Ti voglio bene. Ma oggi ho deciso di spezzare il legame che ci univa.
All’inizio il nostro rapporto lavorativo si è trasformato in amicizia ed era meraviglioso.
Uscivamo, stavamo bene, ci sentivamo spesso, ci aiutavamo.
Poi un giorno, hai iniziato ad allontanarti, ad eliminarmi dalla tua vita, così di punto in bianco.
In questo lungo anno ho scoperto che il tuo ragazzo ti vietava di vedermi senza motivo e che tu hai scelto di ascoltarlo, eliminandomi dalla tua vita.
Sopportai, cercai di capirti, cercai di godere dei piccoli spazi che avevamo ogni giorno, i nostri 15 minuti prima di entrare in ufficio, le nostre risate in quei pochi momenti, i nostri abbracci dopo un litigio.
Però, quei litigi si fecero frequenti; tu hai smesso di abbracciarmi, hai smesso di fare qualcosa per me, hai smesso di voler far parte della mia vita.
Qualsiasi rapporto funziona se c’è un dare e avere. Ma questo è diventato un DARE e basta.
Così mi dispiace e so che mi hai dato del bambino, ma io non ce la faccio a scontrarmi sempre contro un muro, ogni volta che ho bisogno di qualcosa e tu non vuoi esserci per me; forse sì me la prendo per tutto, ma nella mia vita accetto spesso compromessi, quando questi mi portano ad avere dall’altra parte qualcosa in più.
Tu hai scelto ed ora io, scelgo di spezzare quella specie di legame che ci univa; per essere libero, per essere tranquillo, per non doverti pregare sempre per tutto. E forse è uno strano modo di lasciarti andare.
Mi dispiace ma non credo che quando una donna è impegnata deve annullare le sue amicizie per amore, per gelosia.
So che da giorni in ufficio si respira un’aria pesante e che il mio ruolo di solo collega di lavoro ti pesa. So che ora mi detesti, che non mi tolleri, l’hai detto tu. Ma ho scelto di non darti più niente e di tornare ad essere, solo conoscenti.