Ammetto di aver riflettuto a lungo se scrivere o no qui.
Credo sia più uno sfogo che una vera e propria richiesta di consigli.
[Anche se sono ben accetti comunque].
L'unico ragazzo che mi ha fatto star veramente male, pur non essendoci mai stato qualcosa tra noi, è G.
Lo conosco dalla mia nascita [i nostri genitori erano compagni di liceo, sono molto amici e si frequentano spesso], e da sempre ricordo di aver provato simpatie per il suo modo buffo di fare, per il semplice fatto che c'era sempre.
Per anni son rimasta zitta, cercando di capire i miei sentimenti, anche perchè via, ero molto piccola.
Appena mi son resa conto veramente della forte attrazione che provavo per lui mi son sentita spezzata in due parti. [Storie già sentite]. Di fatti una parte, quella razionale, mi diceva "ma cacchio, è un amico di famiglia! Amico! Chiaro?", ma c'era poi l'altra voce, quella che posso solo associare all'irrazionalità del cuore. Quella si faceva sentire ogni sera, prima di lasciarmi andare ai sogni [in cui appariva sempre e solo lui]. Quella voce che, beh, mi diceva che un giorno all'altro saremmo stati insieme, perchè eravamo fatti per stare insieme.
A 13-14 anni [lui comunque è un pochetto più grande di me] G. ebbe problemi familiari notevolmente gravi, e chi chiamo per primo? Naturalmente a me.
Ricordo ancora che da quella sera tra noi si instaurò un rapporto di pura complicità, ci volevamo bene davvero. Lui era già 16enne e cominciava a non frequentare più i suoi genitori, e quando venivano a cena a casa mia, correvo sempre verso di loro chiedendo sue notizie. Rimanevo molto male quando mi dicevano "è dal cugino", o "è dagli amici". Eppure in qualche modo, anche se raramente ci vedevamo, ed era sempre troppo dolce con me, e caro.
Sua sorella, migliore amica della mia ha sempre detto che lui non è il tipo di ragazzo che pensa alla fidanzata, anche se con me era rimasta stupita perchè si preparava sempre venti ore prima di incontrarmi.
Capitò, [e sbagliai di grosso!] che tra un messaggio e l'altro gli dicessi che beh, a me piaceva, che m'era piaciuto DaSempre.
Mi rispose che era spiazzato [termine che ha usato per anni], che ci teneva a me, che ero una bella ragazza ,ma che bho, era spiazzato. Nei messaggi però scriveva che ero la sua stellina, che ero la sua principessa.
Ho dei bellissimi ricordi, per carità.. ma..
Al suo 18esimo compleanno finì la nostra amicizia. Lo insultai a morte, perchè per la millesima volta aveva posto davanti a me i suoi amici. Ero pronta per partire e andare da lui, con il pensierino in mano.
E mezz'ora prima dell'incontro mi dice che oggi venvano dei suoi amici e gli avrebbero portato il regalo. Scattai furente, lo insultai e ancora conservo quella sciocchezza che gli avevo comprato.
Lo rividi l'anno passato, più volte, grazie alle nostre famiglie. Diciamo che facemmo pace, ma senza più sentirci.
Ora.
io son fidanzata da 7 mesi e mezzo.
E tra noi? non va.Per molteplici motivi.
1- Ha sempre da fare.
2- non lo sento mai.
3- non lo vedo mai.
4- per vederlo mi tocca sempre uscire con i suoi amici, ma se una volta gli chiedo di uscire con i miei, apriti cielo, non è possibile!
Insomma, sono stufa, ho 17 anni e sinceramente mi immaginavo la prima relazione seria, un pochino pochino diversa.
però cavoli, non ci tengo a lui? Sono comunque 7 mesi di fidanzamento e 4-5 di amicizia-odio.
Una settimana dopo il mio compleanno [ovvero i primi di ottobre], si fa sentire chi? G.!
"Scusa il ritardo, sono un cane.. Auguroni di compleanno!"
io: "Grazie. Come stai?"
Lui non risponde. Ok. Non me l'ero presa. Ero solo sorpresa della sua comparsa [anche se non c'era da stupirsi. A mezzanotte del suo compleanno un messaggio gliel'ho mandato anche io, ma parecchi mesi prima].
Per giorni non si fa sentire e poi ecco che sabato, puff, riappare.
"Mi hanno bloccato il credito della 3 per qualche giorno. Scusa se non ho risposto prima, davvero, se non vuoi parlarmi ti capisco."
io, shokkata come poche persone rispondo dopo un po' e dico: "Guarda che non mi offendo più da un pezzo. Ho pensato avessi da fare o che non te ne fregasse un granchè di rispondere, ma poco m'è cambiato."
E lui, subito: "Volevo solo farti sapere che m'è pesato non risponderti e che parlarti non è una cosa senza significato per me".
A quel punto son sbottata:"Quello che mi fa incazzare è che ancora ci sto male, che ancora non ho capito cosa sono stata io per te, se sono stata una cretina che ad ogni tua parolina dolce cadeva ai tuoi piedi. se sono stata una sorella. Se sono stata un'amica!Che ***** sono stata?"
Lui: "Lo so, non abbiamo mai potuto chiarire un bel niente, è stata tutta colpa mia, sono stata la persona più immatura del mondo e forse ancora lo sono, la responsabilità è tutta mia. Quando sei a Perugia?"
Insomma oggi ci siamo messi d'accordo per vederci venerdì.
MA ORA sono solo uno straccio.
Per tutto, per il mio ragazzo in primis, per G. Per tutto.
Perchè mi son accorta che questa è stata la ferita più profonda che abbia mai avuto.
E non guarirà. E non guarirò mai.