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Muore in carcere dopo arresto per detenzione di marjiuana

  1. #1
    Mai più senza FdT RudeMood
    Donna 43 anni
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    Predefinito Muore in carcere dopo arresto per detenzione di marjiuana

    Aldo Bianzino

    23 - 10 - 2007
    Muore in carcere dopo l'arresto per marijuana. Giallo a Perugia
    (Il Manifesto, 23 ottobre 2007)
    di Emanuele Giordana e Tiziana Guerrisi
    Una domenica come un’altra un uomo di 44 anni viene trovato morto nel carcere di Perugia. C’è stato trasferito due notti prima, venerdì 12 ottobre, dopo che la polizia lo ha arrestato con la sua compagna. Gli avrebbero trovato in casa, la famiglia di Aldo Bianzino abita nella campagna di Città di Castello, una piccola piantagione con diversi fusti di marijuana.
    I due vengono trasferiti a Perugia e da lì al carcere. Sabato il legale d’ufficio incontra Aldo alle 14 e riferisce a Roberta, la compagna, che Bianzino sta bene e si preoccupa per lei. Ma la mattina seguente Daniela, un’amica di famiglia, viene avvisata di correre la carcere in tutta fretta. "C’è un problema", le dicono. Il problema è che Aldo non respira più e Roberta, in evidente stato di choc, non ha nemmeno potuto vedere il suo corpo.
    Le indagini autoptiche (ancora in corso) cominciano a confermare, qualche giorno dopo, quel che tutti già pensano nella piccola comunità di amici di Aldo e Roberta. Le voci raccolte dalla stampa locale parlano di lesioni massive al cervello e all’addome, forse, un paio di costole rotte anche se all’esterno il corpo di Aldo non evidenzierebbe ematomi o contusioni. Ce n’è abbastanza però per far saltare la prima lettura del decesso, liquidato come un problema cardiaco.
    La storia di Aldo Bianzino ha contorni dunque che è poco definire oscuri e la procura di Perugia ha deciso di aprire un’indagine sul decesso affidata nelle mani dello stesso pubblico ministero, il magistrato Giuseppe Petrazzini, titolare dell’inchiesta che aveva portato all’arresto di Aldo e di Roberta. Che sta aspettando i risultati definitivi dell’autopsia.
    Tutto comincia dieci giorni fa. Aldo è nella sua casa di Capanne, una frazione di Pietralunga, poco distante da Città di Castello, quando uomini della squadra mobile della cittadina umbra perquisiscono giardino e casa e lo portano in carcere a Perugia con l’accusa di detenzione illegale di stupefacenti. Accuse pesanti: nella conferenza stampa delle forze dell’ordine si parla di 110 piantine di hashish, una metà in giardino e una parte già raccolta, insieme a 15 involucri contenenti erba. Rivelazioni che lasciano increduli quanti conoscevano Aldo da tempo e che non ritengono possibile che l’uomo coltivasse hashish per poi rivenderlo.
    Bianzino avrebbe dovuto incontrare il gip che segue le indagini il lunedì successivo per la conferma dell’arresto. Ma all’appuntamento col gip non arriva. E non è chiaro se in cella fosse solo o in compagnia di un altro detenuto. "Ufficialmente era solo - dice l’avvocato incaricato dalla famiglia Massimo Zaganelli - perché la procedura richiede l’isolamento prima dell’incontro col gip".
    Sulla salute dei due indagati al momento dell’arresto Zaganelli non ha dubbi: "Furono portati in carcere in perfetta salute e durante il viaggio non fu torto loro un capello". I dubbi iniziano dopo: "Per quel che sappiamo il decesso è riconducibile a un trauma ma non a un trauma accidentale" che rimanda quindi "alla responsabilità di terzi". L’avvocato resta prudente: "Non è bene in questi casi fare due più due quattro e abbiamo piena fiducia nella magistratura che, ne siamo certi, sta facendo il suo lavoro".
    Lavoro intanto che aspetta i risultati definitivi delle prove autoptiche sulla materia cerebrale di Aldo: l’entità cioè del trauma al cervello. La famiglia non potrà rivedere il corpo di Aldo prima di fine settimana. Il mistero per giorni è rimasto confinato nelle cronache locali dei pochi giornali che, come la Nazione, hanno provato a ricostruire la storia di Bianzino.
    E sono molti gli interrogativi al momento senza risposta considerando che, dal giorno della conferenza stampa della polizia, non sono state rilasciate dichiarazioni ufficiali e ancora resta ancora da chiarire se, al momento della morte, Bianzino fosse solo nella cella dove è stato trovato. Nella frazione di Pietralunga il clima è sempre più teso e il dolore degli amici si mischia allo sgomento della famiglia che resta ancora in attesa di potere vedere la salma.
    Nel frattempo amici e parenti si stanno adoperando per assicurare a Aldo una cerimonia funebre che però non ha ancora una data certa. Ma la notizia è circolata rapidamente tra gli amici di Aldo, molti dei quali vicini all’esperienza spirituale maturata da Bianzino attraverso la filosofia indiana e una lunga frequentazione con una comunità allargata di amici incontrata nel suo percorso interiore.
    Un aiuto gradito visto che sono molte le persone vicine a Roberta a lamentare una scarsa solidarietà in paese, forse anche per le abitudini diverse di un uomo che da tempi aveva scelto una vita appartata e basata sulla meditazione. I radicali e gli anti proibizionisti locali però si sono già mossi. E così il sindaco di Pietralunga Luca Sborzacchi. E del caso si sta occupando anche l’osservatorio che fa capo a Heidi Giuliani


    Fonte





    15-07-2009

    Ecco come la canapa diventa una droga pesante. Il quarto Reich

    Un appello per Rudra Bianzino, figlio minorenne di Aldo Bianzino, falegname di Pietralunga, Città di Castello - PG. Il 12 ottobre 2007, Aldo muore in circostanze più che sospette nel carcere di Capanne, due giorni dopo essere stato arrestato insieme alla compagna e madre di Rudra, Roberta Radici. La sua colpa? Coltivava canapa indiana nell'orto, per uso personale. Ora, dopo quasi due anni e tanta sofferenza, muore anche Roberta per una malattia al fegato, e Rudra rimane solo. La loro non era una famiglia benestante, e adesso il ragazzo si trova a dovere affrontare, oltre alle necessità di base, anche le spese del processo penale in corso. A prescindere dalle idee di ognuno di noi, tutto questo non ha senso. Non so cosa pensate del "fenomeno Grillo", ma vi prego di guardare i video e leggere i post nei link che seguono il mio messaggio, e di sottoscrivere l'appello che lanciano Jacopo Fo insieme agli amici di Grillo di Perugia. Un abbraccio e a presto. Cristiano il Gufo
    Blog di Beppe Grillo
    Blog di Beppe Grillo - Cristo si è fermato a Capanne
    Cristiano, da Valgioie (TO)

    Risposta dell'ADUC:
    La ringraziamo della lettera che ci ha inviatoe che pubblichiamo su Cara Aduc.
    Fonte




    ---------------------------

    'sta faccenda m'era sfuggita.

  2. #2
    FdT-dipendente
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    parecchio oscura come faccenda.....

  3. #3
    Mai più senza FdT lakeofire
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    Dobbiamo cominciare ad accusare gli agenti di polizia penitenziaria di omicidio magari volontario magari premeditato??

  4. #4
    Mai più senza FdT RudeMood
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    Oscura... bho.

    O s'è trovato in cella con due spacciatori 'grossi' che l'hanno fatto fuori per non avere concorrenza ( 110 piantine non sono pochissime per un piccolo paese). Ma questa ipotesi la escluderei.

    O s'è buttato dal letto a castello con l'intento di farsi del male , morire, e far incolpare i poliziotti di pestaggio.

    O è stato pestato dai poliziotti. Ce sta poco da fa.

    Di solito tra carcerati mica s'ammazzano di botte. Sempre di solito, sono certi detenuti che vengono presi di mira, e generalmente non sono i falegnami cannabinoidi.

    Se non sono stati i poliziotti, perchè è stato detto che "E' morto d'infarto"?

    Bho.
    Non so se c'è già stato un processo, delle condanne.. Non lo so e lo vorrei sapere.
    Che rabbia. Per 100 ***** di piantine d'erba.

    Ma questo succede per far vedere all'opinione pubblica che le forze dell'ordine combattono la droga.

    Peccato però che combattono i pesci piccoli.
    Peccato che i pesci grossi sono loro, quelli che stanno sopra.
    Peccato che quelli non li tocca mai nessuno e a prenderla nel culo siamo sempre noi .

    Quote Originariamente inviata da lakeofire Visualizza il messaggio
    Dobbiamo cominciare ad accusare gli agenti di polizia penitenziaria di omicidio magari volontario magari premeditato??

    Se non devi fare nessuna considerazione perchè tiri la pietra?

    Lo sapevi perfettamente, tanto, che qualcuno prima o poi avrebbe cominciato ad accusare gli agenti di polizia penitenziaria.

    Oltre a questo, hai altro da aggiungere, oltre al fatto che quello era , magari, un tossico di merda nonchè spacciatore, nonchè 'criminale incensurato' ?

  5. #5
    Mai più senza FdT lakeofire
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    Quote Originariamente inviata da RudeMood Visualizza il messaggio
    Se non devi fare nessuna considerazione perchè tiri la pietra?

    Lo sapevi perfettamente, tanto, che qualcuno prima o poi avrebbe cominciato ad accusare gli agenti di polizia penitenziaria.

    Oltre a questo, hai altro da aggiungere, oltre al fatto che quello era , magari, un tossico di merda nonchè spacciatore, nonchè 'criminale incensurato' ?
    Perchè è ancora presto per far considerazioni. Se non sparare a 0 contro i poliziotti...visto che tanto andremo a finire lì.
    Ok, la morte non è chiara...faranno delle indagini... se aveva avuto una collutazione prima che arrivassero i poliziotti? (magari aveva problemi sull'addome/pancia) e non si vedevano. E se è stato picchiato da un detenuto?

    Il fatto è che, come sempre qui dentro, si arriverà a sparare contro i poliziotti, perchè è bello e fa sentir bene. Per me è ancora presto

  6. #6
    Mai più senza FdT RudeMood
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    Quello che mi fa rabbia è che NON SI PUO' SPARARE SUI POLIZIOTTI.
    Ma perchè?

    Se in cella stava da solo perchè doveva ancora incontrare il GIP ( così ho letto) e in carcere ci è arrivato in salute, ci vuol poco a fare 2+2.

    Mettici pure che la 'prima' causa del decesso fu l'infarto e poi s'è scoperto invece essere stato un pestaggio, milza spappolata e costole rotte...
    Dai su. Sul serio vogliamo pensare che abbia preso la rincorsa e si sia sbattuto da solo a muro?

    Non capisco perchè dovete sempre mettere le mani avanti per difendere le forze dell'ordine.

    Io almeno lo dico . Se un poliziotto c'ha ragione , c'ha ragione.
    Invece 'voi' no. Per partito preso dovete difendere 'sta gente. Manco fossero il padre eterno.

    Poi presto è relativo, visto che da quella vicenda sono passtai 2 anni.

  7. #7
    Bushi yasha
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    è risaputo e documentato che spesso la polizia penitenziara,sotto un cospicuo incentivo,picchi a sangue qualche carcerato o lo ammazzi o (il più delle volte) chiude un occhio e lo lascia ammazzare dagli altre detenuti....quindi non mi stupirei troppo se le cose fossero andate come si ipotizza nel topic di Rude,sono cose che (purtroppo) accadono,e negarlo a priori vuol dire non voler affrontare la realtà...

  8. #8
    Mai più senza FdT lakeofire
    Uomo 39 anni
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    Quote Originariamente inviata da RudeMood Visualizza il messaggio
    Quello che mi fa rabbia è che NON SI PUO' SPARARE SUI POLIZIOTTI.
    Ma perchè?

    Se in cella stava da solo perchè doveva ancora incontrare il GIP ( così ho letto) e in carcere ci è arrivato in salute, ci vuol poco a fare 2+2.

    Mettici pure che la 'prima' causa del decesso fu l'infarto e poi s'è scoperto invece essere stato un pestaggio, milza spappolata e costole rotte...
    Dai su. Sul serio vogliamo pensare che abbia preso la rincorsa e si sia sbattuto da solo a muro?

    Non capisco perchè dovete sempre mettere le mani avanti per difendere le forze dell'ordine.

    Io almeno lo dico . Se un poliziotto c'ha ragione , c'ha ragione.
    Invece 'voi' no. Per partito preso dovete difendere 'sta gente. Manco fossero il padre eterno.

    Poi presto è relativo, visto che da quella vicenda sono passtai 2 anni.
    Se non c'è una soluzione possono esserne passati anche 4
    Quindi confermi che vuoi sparare sui poliziotti?
    Io non li difendo a spada tratta, se qualcuno ha sbagliato sono il primo a dirlo. Ho sempre detto che ci sono le mele marce. Sono ovunque, purtroppo. A me dà fastidio che, quando c'è qualcosa in dubbio la colpa vada SUBITO ai poliziotti e poi, fra voi, vi divertite a continuare a sparargli sopra.


    Quote Originariamente inviata da yasha Visualizza il messaggio
    è risaputo e documentato che spesso la polizia penitenziara,sotto un cospicuo incentivo,picchi a sangue qualche carcerato o lo ammazzi o (il più delle volte) chiude un occhio e lo lascia ammazzare dagli altre detenuti....quindi non mi stupirei troppo se le cose fossero andate come si ipotizza nel topic di Rude,sono cose che (purtroppo) accadono,e negarlo a priori vuol dire non voler affrontare la realtà...
    Io non l'ho negato
    E mai lo farò se la colpa verrà trovata. Ad oggi la colpa non c'è

  9. #9
    Dovahkiin
    Utente cancellato

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    Quante mele marce deve avere un albero prima che si consideri che c'è qualcosa che non va alla radice?

  10. #10
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
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    Quote Originariamente inviata da lakeofire Visualizza il messaggio

    Quote Originariamente inviata da yasha Visualizza il messaggio
    è risaputo e documentato che spesso la polizia penitenziara,sotto un cospicuo incentivo,picchi a sangue qualche carcerato o lo ammazzi o (il più delle volte) chiude un occhio e lo lascia ammazzare dagli altre detenuti....quindi non mi stupirei troppo se le cose fossero andate come si ipotizza nel topic di Rude,sono cose che (purtroppo) accadono,e negarlo a priori vuol dire non voler affrontare la realtà...


    Io non l'ho negato
    E mai lo farò se la colpa verrà trovata. Ad oggi la colpa non c'è
    Se è vero che sul corpo del carcerato-vittima sono state riscontrate delle lesioni mortali, mi sembra che una colpa - molto grave - da ascrivere ai carcerieri ci sia eccome.
    Si tratta solo di stabilire che tipo di colpa, che può spaziare dalla semplice negligenza all'omicidio di specie più grave.
    Sta di fatto che hanno la responsabilità della morte di un individuo.

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