Stai diventando un figa di robot
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Hahaha...no, prima della storia che ho ora lo ero molto di più. Non è che prima scartavo i ragazzi che non erano impegnati nel mio stesso ambito, ci mancherebbe. Ma ho avuto più storielle con ragazzi estranei alla medicina ed è difficile far capire i ritmi e le ore che bisogna dedicare allo studio. Se inizio tirocinio ogni giorno alle sette e mezza, lo finisco alle undici, poi dalle undici alle sei e mezza ho lezione quando ci si riesce a vedere? E la sera bisogna studiare.. Non è essere figa di legno, ma è difficile che un ragazzo accetti di vedersi solo una volta o anche meno a settimana. E io non me la sono mai sentita di imporre questo ad un eventuale ragazzo, anche perchè so che non è normale..
e che c'è di male, ho sempre apprezzato le legnose selettive, anche perchè lo sono solo nel selezionare, non in altri sensi, dipende
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ma va, forse sarà più complicato fra due giovanissimi che non sono sempre impegnati, ma quello che tu dici è la normalità fra persone che lavorano a tempo pieno e non convivono, hanno anche diversi impegni e non possono sempre uscire e vedersi ogni giorno
Una domanda per tutti gli "avversatori" del mettere soldi in comune: cosa fareste se il vostro partner guadagnasse considerevolmente di più o di meno di voi?
Perché abbiamo chiarito che è molto semplice (e quasi scontato) che se si ha un affitto da 1000€ si mettono 500€ a testa... Ma se uno dei due guadagna 1000 e l'altro 2000?
Anche con le dovute proporzioni (per esempio, uno metterà 700€ e l'altro 300 per essere "giusti"), resta il fatto che uno dei due coniugi, anche una volta pagato l'affitto avrà molti più soldi dell'altro.
Quindi si torna al discorso che il coniuge ricco potrà comprarsi molti più vestiti, andare a cena fuori, fare viaggi, cambiare il telefono... Mentre l'altro avrà un tenore di vita molto più modesto e non potrà permettersi spese voluttuarie. Secondo voi una cosa del genere, a lungo andare, non causerebbe problemi in una coppia, tanto più se convivente/sposata?
(NB: ho parlato di "affitto" per chiarezza, so ovviamente che ci sono molte altre spese da sostenere).
io sono per un fondo comune per le spese che riguardano entrambi (come rata mutuo, servizi di pubblica utilità, viaggi insieme etc...), e un altro fondo personale per le spese voluttuarie meno necessarie di ognuno
conosco coppie conviventi che gestiscono così l'aspetto economico, solo che non ci sono differenze enormi nei rispettivi stipendi, quindi c'è equilibrio
ovviamente se la differenza della condizione economica fra i due è estrema l'altro potrà attingere dal fondo comune (che sarà più elevato) per alcune spese personali, senza esagerare
una donna se sta con me significa che ha buon senso
Come introduceva @Jamila anche io voglio una persona dotata di una certa cultura e intelligenza, e non è strettamente necessario che sia laureata o master. Però è chiaro che se fosse una che parla solo di...calciatori,grande fratello, uomini e donne, pettegolezzi....è piu che sicuro che una cosi NON fa per me.
come no, con una persona che ha una certa cultura oppure ha appreso nozioni in alcuni ambiti (magari legata a certi percorsi di studi, oppure autodidatta) si possono fare discorsi che con altri non sono possibili, cambia molto se si tratta di un rapporto duraturo
perchè questo influenza anche la mentalità, gli interessi della persona
Sou, fino ad adesso mi sono sempre capitati ragazzi che non riuscivano a sopportare di vederci solo una volta la settimana o anche meno..poi chissà..
Alcune persone credono che una persona colta sia più interessante e intelligente, ma in realtà i laureati idioti sono tanti, più di quanto si possa pensare. Quindi non farei molto affidamento su questo aspetto, non significa nulla: acquisire cultura non è indice di intelligenza.
E' più importante la capacità di relazionarsi, un operaio senza titolo di studio può essere benissimo più bravo nelle relazioni rispetto ad un ingegnere laureato con lode. Ecco perchè il livello culturale non lo considero una cosa rivelante in un rapporto di coppia.
Ahimè, conta eccome...
non parlavo di passioni che prescindono dalla mentalità o dal modo di vedere le cose come il calcio/cinema, ma di cultura in generale (può essere legata appunto agli studi, fatti anche da solo)
è chiaro che questo influisce sulle discussioni che si possono fare, può anche influire sullo stile di vita, sul modo di rapportarsi se le passioni sono di un certo tipo
la capacità di relazionarsi è un concetto soggettivo, dipende dal carattere dell'altra persona, anche dalla propria morale, e può prescindere dall'intelligenza
io per esempio mi trovo a mio agio con persone e donne acide scontrose, altezzose egocentriche narcise o solitarie, che altri riterrebbero insopportabili per il loro modo di porsi, forse anche perchè talvolta con me non lo fanno, ma anche se lo facessero proverei divertimento, a tratti eccitazione
è vero che uno colto, con alle spalle certi studi o che svolge certe professioni, può essere poco o meno intelligente di un altro meno colto, ma a parità di intelligenza io preferirei una donna che ha una certa cultura, anche se non è necessario, perchè so che con lei potrei fare tante altre discussioni
Può influire sullo stile di vita se sei di particolari settori, ci può stare che un medico o un poliziotto faccia un ragionamento così, perchè si trovano più a loro agio con partner dello stesso settore, per forza di cose perchè hanno una vita un pò particolare, ma la maggiorparte è perchè credono siano più interessanti di altri ma per me è spesso un illusione, ci sono certi laureati talmente imbecilli che mi domando se gli insegnano a diventare deficienti invece che studiare, quindi alla fine dipende, magari puoi trovare il non laureato più consono a te o più divertente o cose così, avere una certa cultura come condizione di un rapporto mi pare una cosa di poco senso, a meno che non sia appunto una necessità dovuta per forza di cose
se il rapporto non è basato solo sul sesso o sull'uscire assieme parlandosi poco contano anche le discussioni che si possono fare, perchè posso essere stimolanti, e su questo influisce la cultura di una persona, ciò a cui è interessato e che ha appreso in vari modi
questo può prescindere da una professione specifica particolare come il medico, persino da un percorso di studi, perchè c'è chi può essere più acculturato senza poi svolgere un lavoro particolare, o dopo aver studiato da solo
non parlavo dell'intelligenza, quella prescinde dalla cultura, quest'ultima non è un fattore necessario, ma può essere presa in considerazione a parità di intelligenza
Voglio precisare anche io una cosa...frequentai due medici in passato, ma non vi sto a dire la stupidità di questi due tizi. Non si riusciva a parlare di nulla. Quindi davvero, laureato non vuol dire per forza intelligente.
Non mi importa cosa fa lei nella vita,onestamente mi interessa che non sia una stupida -e non valuto l'intelligenza in base al 'pezzo di carta' che ha in mano-,poi se fa la commessa o la cassiera non vedo il problema.Anzi,mi è capitato una volta di uscire con una ragazza più grande di me di tre anni,faceva l'avvocato e economicamente stava indubbiamente bene,prendeva il doppio del mio stipendio e io,onestamente,mi sentivo a disagio,era una situazione che non mi era mai capitata,ma non riuscivo a starle dietro,il suo tenore di vita era un gradino sopra il mio e per permettermi di condividere tutto ciò che lei voleva fare,avrei dovuto rinunciare a qualcosa che volevo fare io,quindi dopo poco è finita,probabilmente sarebbe finita comunque,ma questo fattore ha sicuramente accellerato il distacco.
A me basta che il mio partner abbia un lavoro sicuro, quello che sia poi non mi interessa.
Il mio ex faceva lavoretti e sinceramente non mi dava sicurezza, ho frequentato ragazzi con lavori abbastanza seri e lo apprezzavo di più.
Ovvio che poi conta altro in un rapporto, ma la sicurezza lavorativa si cerca sempre.
Poi molto spesso rispecchia anche la personalità di un individuo, mi rendo conto che alcuni si accontentano di lavori inutili e altri si impegnano a voler di più lavorativamente parlando, in quest'ultimo caso definisce anche un carattere deciso, che è quello che piace a me.
Il mio moroso è un commercialista. E' un lavoro stabile e sicuro, e sarei un'ipocrita nel dire che la cosa mi è indifferente. Come trovo ipocrite le donne che dicono che l'aspetto economico/lavorativo del partner non conta. E' nella nostra natura di donne porre attenzione per questi aspetti del partner. Sono però d'accordo nel dire che la questione è relativa, nel senso che una persona affermata nella carriera può essere comunque una persona di merda e pessima nelle relazioni sociali. Comunque concordo con Elaine, spesso il modo di prendere il lato economico e lavorativo della vita rispecchia la personalità di un individuo.
Un carattere deciso. :lol: Considero una fortuna anche fare un lavoro inutile, al giorno d'oggi, perchè almeno lavori. Volere di più si, ma volere non è potere. Ci vuole più rispetto e considerazione anche per chi fa ''lavori inutili'' e non sono persone meno valide di altre. Meno male che non ragionano tutte così, yo
più che la personalità rispecchia la morale cioè ciò che si ritiene giusto fare in tale campo, che è un'altra cosa, nella società attuale
esistono tanti casi in cui non si può o non si vogliono fare alcune cose non per incapacità, ma per altri motivi
perchè esistono diverse persone con un lavoro stabile, comune e ben pagato ma più forti e decise di carattere (con un temperamento/personalità più spiccata e strabordante) di altre in piena carriera lavorativa, e con posizioni professionali anche prestigiose
può succedere anche che siano più preparate anche di loro che lavorano in quel campo
persone che in una cena metterebbero sotto a parole il carrierista che si dà delle arie, lo ridicolizzerebbero (esistono lavori in cui l'onestà non paga)
si ma occhio....colto NON vuol dire laureato. e viceversa.
Colto è una cosa,laureato un altra.
Per spiegarmi....ma sicuramente avrete capito...se una persona va avanti pagando e prestando "chissá che tipi di servizi" (enfatizzo, sia chiaro) può benissimo ottenere un titolo di studio.... ma non vuol dire che per essere diplomata o laureata sia colta..occhio.
Che cosa rispecchia? Una persona che si accontenta può considerare più importanti altre cose nella vita, forse è una persona semplice a cui basta poco per essere felice, è una persona a cui basta avere un appartamentino con la sua ragazza e farsi una famiglia, che da molta meno importanza ai valori materiali e di più a quelli affettivi, non ci vedo nulla di male.
Secondo questo ragionamento, le coppie di operai hanno scarsa personalità perchè non puntano in alto? E se fossero molto più dedite e serie sul lavoro di altri che guadagnano il doppio? Sono persone allo stesso livello, come hanno detto pagine indietro, il lavoro non ti qualifica come persona. Io non credo che siano ipocrite (e sei offensiva) le donne a cui non gli danno importanza, sono donne che considerano altri valori, e ce ne fossero tante così.
in italia c'è anche un'altra questione sulle posizioni lavorative/professionali del partner,
esistono professioni in cui il tenore di vita dipende anche dal livello di evasione, in questi casi se il tizio guadagna molto di più non significa che è più deciso di carattere o più capace di un altro che fa un altro lavoro, è solo più furbacchione...