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" Forti relazioni con ragazzi della stessa età aiutano l'adolescente ad emanciparsi dalla famiglia.
Si formano dei "gruppi" con dei valori comuni. L'adolescente, aderendo al gruppo, soddisfa il bisogno di sicurezza e di identità con un modello che può essere diverso, anche solo in parte, da quello proposto dai genitori. In genere c'è una forte distinzione e consapevolezza tra chi è "dentro" e chi è "fuori" dal gruppo.
Talvolta i genitori interpretano l'adesione del figlio al gruppo come un conformismo assoluto ai valori del gruppo, che spesso si identificano in larga misura con i valori dominanti (di "moda") imposti da mass media. In realtà gli adolescenti mantengono sempre un certo senso critico, anche se non manifesto. Generalmente le ragazze vivono il "gruppo" in modo differente dai maschi; mentre questi ultimi lo vedono come sostegno ad un senso di ribellione che sentono dentro all'autorità dei genitori, le femmine lo vivono più come un mezzo per allacciare relazioni personali importanti... "
Complicato..
Il fatto è che dal seguente testo sembra evidente che gli adulti facciano parte di una sfera diversa dei giovani, che tra i genitori e i figli c'è un abisso e che le menti delle due classi sono diverse e contrapposte..
Ma se ci pensate un'attimo gli adulti non sono nati "vecchi", non hanno un'infanzia mancata. Loro sono stati piccoli un tempo, come tutti d'altronde, e quando diventeremo grandi rimpiangeremo quei momenti di adolescenza come loro.
Hanno avuto gli stessi problemi e gli stessi cambiamenti che si ripercuotono all’interno del contesto familiare. I genitori in fondo hanno la consapevolezza che il loro figlio sta diventando grande, ma possono essere riluttanti ad ammetterlo, possono essere preoccupati di fronte alle richieste di autonomia e spaventati dal fatto di dover riassettare un equilibrio che ha funzionato bene per molto tempo. Ma loro sanno cosa viviamo, comprendono e ricordano i vecchi tempi con nostalgia. Ormai siamo stati cresciuti e a imparare, ascoltando le voci quotidiane, che è una regola avere un contrasto tra genitori e figli. Ma di fatto questa negazione di poter comunicare con gli adulti viene da dentro di noi e non c'è nessuna regola da rispettare. Loro ne sanno più di noi. E vergognarsi nel chiedere una risposta dei nostri dubbi è alquanto comprensivo ma sciocco. Noi non diciamo niente a loro perchè apparentemente non riversano le stesse emozioni.. Ma di fatto non è così. Si comportano da adulti, ma anche loro hanno un cervello da ragazzo.
Voi avete contrasti tra i genitori.. ? o in caso contrario se qui c'è qualche genitore sono pregati di dare un commento..