ooooh, questo volevo sentirmi dire, almeno adesso posso affermarlo con certezza: sei ottuso ed ignorante. analizziamo questo pensiero logico: SICCOME al mondo muoiono già centinaia di persone, NON HA SENSO preoccuparsi della sorte degli animali.
non vedo alcun collegamento in merito. non è che le risorse sono limitate, e quindi bisogna SCEGLIERE se preoccuparsi degli uni o degli altri. c'è chi si occupa degli uni, e chi si occupa degli altri. e NON c'è bisogno di essere ANIMALISTA per sostenere che i macelli sono dei veri e proprio luoghi di tortura, e che LE CORRIDE e company sono degli intrattenimenti barbari e schifosi in cui si attende con ansia la morte dell'animale. e NON c'è bisogno di avere una laurea in biologia per capire che gli animali (di cui NOI facciamo parte, o forse non sai che siamo anche noi parte della specie animalia???) hanno un sistema nervoso tanto quando noi, e dunque soffrono tanto quanto noi. non è concepibile che l'uomo cerchi ancora nel sangue il proprio divertimento, siamo nel 2012, ce ne andiamo in giro proclamando la modernità e ancora andiamo pazzi per i gladiatori. gente come te non è adatta a vivere nella società e andrebbe rieducata da capo, rieducata a capire che l'uomo non deve preoccuparsi nè solo di sè nè solo dell'uomo, ma dell'uomo, degli animali, del pianeta intero: a questo dovrebbe servire la nostra cosiddetta INTELLIGENZA SUPERIORE, per questo dovremmo distinguerci dagli altri animali, questo dovrebbe essere il nostro scopo.
ma appunto, gente come te evidentemente non ha sviluppato niente di tutto ciò, è solo ed esclusivamente un peso inutile che chi cerca veramente di far funzionare questo dannato mondo deve portarsi sulle spalle, almeno abbi la decenza di tenere per te certi pensieri e di fingere di essere un uomo, e non una bestia senza cervello.
SEI RIDICOLO!!!! Anche la schiavitu era una tradizione... vieni qua che ti metto una catena al collo! Sai la mia famiglia aveva una tradizione di schiavisti.....
O perchè no qualche tradizione dei greci, questo popolo ricco di storia, che si inchiappettava i bambini... sai era tradizione!!!!
L'uomo deve evolversi e lo spirito dell'uomo si evolverà solo quando capirà che ogni animale avrà rispetto....
Comnunque anche tu sei un "cacchio di animale"...spero che vieni considerato e trattato come tu consideri loro!
.....un cacchio di animale!
...un cacchio di animale!
Ho sempre trovato le corride una delle cose più stupide e brutali al mondo:alla fine soffre il toro e rischia la pelle l'uomo.
Ben venga l'abolizione, era ora!
Mi sembra un buon provvedimento, anche se il dibattito legato ad altre forme clandestine di sfruttamento resta aperto. Intervento di facciata o meno, prima o poi da qualcosa bisogna pur iniziare.
Il fatto è che si è trattato di una decisione quasi esclusivamente politica, mascherata da decisione animalista per ingraziarsi gli ambientalisti catalani.
In Catalogna esiste un fortissimo movimento nazionalista/indipendentista, un po' come la nostra Lega Nord ma meglio organizzato e, soprattutto, basato su fondamenti storici reali, per quanto discutibili (la Spagna, al contrario dell'Italia, è un Paese unito da molti secoli, pur convivendoci, come da noi, gruppi culturalmente e linguisticamente differenti), per cui ogni decisione che vada contro quelle che sono le tradizioni "spagnole", intese nella dualità "Spagna vs. Catalogna indipendente", non può che essere ben vista dai catalani.
La corrida de toros, che in chi non vive in Spagna è un simbolo universale di quel Paese, è in realtà una tradizione sentita fortemente solo in Castiglia, Andalusia ed Estremadura, regioni-simbolo di quella "spagnolità" cui i Catalani si professano estranei. Non è un caso se certe arene di quelle zone risalgano al Settecento o ancor prima, mentre la Plaza Monumental di Barcellona, l'unica arena di prima categoria della Catalogna, è stata edificata solo nel 1914. All'inizio del periodo, guarda caso, in cui anglosassoni e stranieri in genere hanno cominciato ad interessarsi alla Spagna con l'occhio meravigliato dei turisti, e la tradizione del toreo, così peculiare, ha travalicato i confini delle regioni di provenienza per assurgere a simbolo di un'inesistente folklore "universal-spagnolo" a uso e consumo del viaggiatore d'oltre Pirenei (o d'oltreoceano).
Del resto, come giustamente faceva notare Lerajies, il decreto colpisce solo la corrida de toros senza minimamente toccare il toro embolado, tradizione questa spiccatamente catalana e quindi intoccabile.