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Originariamente inviata da
Jean Grey
Il mio moroso è un commercialista. E' un lavoro stabile e sicuro, e sarei un'ipocrita nel dire che la cosa mi è indifferente. Come trovo ipocrite le donne che dicono che l'aspetto economico/lavorativo del partner non conta. E' nella nostra natura di donne porre attenzione per questi aspetti del partner. Sono però d'accordo nel dire che la questione è relativa, nel senso che una persona affermata nella carriera può essere comunque una persona di merda e pessima nelle relazioni sociali. Comunque concordo con Elaine, spesso il modo di prendere il lato economico e lavorativo della vita rispecchia la personalità di un individuo.
E' nella natura di CERTE donne, non includermi in questo genere, per carità di Dio. Tu come ti permetti di definire ipocrite chi sostiene di vedere il rapporto di coppia in modo più ''romantico'' e considera l'occupazione come un lato meno rilevante?
Mi riferisco anche ad Elaine Marley: Io ammiro invece anche le persone umili che hanno la capacità di sapersi accontentare e vedere la vita in modo diverso e più semplicistico, io sono fermamente convinta che la felicità stia nelle piccole cose.
In particolare quando vedo quelle coppie benestanti che non sono mai contente ma hanno tutto (e non sono poche, ne conosco anche alcune), e forse non sono felici proprio perchè si possono permettere qualsiasi cosa -o quasi- nella vita e allora tutto, ogni spesa, viaggio o capriccio è normale routine, mentre una coppia più povera potrebbe provare soddisfazione anche riuscendo a mettersi da parte dei risparmi per fare una settimana al mare o farsi dei regalini più costosi del solito, al contrario di chi ha bisogno di vedere le cifre della busta paga sempre più alte per sentirsi arrivati nella vita, quando poi i valori più importanti sono altri e la vera felicità deriva da altro.
Ah per la cronaca, i ''lavoretti inutili'' al momento tra i giovani in età di apprendistato sono i più diffusi e spesso sono costretti a fare quelli perchè le opportunità migliori sono scarse, quindi forse vivete in un mondo diverso o immaginario e non vi rendete conto della situazione.
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Originariamente inviata da
ReL Mayer
E' nella natura di CERTE donne, non includermi in questo genere, per carità di Dio. Tu come ti permetti di definire ipocrite chi sostiene di vedere il rapporto di coppia in modo più ''romantico'' e considera l'occupazione come un lato meno rilevante?
Mi riferisco anche ad Elaine Marley: Io ammiro invece anche le persone umili che hanno la capacità di sapersi accontentare e vedere la vita in modo diverso e più semplicistico, io sono fermamente convinta che la felicità stia nelle piccole cose.
In particolare quando vedo quelle coppie benestanti che non sono mai contente ma hanno tutto (e non sono poche, ne conosco anche alcune), e forse non sono felici proprio perchè si possono permettere qualsiasi cosa -o quasi- nella vita e allora tutto, ogni spesa, viaggio o capriccio è normale routine, mentre una coppia più povera potrebbe provare soddisfazione anche riuscendo a mettersi da parte dei risparmi per fare una settimana al mare o farsi dei regalini più costosi del solito, al contrario di chi ha bisogno di vedere le cifre della busta paga sempre più alte per sentirsi arrivati nella vita, quando poi i valori più importanti sono altri e la vera felicità deriva da altro.
Ah per la cronaca, i ''lavoretti inutili'' al momento tra i giovani in età di apprendistato sono i più diffusi e spesso sono costretti a fare quelli perchè le opportunità migliori sono scarse, quindi forse vivete in un mondo diverso o immaginario e non vi rendete conto della situazione.
Non ho detto che trovo ipocrite le donne che considerano l'occupazione un lato poco rilevante. Ci sta tutta come cosa. Ho detto che trovo ipocrite quelle che sostengono che non gliene frega niente. E dall'essere poco rilevante alla totale indifferenza ce ne passa.
Non voglio entrarci nella dinamica coppie felici e povere versus coppie ricche e insoddisfatte, non credo si stia parlando di questo. E non voglio neppure scadere nella banalità dicendo che la felicità deriva dalle piccole cose, perché quando non si hanno i soldi per arrivare a fine mese o per pagarsi le cure mediche tutto il resto passa in secondo piano.
Io rispetto il fatto che tu ami le persone che si accontentano. Io sono fatta diversamente, amo le persone ambiziose, forti, che puntano all'autorealizzazione, e che non si accontentano di quello che già hanno. Questo non vuol dire essere materialisti e vedere la felicità nelle cifre della busta paga. Si può benissimo godere e apprezzare ciò che si ha, avendo però un atteggiamento intraprendente, volitivo e aperto alle sfide verso il futuro. Mi piacciono questo tipo di persone, ed è questo atteggiamento che ricerco in un uomo.
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Originariamente inviata da
Pinkman
Un carattere deciso. :lol: Considero una fortuna anche fare un lavoro inutile, al giorno d'oggi, perchè almeno lavori. Volere di più si, ma volere non è potere. Ci vuole più rispetto e considerazione anche per chi fa ''lavori inutili'' e non sono persone meno valide di altre. Meno male che non ragionano tutte così, yo
Mi aspettavo la classica risposta alla cazzo di cane.
è ovvio che in un periodo di merda anche solo avere un lavoro "inutile" sia una gran fortuna, ma il mio discorso è in linea generale, e se parlo di accontentarsi di lavori inutili vuol dire che c'è chi fa semplicemente un impiego che non ti dà nulla se non la mancetta settimanale con cui compri da bere il sabato sera e tutta la tua ambizione finisce lì.
E capisci che se lo fai a 30 anni e passa, come è successo a persone che ho frequentato, diventa abbastanza triste.
ACCONTENTARSI, ma poter avere di più è abbastanza diverso da "non c'è lavoro e mi accontento".
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Originariamente inviata da
ReL Mayer
E' nella natura di CERTE donne, non includermi in questo genere, per carità di Dio. Tu come ti permetti di definire ipocrite chi sostiene di vedere il rapporto di coppia in modo più ''romantico'' e considera l'occupazione come un lato meno rilevante?
Mi riferisco anche ad Elaine Marley: Io ammiro invece anche le persone umili che hanno la capacità di sapersi accontentare e vedere la vita in modo diverso e più semplicistico, io sono fermamente convinta che la felicità stia nelle piccole cose.
In particolare quando vedo quelle coppie benestanti che non sono mai contente ma hanno tutto (e non sono poche, ne conosco anche alcune), e forse non sono felici proprio perchè si possono permettere qualsiasi cosa -o quasi- nella vita e allora tutto, ogni spesa, viaggio o capriccio è normale routine, mentre una coppia più povera potrebbe provare soddisfazione anche riuscendo a mettersi da parte dei risparmi per fare una settimana al mare o farsi dei regalini più costosi del solito, al contrario di chi ha bisogno di vedere le cifre della busta paga sempre più alte per sentirsi arrivati nella vita, quando poi i valori più importanti sono altri e la vera felicità deriva da altro.
Ah per la cronaca, i ''lavoretti inutili'' al momento tra i giovani in età di apprendistato sono i più diffusi e spesso sono costretti a fare quelli perchè le opportunità migliori sono scarse, quindi forse vivete in un mondo diverso o immaginario e non vi rendete conto della situazione.
Daje un'altra.
Va bene ragazze, ne riparleremo quando il vostro ragazzo a 30 anni, laureato, invece di farsi due palle quadre per cercarsi un lavoro per poter pagare casa, macchina e spese varie preferisce lavorare due giorni a settimana e spendere tutto nel weekend.
Se per voi questo è essere ambiziosi e responsabili è un conto.
Vale la stessa risposta che ho dato prima.
Bisogna fare differenza tra chi si accontenta perchè non vuole altro, e chi lo fa per motivi non dipendenti da lui.
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Ne riparleremo quando vorrete andare a vivere fuori e magari convivere, se il lavoro non è importante.
Jean ha parlato di "atteggiamento verso il lavoro" che si rispecchia anche in altre situazioni della vita, ed è vero.
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Originariamente inviata da
Jean Grey
Non ho detto che trovo ipocrite le donne che considerano l'occupazione un lato poco rilevante. Ci sta tutta come cosa. Ho detto che trovo ipocrite quelle che sostengono che non gliene frega niente. E dall'essere poco rilevante alla totale indifferenza ce ne passa.
Non voglio entrarci nella dinamica coppie felici e povere versus coppie ricche e insoddisfatte, non credo si stia parlando di questo. E non voglio neppure scadere nella banalità dicendo che la felicità deriva dalle piccole cose, perché quando non si hanno i soldi per arrivare a fine mese o per pagarsi le cure mediche tutto il resto passa in secondo piano.
Io rispetto il fatto che tu ami le persone che si accontentano. Io sono fatta diversamente, amo le persone ambiziose, forti, che puntano all'autorealizzazione, e che non si accontentano di quello che già hanno. Questo non vuol dire essere materialisti e vedere la felicità nelle cifre della busta paga. Si può benissimo godere e apprezzare ciò che si ha, avendo però un atteggiamento intraprendente, volitivo e aperto alle sfide verso il futuro. Mi piacciono questo tipo di persone, ed è questo atteggiamento che ricerco in un uomo.
Io apprezzo le persone che non pongono necessariamente il percorso formativo e professionale del partner come cosa prioritaria nella vita di coppia. Ritengo che ci siano valori più importanti. Anche se l'ambizione è una qualità, su questo non c'è dubbio. Ma ciò non significa che una persona che si accontenta sia debole di personalità, è soltanto un fatto di priorità: c'è chi nella vita desidera soltanto trovare l'anima gemella e formare una famiglia, e tutto il resto conta poco.
Quando dico che la felicità deriva dalle piccole cose, do per scontato che ci si trovi comunque in condizioni di arrivare a fine mese. Ovvio che se una coppia non riesce a pagare l'affitto, è una situazione critica e non può funzionare.
E comunque si, la dinamica coppie felici e povere versus coppie ricche e insoddisfatte, ci sta eccome nel tema.
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Originariamente inviata da
Elaine Marley
Daje un'altra.
Va bene ragazze, ne riparleremo quando il vostro ragazzo a 30 anni, laureato, invece di farsi due palle quadre per cercarsi un lavoro per poter pagare casa, macchina e spese varie preferisce lavorare due giorni a settimana e spendere tutto nel weekend.
Se per voi questo è essere ambiziosi e responsabili è un conto.
Vale la stessa risposta che ho dato prima.
Bisogna fare differenza tra chi si accontenta perchè non vuole altro, e chi lo fa per motivi non dipendenti da lui.
No, non hai capito il mio discorso. Tu parli di scansafatiche, se la situazione è come questa che descrivi, ti do ragionissima.
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Originariamente inviata da
ReL Mayer
Io apprezzo le persone che non pongono necessariamente il percorso formativo e professionale del partner come cosa prioritaria nella vita di coppia. Ritengo che ci siano valori più importanti. Anche se l'ambizione è una qualità, su questo non c'è dubbio. Ma ciò non significa che una persona che si accontenta sia debole di personalità, è soltanto un fatto di priorità: c'è chi nella vita desidera soltanto trovare l'anima gemella e formare una famiglia, e tutto il resto conta poco.
Quando dico che la felicità deriva dalle piccole cose, do per scontato che ci si trovi comunque in condizioni di arrivare a fine mese. Ovvio che se una coppia non riesce a pagare l'affitto, è una situazione critica e non può funzionare.
E comunque si, la dinamica coppie felici e povere versus coppie ricche e insoddisfatte, ci sta eccome nel tema.
Anche per me il percorso formativo/professionale non è una priorità, però è innegabile che sia importante. Di sicuro è una cosa a cui faccio caso, perché come già è stato detto spesso l'atteggiamento verso il lavoro rispecchia l'atteggiamento in altre situazioni di vita. E si può capire molto di una persona osservando come prende certe cose. Hai ragione quando dici che ognuno ha i suoi obiettivi di vita, e c'è chi mira soltanto a sposarsi e fare famiglia. Io però sono libera di dire che questo tipo di persone non le stimo, anzi le trovo limitate. Mia opinione personale.
Ma ci potrebbe anche stare nel tema, ma è di una banalità allucinante. Trovo la tua visione molto semplicistica e ingenua.
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Originariamente inviata da
Jean Grey
Anche per me il percorso formativo/professionale non è una priorità, però è innegabile che sia importante. Di sicuro è una cosa a cui faccio caso, perché come già è stato detto spesso l'atteggiamento verso il lavoro rispecchia l'atteggiamento in altre situazioni di vita. E si può capire molto di una persona osservando come prende certe cose. Hai ragione quando dici che ognuno ha i suoi obiettivi di vita, e c'è chi mira soltanto a sposarsi e fare famiglia. Io però sono libera di dire che questo tipo di persone non le stimo, anzi le trovo limitate. Mia opinione personale.
Ma ci potrebbe anche stare nel tema, ma è di una banalità allucinante. Trovo la tua visione molto semplicistica e ingenua.
Non stimeresti un operaio che va avanti con 1200 euro al mese (più il salario della convivente) e si accontenta così, perchè tanto ha la sua famiglia che lo rende felice? Perchè?
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A me basta poco per essere felice sinceramente, il mio sogno più grande è avere dei bambini, e non credo che questo mi renda poco stimabile, @Jean Grey te lo dico con tutto l'affetto possibile ma mi stai soprendendo in negativo se parli così
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Originariamente inviata da
ReL Mayer
Non stimeresti un operaio che va avanti con 1200 euro al mese (più il salario della convivente) e si accontenta così, perchè tanto ha la sua famiglia che lo rende felice? Perchè?
Per me meritano rispetto, non vedo il problema
Sicuramente meglio di quelli che dedicano più tempo e attenzioni al loro lavoro (in cui magari hanno successo) che alla famiglia (che viene trascurata)
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Originariamente inviata da
Jean Grey
Anche per me il percorso formativo/professionale non è una priorità, però è innegabile che sia importante. Di sicuro è una cosa a cui faccio caso, perché come già è stato detto spesso l'atteggiamento verso il lavoro rispecchia l'atteggiamento in altre situazioni di vita.
direi di no, perchè uno può avere altre priorità o una morale che gli impedisce di fare certe scelte professionali
ma, nel contempo, avere un carattere molto più forte dell'altro che ha fatto carriera sul lavoro, quindi affrontare sia il lavoro che altre questioni con maggiore determinazione, senso competitivo e con una personalità più imponente
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Originariamente inviata da
ReL Mayer
Non stimeresti un operaio che va avanti con 1200 euro al mese (più il salario della convivente) e si accontenta così, perchè tanto ha la sua famiglia che lo rende felice? Perchè?
Sicuramente lo rispetterei, e contento lui contenti tutti. Ma non credo che potrebbe essere il tipo d'uomo per cui potrei innamorarmi. E non perché fa l'operaio eh. Ma perché si accontenta.
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Originariamente inviata da
Jack Daniels
A me basta poco per essere felice sinceramente, il mio sogno più grande è avere dei bambini, e non credo che questo mi renda poco stimabile, @Jean Grey te lo dico con tutto l'affetto possibile ma mi stai soprendendo in negativo se parli così
Solo perché non voglio che il senso della mia vita sia sposarmi e fare dei figli?! Mi spiace averti sconvolto, non ci vedo nulla di negativo comunque.
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Originariamente inviata da
Sousuke
direi di no, perchè uno può avere altre priorità o una morale che gli impedisce di fare certe scelte professionali
ma, nel contempo, avere un carattere molto più forte dell'altro che ha fatto carriera sul lavoro, quindi affrontare sia il lavoro che altre questioni con maggiore determinazione e con una personalità più imponente
Ma infatti non è che perchè uno ha fatto carriera allora è più determinato di altri, è anche questione di opportunità e di culo, o di raccomandazioni e conoscenze
Quindi non è comunque detto che abbia più personalità di altri, poi può sicuramente essere eh, ma dipende
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Originariamente inviata da
Jean Grey
Hai ragione quando dici che ognuno ha i suoi obiettivi di vita, e c'è chi mira soltanto a sposarsi e fare famiglia. Io però sono libera di dire che questo tipo di persone non le stimo, anzi le trovo limitate. Mia opinione personale.
io stimo chi fa carriera in modo onesto con le sue capacità, e chi paga le tasse
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Originariamente inviata da
Jean Grey
Sicuramente lo rispetterei, e contento lui contenti tutti. Ma non credo che potrebbe essere il tipo d'uomo per cui potrei innamorarmi. E non perché fa l'operaio eh. Ma perché si accontenta.
Solo perché non voglio che il senso della mia vita sia sposarmi e fare dei figli?! Mi spiace averti sconvolto, non ci vedo nulla di negativo comunque.
Il senso della tua vita può essere anche fare la cacca, ci mancherebbe
Ma è una vergogna dire che non è una persona stimabile uno che vede l'essenza della vita negli affetti familiari
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Originariamente inviata da
Pinkman
Un carattere deciso. :lol: Considero una fortuna anche fare un lavoro inutile, al giorno d'oggi, perchè almeno lavori. Volere di più si, ma volere non è potere. Ci vuole più rispetto e considerazione anche per chi fa ''lavori inutili'' e non sono persone meno valide di altre. Meno male che non ragionano tutte così, yo
Io non sono del tuo avviso...non sono laurareato, sono una capra e tante altre cose ma non mi sono accontentato nella ricerca del lavoro perchè è una mia apirazione, un mio desiderio è la mia lotta. E vorrei che fosse lo stesso per il mio partner. Non voglio che torni a casa "infelice" perchè fa un lavoro che non la soddisfa. Ripeto non è una questione di soldi ma di determinazione, la determinazione di raggiungere i propri scopi...e questo in una donna mi piace.
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Originariamente inviata da
Jack Daniels
Il senso della tua vita può essere anche fare la cacca, ci mancherebbe
Ma è una vergogna dire che non è una persona stimabile uno che vede l'essenza della vita negli affetti familiari
Sì vabbè. Esagerate come al solito.
Mi state fraintendendo! Io ho detto che una persona il cui desiderio è SOLO sposarsi e avere una famiglia non la stimerei. Non sto dicendo che è una persona orribile o che non stimo chi vede l'essenza della vita negli affetti. E' chiaro che gli affetti sono la priorità. Ma la vita non è solo quello, quindi non stimo chi si accontenta.
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Originariamente inviata da
Loller156
Jean ha parlato di "atteggiamento verso il lavoro" che si rispecchia anche in altre situazioni della vita, ed è vero.
ma anche no, la realtà lavorativa spesso non è meritocratica (intesa in senso di capacità tecniche, non altre doti poco nobili diciamo) e conta tanto anche la capacità relazionale/disonestà o di chiudere un occhio verso porcherie, il resto funziona in modo diverso
infatti ci sono persone che non fanno carriera ma che hanno più ambizioni e sono più determinati competitivi di altri che si concentrano sul lavoro, non c'entra
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Originariamente inviata da
Elaine Marley
Daje un'altra.
Va bene ragazze, ne riparleremo quando il vostro ragazzo a 30 anni, laureato, invece di farsi due palle quadre per cercarsi un lavoro per poter pagare casa, macchina e spese varie preferisce lavorare due giorni a settimana e spendere tutto nel weekend.
Se per voi questo è essere ambiziosi e responsabili è un conto.
Vale la stessa risposta che ho dato prima.
Bisogna fare differenza tra chi si accontenta perchè non vuole altro, e chi lo fa per motivi non dipendenti da lui.
si parla sempre di impieghi a tempo pieno, di persone che si danno da fare, ma che per vari motivi (anche scelte personali, non incapacità) non fanno carriera, nonostante siano ambiziosi
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Originariamente inviata da
Jean Grey
Sì vabbè. Esagerate come al solito.
Mi state fraintendendo! Io ho detto che una persona il cui desiderio è SOLO sposarsi e avere una famiglia non la stimerei. Non sto dicendo che è una persona orribile o che non stimo chi vede l'essenza della vita negli affetti. E' chiaro che gli affetti sono la priorità. Ma la vita non è solo quello, quindi non stimo chi si accontenta.
Io penso che se una persona si impegna e si da da fare sul lavoro, è quello che conta, è comunque stimabile anche se non mira ad arrivare chissà dove
Una persona precisa e seria sul lavoro anche se non ha particolari sogni professionali, ma li ha dal punto di vista affettivo, non vedo cos'abbia di negativo
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Originariamente inviata da
Jean Grey
Io rispetto il fatto che tu ami le persone che si accontentano. Io sono fatta diversamente, amo le persone ambiziose, forti, che puntano all'autorealizzazione, e che non si accontentano di quello che già hanno. Questo non vuol dire essere materialisti e vedere la felicità nelle cifre della busta paga. Si può benissimo godere e apprezzare ciò che si ha, avendo però un atteggiamento intraprendente, volitivo e aperto alle sfide verso il futuro. Mi piacciono questo tipo di persone, ed è questo atteggiamento che ricerco in un uomo.
guarda che le persone materialiste e ambiziose possono avere obiettivi diversi che non si manifestano col progresso lavorativo, dipende dalla morale e dal tipo di sfide che uno si pone
per esempio c'è chi può porre come sfida quella di distruggere le persone che hanno come sfida quella di far carriera, pur avendo un buon impiego, e questo le fa sentire realizzate
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Io non ho ancora esperienza lavorativa vera, se non qualche stage.....il ragazzo più grande con cui sono stata aveva 19 anni (adesso ne ha 20) a faceva il cameriere da poco...
Quando dovrò affrontare la questione convivenza/indipendenza, posso soltanto dire che l'importante è che si dia da fare, non mi interessa che tipo di lavoro farà (a meno che non faccia lo spazzino...), potrei innamorarmi anche di un panettiere e non mi interessa nemmeno il titolo di studio...
Leggendo certe opinioni sembra quasi che l'amore sia una selezione, non mi piace questo modo di pensare...
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Originariamente inviata da
Blue Jeans
Leggendo certe opinioni sembra quasi che l'amore sia una selezione, non mi piace questo modo di pensare...
Ma certo che l'amore è selezione. L'amore è sempre una scelta.
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Originariamente inviata da
Jean Grey
Ma certo che l'amore è selezione. L'amore è sempre una scelta.
Sbagliato, l'amore è istinto... lo avverti per una persona senza poterlo controllare...
La selezione si fa nei colloqui di lavoro o dal fruttivendolo...
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Originariamente inviata da
Blue Jeans
Sbagliato, l'amore è istinto... lo avverti per una persona senza poterlo controllare...
La selezione si fa nei colloqui di lavoro o dal fruttivendolo...
Concordo pienamente...
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Originariamente inviata da
Blue Jeans
Sbagliato, l'amore è istinto... lo avverti per una persona senza poterlo controllare...
La selezione si fa nei colloqui di lavoro o dal fruttivendolo...
L'attrazione fisica è istinto, l'infatuazione è istinto. Ma per me l'amore è un'altra cosa. E' voler avere accanto una persona, fare progetti, condividere, impegnarsi per costruire e portare avanti il rapporto. E tutto questo è una scelta.
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Penso che finalmente Elaine e Loller abbiano centrato il punto: è facile essere felici senza soldi quando non ci sono spese (se non quelle voluttuarie), e vi assicuro che posso dirlo perché lo sono da molti anni.
Poi però quando si inizia a fare progetti, vi assicuro che affitto e bollette non si pagano con l'aria, e nemmeno con un lavoro da cameriere nel fine settimana.
Io penso che i modi per guadagnare quello che basta per una vita dignitosa ci sono (non sarò mai ricca e non me ne frega niente, avessi voluto esserlo avrei fatto altre scelte nella vita), a volte però comportano anche rinunce difficili e sacrifici. Io vivo all'estero, in un posto che non mi piace granché, lontana da tutti i miei affetti... ma purtroppo in questo momento è così.
Proprio perché siamo in un momento di difficoltà, se si vuole costruire qualcosa assieme (convivenza, matrimonio, famiglia) serve che tutti e due si impegnino al massimo.
Forse quando ho detto che i soldi contano in un rapporto qualcuno ha pensato che volessi andare in crociera tutti gli anni oppure comprare pellicce e gioielli, ma il punto è che all'età che ho ora non accetterei più una relazione che non sta andando da nessuna parte, per cui se non vuoi fare progetti assieme; o se vuoi farli ma non hai i soldi per pagare una parte di affitto e bollette, né hai alcuna intenzione di impegnarti per guadagnarli, c'è poco che posso fare. Non sono nella posizione economica di mantenere nessuno purtroppo :lol:
EDIT: quoto pure Jean qui sopra, esattamente. L'infatuazione è istinto, una relazione invece è una serie di scelte che si portano avanti ogni giorno: i sentimenti sono importanti, ma sinceramente anche fossi infatuatissima di un serial killer (o di un nullafacente, per stare in topic), penso che propenderei per seguire la ragione e darmela a gambe.
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Non lo so, forse sono io ad essere sbagliata, ma io non ho bisogno di un uomo. Tra i miei progetti di vita non rientra avere una famiglia, sposarmi e vivere felice e contenta con due figli, possibilmente un maschio e una femmina. E' una cosa che potrebbe succedere, certo, ma non rientra tra i miei obiettivi. Se succede bene, se non succede bene lo stesso. Di sicuro non inizio a farmi pare per non avere nessuno accanto.
Quello che volevo dire con la frase "l'amore è istinto", è che per me non può nascere nulla se non sono abbastanza presa da qualcuno. Non cerco il tizio con una buona posizione, come non cerco il panettiere, semplicemente perchè io non cerco. E non comprendo i discorsi "questo lo scarto perchè non guadagna abbastanza" "quest'altro lo rifiuto perchè non è laureato", semplicemente perchè quando si tratta di scegliere di sicuro non penso a queste cose ma al fatto di stare bene con l'altra persona.
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La prima fase, quella istintuale, quella che ti prende dentro, io la chiamo innamoramento. Dura qualche mese, a volte di più, ed è "casuale", non una scelta.
La seconda fase, l'amore vero e proprio dal mio punto di vista, è la SCELTA di stare con quella persona anche dopo che è finita la prima fase.
La scelta è fondamentale, ed è inutile dire il contrario..
P.s. questo non significa che non ci sia più la sensazione d'innamoramento anche dopo, ma solo che si accompagna ad una scelta vera e propria.
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Originariamente inviata da
Loller156
La prima fase, quella istintuale, quella che ti prende dentro, io la chiamo innamoramento. Dura qualche mese, a volte di più, ed è "casuale", non una scelta.
La seconda fase, l'amore vero e proprio dal mio punto di vista, è la SCELTA di stare con quella persona anche dopo che è finita la prima fase.
La scelta è fondamentale, ed è inutile dire il contrario..
P.s. questo non significa che non ci sia più la sensazione d'innamoramento anche dopo, ma solo che si accompagna ad una scelta vera e propria.
Esatto.
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Sì, ok, il fatto che ho detto che vorrei un ragazzo che abbia un lavoro non significa che non posso vivere senza un uomo, non capisco dove sia l'implicazione.
Solo che, nel momento in cui la relazione ce l'ho, vorrei (se tutt'e due abbiamo intenzioni serie, naturalmente) poter fare delle scelte insieme a lui.
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Originariamente inviata da
ReL Mayer
Non stimeresti un operaio che va avanti con 1200 euro al mese (più il salario della convivente) e si accontenta così, perchè tanto ha la sua famiglia che lo rende felice? Perchè?
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Originariamente inviata da
Jean Grey
Sicuramente lo rispetterei, e contento lui contenti tutti. Ma non credo che potrebbe essere il tipo d'uomo per cui potrei innamorarmi. E non perché fa l'operaio eh. Ma perché si accontenta.
Tristezza senza limiti.
Da come parli mi sembri una di quelle tipe che mollano i ragazzi magari spiegandolo così: ''era una brava persona, divertente, intelligente, mi ha fatto stare bene ma non era ambizioso e io vorrei un uomo di carriera''
Do un consiglio spassionato alle donne come voi: ESTINGUETEVI! DISINTEGRATEVI! :lol:
Però c'è una cosa da elogiare: siete sincere. Lo apprezzo, chiedevo questo.
Ah, l'amore non è scelta. Il sentimento si prova all'inizio, ma anche dopo. Chi dice che dopo l'inizio, l'amore è una scelta, allora non sa cos'è l'amore vero.
Se tu ami davvero una persona, la ami per quello che è. Se è un operaio che gli va bene essere operaio, lo ami anche se è operaio e gli va bene essere operaio. Se la abbandoni per questo, sei una brutta persona e non sai cosa vuol dire amare.
Comunque la discussione sta prendendo una piega molto sbagliata, all'inizio era decisamente meglio.
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Originariamente inviata da
Pinkman
Tristezza senza limiti.
Ah, l'amore non è scelta. Il sentimento si prova all'inizio, ma anche dopo. Chi dice che dopo l'inizio, l'amore è una scelta, allora non sa cos'è l'amore vero.
Se tu ami davvero una persona, la ami per quello che è. Se è un operaio che gli va bene essere operaio, lo ami anche se è operaio e gli va bene essere operaio. Se la abbandoni per questo, sei una brutta persona e non sai cosa vuol dire amare.
Comunque la discussione sta prendendo una piega molto sbagliata, all'inizio era decisamente meglio.
Sono d'accordo con la prima parte del post (un operaio non è per forza una persona che "si accontenta", non vedo perché dovrebbe esserlo).
Non con questa: quindi se il ragazzo di cui mi sono infatuata è un criminale, un nazista o un disonesto va bene così; devo amarlo lo stesso?
Ripeto che il discorso non si applica a mestieri o professioni, visto che non c'è alcun disonore né alcun danno nell'essere un operaio, un saldatore o un domatore di ippopotami del circo Orfei.