Aiutatemi, sono qui che vomito da due giorni e ho la nausea, una nausea spaventosa...
Mi sento inutile, inutile, come sempre.
Mi sento non all’altezza, diciamo.
E non sentirsi all’altezza di qualcosa è molto brutto.
Se poi quel qualcosa è un qualcuno e, nello specifico, è il ragazzo che mi piace alla follia da 10 mesi esatti (proprio oggi) , la faccenda si che è grave...
Io non lo so, non lo so perché mi devo sentire così.
Così... così imbranata.
Tutti quelli che mi parlano di adolescenza dicono che noi adolescenti passiamo una fase critica della vita.
Ok.
Va a meraviglia.
Ma non mi serve a niente sapere che la mia età è così, che tutti si sentono come me.
Dovrebbe consolarmi, sapere che non è colpa mia, che non c’è niente da fare, e che faccio parte di una grande realtà.
Ma non mi consola affatto.
Anzi, mi sento spersa a sapere che è così, che io non posso cambiare il corso delle cose.
O forse posso, ma mi conviene gettare la spugna, in fondo a cambiare non c’è riuscito quasi nessuno, e ci sono passati tutti.
E per quanto coloro che mi hanno detto tutte queste cose sull’adolescenza possano sdegnarsi, vi assicuro che il messaggio che arriva alle mie orecchie e si insinua nel mio cervello è proprio questo: “lascia perdere, che fra un po' passa tutto”.
Io amo un ragazzo, e mi sento terribilmente inferiore a lui, inadatta,... che devo fare, lasciar perdere?
Ma anche no, grazie tante.
Io però è proprio così che mi sento... non penso di essere pronta a sostenere qualcosa di serio, guardandomi alle spalle vedo “relazioni” (anche se forse è ancora un po' presto per chiamarle così) spaventosamente finite male.
Chissà perché?
Forse perché non ho niente da offrire, divento logorroica, cinica,sempre imbarazzata al 100%, se devo animare la conversazione faccio casino, e faccio figure di cacca a tutto spiano.
Non sono pronta, ma avrei bisogno di esserlo.
Merda.
Sono davanti a questo cazzuto schermo del computer a pensare.
Forse dovrei aspettare davvero il corso delle cose. Di solito funziona.
Perché sennò mi faccio i miei “filmini mentali” su quello che è successo e su quello che succederà a breve.
Rivivo migliaia di volte lo stesso stupido punto nel quale dico o faccio qualcosa di sbagliato.
Magari il diretto interessato (il mio caro “lui” che mi prende per il culo da quando mi conosce, che sembra starci e poi mi dice che esce con la sua ragazza per poi tornare a far finta di provarci con me) magari neanche ci ha fatto caso alle mie figure di merda, ma non mi importa.
Io rivivo quell’istante all’infinito.
Umiliandomi da morire.
E lì la mia autostima ha un calo vertiginoso.
Insomma, non voglio fare una di quelle frasette alla emo:
” io faccio schifo, tutti sono meglio di me” perché non lo penso.
Non penso di fare schifo.
Penso solo che sto sprecando il mio inizio di adolescenza facendo comandare il mio umore e la mia vita da un ragazzo alquanto deficiente che per quanto insensibile, cinico, immaturo sia, mi piace da morire.
Sento che è quello giusto, e quando tutto comincia ad andare un po'meglio o io o lui facciamo o diciamo una cagata che ci allontana di nuovo.
Merda.
Io ecco io non so che fare, perché dimenticarlo non ci riesco.
Forse, come mi dicono tutti, (facendomi venire voglia di uccidere qualcuno) è solo una cotta del ca**o, e a 14 anni non puoi provare il vero amore ecc...
Però io non penso sia così.
Ca**o dopo 10 mesi uno si rompe i cosiddetti dopo aver amato qualcuno che non corrisponde, se non ci tiene veramente... no?
Non so più che fare.
Mi sento inferiore.
So che è una cosa molto difficile, o magari è più banale di quanto io pensi, se lascio perdere tutto forse andrà meglio, il mondo è pieno di ragazzi, io sono ancora piccola (contando che il suddetto ragazzo di anni ne ha 17 quasi 18) e forse sono solo una stupida.
Vi prego aiutatemi... cosa posso fare?
Grazie a tutti in anticipo. J