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Vincenti e perdenti

  1. #21
    Cal Lightman
    Ospite

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    Claro, ma si parlava degli eccessi.
    I soldi sono importantissimi ma gli spandim***a proprio non li tollero e non dovrebbero esistere.
    Che poi il mercato ci obblighi a prosciugare i soldi dei nostri genitori per rimanere al passo con questi modelli é ancor più intollerabile.
    Che i genitori accettino di buon grado di foraggiare i loro figli per non farli sfigurare ai loro coetanei é esecrabile.


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  3. #22
    Pirobo Lucky Luciano
    Uomo 34 anni
    Iscrizione: 20/10/2005
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    Quote Originariamente inviata da Cal Lightman Visualizza il messaggio
    Ot: si ci credo perché la maggior parte delle persone si arricchisce col mercato, ma se ci sarà una crisi verrà avviata una reazione a catena distruttiva che trascinerà molte famiglie
    spiega meglio questa teoria....la trovo interessante.

    Quote Originariamente inviata da Cal Lightman Visualizza il messaggio
    Claro, ma si parlava degli eccessi.
    I soldi sono importantissimi ma gli spandim***a proprio non li tollero e non dovrebbero esistere.
    Che poi il mercato ci obblighi a prosciugare i soldi dei nostri genitori per rimanere al passo con questi modelli é ancor più intollerabile.
    Che i genitori accettino di buon grado di foraggiare i loro figli per non farli sfigurare ai loro coetanei é esecrabile.
    Ma non è che tutti i ricchi sono spandimerda....anzi, spesso chi spandemerda spesso non è così ricco come dice.
    E se uno spandemerda o mi guarda dall'alto in basso mi fa solo compassione....perchè è solo un povero stronzo che della vita non ha capito un *****.

    Avere i soldi non fa una persona vincente....sono altre le doti che la rendono tale.
    I soldi sono importanti ma hanno un grosso limite: nelle mani di chi non ha le capacità spariscono in fretta.

    Il mercato non obbliga niente e nessuno.
    E' sempre il buonsenso delle persone che fa tutto.

    I genitori che mangiano le cipolle o fanno mille debiti per comprare l'iphone o la macchina ultimo modello ai figli sono solo dei poveri perdenti...che generano un figlio perdente.

  4. #23
    Dale Dale Dale ! Pitbull_88
    Uomo 35 anni da Cagliari
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    Quote Originariamente inviata da Lucky Luciano Visualizza il messaggio
    Non conosci il detto: "senza soldi non si mangia?"
    sai quanta gente conosco senza affetto di genitori, amici, partner ecc...e che eppure non ha un centesimo in tasca?
    senza soldi non puoi pagare le spese mediche per chi ami...senza soldi non puoi permetterti di vivere una vita "serena" con chi ami.
    senza soldi al giorno d'oggi non sei NIENTE.
    Io non sto dicendo meglio amati e squattrinati che ricchi e soli..non sto estremizzando nè da una parte nè dall'altra..sto solo dicendo che io ai soldi antepongo al primo posto l'affetto dei miei cari e dei miei amici..questo era il nocciolo del mio pensiero.

  5. #24
    Cal Lightman
    Ospite

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    Tu produci A e la rivendi a C ma hai bisogno di acquistare B che viene prodotto da un'altra azienda.
    Se lo stato non appoggia più l'azienda che produce B questa rischierà il fallimento, di conseguenza dovrai acquistare B da un'altra azienda, in questo modo però i costi di produzione aumenteranno.
    Se B aumenta anche di poco il suo costo di produzione sarà difficile rivenderlo a C che ovviamente comprerà A (il prodotto già lavorato) all'estero.
    Se il mercato estero prende piede nel nostro paese proprio per i vantaggi nei costi la catena economica nazionale comincerà a disgregarsi e si creerà una reazione a catena, che é già in atto da anni a dire il vero.
    Se un'imprenditore é ricco é perché il suo successo dipende da altre aziende, le quali a loro volta sono appoggiate allo stato, se lo stato entra in crisi anche le grandi aziende falliscono.
    Al momento un grande deficit economico lo abbiamo contratto proprio per salvare le principali aziende.

  6. #25
    Pirobo Lucky Luciano
    Uomo 34 anni
    Iscrizione: 20/10/2005
    Messaggi: 4,021
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    Quote Originariamente inviata da DeA. Visualizza il messaggio
    Io non sto dicendo meglio amati e squattrinati che ricchi e soli..non sto estremizzando nè da una parte nè dall'altra..sto solo dicendo che io ai soldi antepongo al primo posto l'affetto dei miei cari e dei miei amici..questo era il nocciolo del mio pensiero.
    sono daccordo.
    Ma tanta gente a questo mondo venderebbe il culo della madre senza troppi problemi.

    Quote Originariamente inviata da Cal Lightman Visualizza il messaggio
    Tu produci A e la rivendi a C ma hai bisogno di acquistare B che viene prodotto da un'altra azienda.
    Se lo stato non appoggia più l'azienda che produce B questa rischierà il fallimento, di conseguenza dovrai acquistare B da un'altra azienda, in questo modo però i costi di produzione aumenteranno.
    Se B aumenta anche di poco il suo costo di produzione sarà difficile rivenderlo a C che ovviamente comprerà A (il prodotto già lavorato) all'estero.
    Se il mercato estero prende piede nel nostro paese proprio per i vantaggi nei costi la catena economica nazionale comincerà a disgregarsi e si creerà una reazione a catena, che é già in atto da anni a dire il vero.
    Se un'imprenditore é ricco é perché il suo successo dipende da altre aziende, le quali a loro volta sono appoggiate allo stato, se lo stato entra in crisi anche le grandi aziende falliscono.
    Al momento un grande deficit economico lo abbiamo contratto proprio per salvare le principali aziende.
    Le tue capacità di spiegazione sono alquanto carenti.
    E la tua teoria è una cavolata.

    Nel tuo esempio entrano perfettamente aziende come Alitalia e la Fiat...cioè dei carrozzoni che stanno in piedi solo grazie ai contributi statali.
    Questa delle aziende che si appoggiano sempre al governo è una pratica tipicamente Italiana.
    quando una mela è marcia la si prende e si butta via....non si continua a lucidare la buccia.
    Le aziende che fatturano sono altre come la Ferrero ( va così bene che non ha nemmeno bisogno di essere quotata in borsa ) Eni...ecc.

    Cmq per farla brave la storia sarebbe:
    con l'apertura dei nuovi mercati le grandi industrie delocalizzano la produzione (cioè chiudono le fabbriche in Italia e le aprono all'estero dove i costi di produzione sono inferiori) per stare al passo con la concorrenza delle industrie Cinesi e Indiane (dove un operaio lavora 500 ore al giorno per uno sputo in un occhio e una scarpata nelle palle), gli operai italiani perdono il posto di lavoro e le aziende che producevano per conto di altre grandi aziende chiudono i battenti....e diminuisce il potere d'acquisto di tutte queste persone che di punto in bianco sono in mezzo alla strada.

    Ma il punto è che la grandi aziende continueranno a vendere (marchi di prestigio come Luis Vuitton, Dior, Porsche ecc..calano forse le vendite ma non si riducono sul lastrico dato che sono beni di lusso) mentre per gli altri si aprono i nuovi mercati Indiani e Cinesi che sono nazioni in crescita e con un potenziale economico enorme.

  7. #26
    Temperance
    Donna
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    Quote Originariamente inviata da anemy Visualizza il messaggio
    Non so quanto possa essere vero, di sicuro l'insuccesso personale può essere un fattore che contribuisce, ma conosco ragazzi che nella vita hanno sempre avuto tutte le porte aperte eppure stanno male emotivamente per altre cose; questo li porta ad avere disagi nei rapporti interpersonali e con se stessi, e secondo me ciò non è molto diverso dal suicidio.

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