra natura ce l'ha.
    Forse una famiglia non comprensiva, una crescita priva di educazione, l'informazione sbagliata creano uno stato di debolezza cosi forte che uno decide di morire.

  7. #7
    ... SteekHutzee
    Uomo 36 anni
    Iscrizione: 19/7/2008
    Messaggi: 16,202
    Piaciuto: 100 volte

    Predefinito

    è normale sognare (e ripeto sognare, desiderare non pretendere) una vita agiata.
    se non la hai per nascita o non ce la fai ad ottenerla allora sei un perdente se ti uccidi.
    e questi che si suicidano probabilmente non hanno fatto nemmeno niente per cercare di averela una vita più agiata o piu soldi (le parole fatica e lavoro ormai stanno perdendo di significato)
    allora con questo stupido ragionamento dovremmo quasi tutti buttarci da un palazzo.
    ma la colpa di questo fenomeno è certamente la tv, cattiva maestra e creatrice di falsi miti...

  8. #8
    Cuzco User tato
    33 anni
    Iscrizione: 27/11/2005
    Messaggi: 1,383
    Piaciuto: 35 volte

    Predefinito

    Condivido per quanto riguarda l'umiltà e io ci aggiungerei l'accontentarsi di ciò che si ha, perchè in fondo solo perchè l'amico ha il nuovo iphone non vuol dire che lui è più felice di te, purtroppo la nostra società ci sta dividendo sempre di più in classi, da una parte si diventa sempre più ricchi e dall'altra sempre più poveri e sottrarsi a questo meccanismo perverso ed essere felice con quel poco di guadagnato è molto difficile, anche perchè si va incontro a discriminazioni di ogni tipo..e poi beh..i suicidi sono una conseguenza del malessere della persona, è un estremizazzione..

  9. #9
    anemy
    Utente cancellato

    Predefinito

    Non so quanto possa essere vero, di sicuro l'insuccesso personale può essere un fattore che contribuisce, ma conosco ragazzi che nella vita hanno sempre avuto tutte le porte aperte eppure stanno male emotivamente per altre cose; questo li porta ad avere disagi nei rapporti interpersonali e con se stessi, e secondo me ciò non è molto diverso dal suicidio.

  10. #10
    Eurasia
    Ospite

    Predefinito

    Mi dispiace se molti ragazzi oggi affrontano un disagio del genere, ma in parte la responsabilità è degli adulti che li assistono nel percorso di crescita. Se un bambino viene educato in modo adeguato secondo me riesce ad attutire in parte gli stimoli nocivi provenienti dal contesto esterno, in questo caso la figura tipo di vincente.
    Per quanto mi riguarda, l'essere vincente non è misurabile con il termometro del reddito, anzi spesso è proprio la prima fonte di ansia (La paura di perdere ciò che si è guadagnato, la paura di non far fruttare un investimento che ha lasciato il genitore, etc.). Secondo me perdente è chi non si accontenta mai, perchè l'ambizione e la carriera sono importanti ma solo se accompagnati ad altre sfere di vita. Forse ai giovani di oggi manca la fiducia nelle proprie fonti affettive.

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