Questo sì. Giusto.
Non è che bisogna trovare delle scuse per poterti mettere in secondo piano.
Mi ricordi molto me quando ero più piccolo: stessa situazione, stessi comportamenti, episodi diversi, ma la sostanza è quella.
Vuoi un consiglio che darei al me stesso di allora?
Non avere rimpianti, sii fiero di come ti sei comportato perché concedersi e darsi è molto bello.
Ma c'è un però.
Dare non significa essere completamente al servizio dell'altra persona.
Tu hai fatto sempre km per andarla a trovare dopo il lavoro.
Lei?
A prescindere se guida o no, potrebbe/avrebbe potuto farsi accompagnare da qualcuno qualche volta.
Non ritenere di dover fare pazzie. Le esplosioni d'amore non compensano la mancanza d'amore.
Se non ci sono gesti carini, disinteressati, non puoi essere tu a farli per entrambi.
E con questo non vuol dire che lei abbia meno colpe di te. Sia chiaro, non hai fatto nulla di male, ma (per inesperienza) quello che hai fatto potevi farlo meglio. Meglio per te, ovviamente.
Credi in te, non hai bisogno delle sue attenzioni per sentirti amato. Dovresti sentirtici di tuo, senza bisogno di gesti esterni.
Perché te lo dico? Perché chi si sente amato, chi si vuole bene, vive meglio ed è quello che tu NON stai facendo.
Ti vuole? Ok, ci si vede, ma non essere il suo schiavetto. Lei non ti tratta come tale, ma sei tu che ti comporti in questo modo. E non è edificante per te.
Ripeto: inesperienza, non sentirti un cretino. Quest'affetto disinteressato è bello, ma non può essere elargito in questo modo eccessivo. In questo modo tu stai PREGANDO per un suo gesto carino e nessuno è obbligato a farne né tantomeno devi sminuirti così.
Questi sono dei consigli per te, di cui farne tesoro.
Non farti mettere i piedi in testa. Una cosa non ti va bene? Non fare la stupidaggine di "aspettare che le cose si risolvano" o magari "avrà un periodo così". Le cose vanno affrontate subito o altrimenti accumulerai e scoppierai! Sia chiaro: le cose si affrontano con dolcezza e fermezza, dicendo chiaramente cosa non ti va giù, ma senza insultare o ferire o trasmettere rabbia. Ma comunque si devono dire!
Sarebbe come se a me a tavola desse fastidio il rutto. Tutti ruttano ma io non ho il coraggio di dire che mi dà fastidio. Arriverò a un certo punto in cui esploderò e offenderò tutti.
La colpa è solo mia.
Invece dicendo che mi dà fastidio magari si comporteranno diversamente, mi segui?
Non avere paura di perdere. Con questa paura non vivi un rapporto, vivresti l'ansia di dover ogni giorno sempre di più per non restare solo.
Se andrà avanti ok, ma non è utile allungare il brodo se non è buono.
Se una cosa non ti va bene non fare: (e spero DAVVERO che tu non lo faccia dopo questa lettura) "guarda amore...sai....ti volevo dire che....non ti arrabbiare eh....tu sei stupenda e tutto.....ma...." ecc ecc.
Dì le cose come sono! Meglio usare un tono brusco e nel caso scusarsi in seguito, piuttosto che non far capire il reale fastidio della cosa.