Ciao a tutti,
eccomi qui...pure io in cerca di un consiglio.
Le nostre strade si sono incrociate in occasione di un evento sportivo di cui entrambi abbiamo curato la comunicazione. Io la parte più “tecnica”, lei quella più“commerciale”. L'evento si è tenuto la scorsa settimana nella sua città, a 200 km dalla mia. Ci eravamo visti a luglio in occasione di un briefing, ma fu una cosa di pochi minuti. Per il resto, un rapporto esclusivamente telefonico e professionale. Mi aveva colpito per la sua bellezza, poi al telefono si è creata una bella empatia. Ma non avevo dato grosso peso alla cosa, in fondo era solo una parentesi professionale. Poi, finalmente, la scorsa settimana si è tenuto l'evento vero e proprio. E siamo stati una settimana a contatto. Sin dal primo giorno si è creato un clima eccezionale, è bastato poco perchè io prendessi una sbandata. Ma non una sbandata normale, perchè a trent'anni non ragioni più come a venti. In realtà, lei sbrigava il lavoro dal suo ufficio e non aveva granchè da fare nel luogo dell'evento. Eppure ogni giorno veniva a trovarmi e abbiamo trascorso molto tempo insieme. Il linguaggio del corpo mi sembrava evidente: si aggiustava in continuazione i capelli, veniva vestita in modo elegante e sexy, si sedeva accanto a me, ignorando o quasi tutti gli altri presenti nell'ufficio e mi guardava tantissimo....mi ha velatamente invitato a un aperitivo, che effettivamente abbiamo fatto ed è stato bello.
Io ho 33 anni, lei ne ha 29 ed è bella, intelligente...e con tanti pensieri comuni ai miei. Provo un'attrazione irresistibile, quando mi è accanto non capisco più niente.
Il giorno dopo mi ha detto che non sarebbe riuscita a passare a trovarmi, invece è ugualmente venuta, e sempre la stessa scena: un sacco di tempo insieme, quel suo atteggiamento così “socialmente” seduttivo. L'evento finiva domenica, lei sabato non ci sarebbe stata (“un viaggio di piacere che avevo pianificato da mille anni”). Al venerdì siamo stati insieme un'oretta al bar, ci siamo conosciuti sempre meglio, con il discorso che scivolava lentamente da argomenti professionali ad altri più personali. Lei ipotizza che domenica, al termine di tutto,avremmo potuto farci un aperitivo o magari “mangiare insieme”.Sembrava quasi che si vergognasse a dirlo, e comunque lo avrei proposto io. Al momento di salutarci, quando mi ha ringraziato per averle offerto da bere, io le ho detto: “Non mi devi ringraziare,pensa a dove portarmi domenica sera”.
Venerdì sera mi scrive dicendomi di aver perso un orecchino, chiedendomi di cercarlo in ufficio,descrivendomelo. Non lo trovo, allora mi viene l'idea: sabato gliene compro un paio i più simili possibili a quelli che mi aveva descritto, e le scrivo una lettera in cui mi dichiaro in modo moooolto soft. Alla domenica c'è il gran finale, trascorriamo un mucchio di tempo insieme, lei mi compra una bottiglietta d'acqua e ne beve un sorso prima che la bevessi io. Forse è un dettaglio insignificante, ma io l'ho quasi interpretato come un gesto di intimità. Aspetta che io finisca di lavorare, con una pazienza quasi commovente, e finalmente andiamo a cena insieme. Una pizza, si parla ancora tanto, io sto sempre meglio, ormai sono liquefatto da lei. A fine cena, tuttavia, ci rechiamo alle nostre auto e (complice il fatto che la mattina dopo alle 9 doveva essere in ufficio), mi accorgo che mi sta congedando. Ammetto di aver sperato in un dopocena insieme, non necessariamente a sfondo sessuale, ma sinceramente le premesse per un bacio mi sembrava che ci fossero. Io la fermo, le dico che ho qualcosa per lei e le regalo gli orecchini. Fa la scena“Sono bellissimi, eccezionali, non dovevi”, bacino sulla guancia e mi saluta. La fermo nuovamente, dicendo che avevo qualcos altro per lei e le consegno la lettera. Eravamo nell'oscurità, non l'ho vista bene in faccia, ma ho avuto l'impressione che tutte la sua spavalderia della settimana sia scomparsa per lasciare spazio a un grosso imbarazzo. Mi dice: “La leggo quando sono da sola perchè così c'è troppo imbarazzo”. E io “Mi imbarazzerei anch'io”.Altro bacino sulla guancia, stavolta ci salutiamo davvero, con lei che sapeva che il giorno dopo sarei tornato nella mia città, anche se le avevo fatto capire che non sarei scappato...insomma, ammetto di aver sperato di vederla ancora una volta, magari in pausa pranzo.Nella lettera, scritta davvero con il cuore, ho riassunto tutte le emozioni che aveva suscitato in me e l'avevo chiusa più o meno così:“Mi piacerebbe molto che la nostra conoscenza andasse avanti, oltre le vicende di lavoro. Per me sarebbe molto bello, davvero. Se per qualsiasi ragione tu preferissi di no, mi resterà il ricordo di una splendida settimana con una persona fantastica”
Mezz'ora dopo mi arriva questo sms:“Ciao, grazie mille, è la lettera più bella che abbia ricevuto. Sono stati davvero bei giorni e spero che le nostre strade si possano rincrociare presto. Ti abbraccio”. Un amico mi dice che senza quel “ti abbraccio” finale, sarebbe stato un ottimo segnale. Invece quel saluto gli è sembrato un po' di congedo. Io le ho risposto il mattino dopo, dicendo. “Sono contento che ti sia piaciuta, se è venuta così bene è soltanto merito tuo ”.Nessun altro contatto, e con un po' di amaro in bocca sono tornato a casa mia, a questi maledetti 200 km di distanza. L'ultimo contatto risale a ieri pomeriggio: è stata lei a cercarmi su whatsapp, “Ciao!Tutto bene il viaggio?”. Io ho risposto in modo simpatico ma senza insistere. Da allora, silenzio radio.
Questa è la storia. Vi chiedo se secondo voi sono i chiari sintomi di un 2 di picche oppure se c'è la speranza di provarci, e se si, come. Da parte mia posso dirvi che sono molto attratto, sono pronto a mettermi in gioco nonostante la distanza e a fare tutti i sacrifici necessari, anche soltanto per avviare una conoscenza. Ho capito che mi piace davvero quando mi sono sorpreso a ipotizzare soluzioni e non cercare scuse dovute alle difficoltà. Però sono anche molto timido e riservato e non sono così bravo con le donne (anzi, mi sono stupito di come sia stato audace con lei, probabilmente perchè avevo ritenuto evidenti i suoi segnali). Ho un po' paura di farmi sentire, paura che lei lo percepisca come un fastidio se ha già deciso di non portare avanti la conoscenza. Però i segnali sono contrastanti, non sono sicuro che sia così...sulla base di com'è andata la storia, voi come li interpretate?
Grazie mille a chi vorrà rispondermi