E' solo uno sfogo, non credo ci siano consigli da darmi, chi vuole puo' non leggere, so che verrà fuori una roba lunghissima
E va bene, dopo anni nella quale vivo perennemente cercando di essere una brava amica, finalmente ci ho rinunciato. Non ce la faccio, non sono una brava amica. Non ho mai fatto grandi torti, non mi sembra di averne mai fatti se non quello di chiudermi alle volte un pochino troppo nei miei problemi senza dare troppo spazio agli altri. Sono sempre stata il diario di molti, e lo scrittore di nessuno. Quest'ultima frase l'ho sempre sentita mia, ma non ho mai dato troppo spazio alle lamentele. Mi è sempre stata bene così la situazione.
Nel mio primo anno di liceo, ho avuto come unica amica la mia compagna di banco, che si bucava. E' stato talmente grande la sofferenza di non poterla aiutare e la pressione degli insegnanti su di me che ho rinunciato, e mi sono ritirata a metà anno, in crisi netta sulla mia vita, in piena depressione.
Dopo di che, ho avuto amicizie nella nuova scuola.
Una scuola privata, di figli di papà [scuola che ho scelto perchè a conservatorio, suonando il violino parecchio bene, non riuscivo ad organizzarmi in una scuola pubblica]. Tutti con il macchinone nuovo, le maglie firmate, il gel ai capelli, e lì, in classe mi sono ritrovata con due ragazze.
La prima, la nanetta simpatica, trasgressiva, rivoluzionaria con la quale mi trovavo bene a parlare di tutto, ma che non mi ha mai definito un' amica, nonostante fossi sempre pronta a farmi kilometri di strada per andarla a trovare quando stava male. Tante sono state le delusioni avute. E anche lì, ci ho messo una pietra sopra proprio un mese fa [considerando che frequenta uno spacciatore di un certo livello].
La seconda, la grassetta piena di soldi, simpatica da far venire i crampi allo stomaco dal ridere, piena di vitalità. Con lei mi sono sempre trovata bene, ma mai l'ho considerata troppo un'amica non capendo la mia situazione 'di vita', la mia passione per la musica e i sacrifici che ne vengono di conseguenza.
La realtà è che non ho mai trovato persone talmente simili a me da non aver avuto bisogno di mentire, in un modo o in un altro.
Ho imparato ad essere bugiarda, eppure non ho mai mollato la presa, ho sempre cercato di essere chi non sono, perchè i sacrifici pesano e delle volte sentirmi come loro mi faceva sembrare felice. E invece no. Non lo ero affatto.
Quindi il problema ora è il seguente.
Il 21 è il suo compleanno.
Ha invitato me e il mio ragazzo alla festa a tema [Circo] e so già come andrà a finire.
Forse è la festa che tutti - a parte me - sognano, quindi tantissima gente parteciperà, ma non è la gente che FA PER ME.
Non è la Festa che fa per me.
Son sicura mi ritroverò a fingere, a inventar cazzate che ultimamente scopre, e la solitudine incomberà su di me. [Ho altre amicizie eh, persone che amo ma che non vedo spesso per interessi diversi]
Sarà una tragedia tornare a scuola quest anno, sarà una tragedia.
Forse sono io che mi faccio troppi problemi, magari dovrei solo viverla meglio questa situazione, ma ho sempre avuto accanto persone che non mi lasciavano molto spazio.
Vedo il mio ragazzo che è riuscito a trovare persone un po' più come lui.
Io l'unica persona uguale a me che sno riuscita a trovare è lui.
E il giorno che lui non ci sarà più, quel giorno mi sentirò sola come un cane.
Ok, grazie mille, sicuramente tra un po' lo farò chiudere questo topic,
in fondo non so quanto sia utile per voi e per me