Pochi cavoli, signori e signore, quando si va ad emettere le proprie deiezioni uno degli inconvenienti più fastidiosi che si possano generare è lo sciacquo dal basso in alto, lo splof con ritorno, insomma lo schizzo d'acqua generato dalla proiezione dei propri rifiuti a contatto con l'acqua del water.
Alzi la mano chi non lo ha mai sperimentato... suvvia. Ci siamo cascati tutti. Ed è mediamente orribile. Se si verifica nei bagni pubblici, poi, la cosa assume contorni splatter perchè ci si immagina di venire a contatto non solo con della torbida acqua ma, molto probabilmente, con inquietanti batteri fecali provenienti da altrui intestini.
Insomma, ne faremmo volentieri a meno.
Come evitare tutto questo?
Ognuno di noi ha (o dovrebbe avere) sperimentato diverse tecniche evasive.
La più banale, quella che io definirei "del tempismo" consta nel tenersi pronti di quadricipite e sollevarsi un attimo dopo che il dirigibile marrone senza elica e timone (cit.) ha lasciato il nostro deretano. In questo modo si aumenta la distanza acqua-culo e si riduce quindi il rischio di essere schizzati.
Il problema è che se ci si alza troppo tardi, non serve a nulla; se ci si alza troppo presto, si genera un'onda anomala capace di bagnare non solo la propria chiappa ma anche altri parte corporee. Inoltre se si genera un cluster di materia fecale diventa improponibile e se si ha una raffica dietro l'altra, bisogna andare di flessioni che nemmeno Stallone.
Insomma, è una alternativa a buon mercato ma in quanto ad efficacia... uhm.
Poi ci sono alcuni individui squallidi che ricorrendo a tecniche derivate dal biliardo, attuano la cosiddetta "ottavina reale". In pratica mirano alle pareti ceramiche della tazza per dissipare energia cinetica e ridurre così la proiezione acquosa.
Rifuggo questi metodi. Uno perchè poi bisogna pulire il water (a meno che non si sia dei porci schifosi), due perchè se ci si trova su una bagno in modalità turca (con ridotta inclinazione delle pareti ceramiche) si rischia di deiezionare guardando in primo piano il proprio prodotto. Non è, generalmente, un bello spettacolo.
La mia preferita è sicuramente "la rete del trapezista".
Di questa non ve ne parlo ancora, sappiate solo che si tratta di ingegneria applicata ed è un metodo sopraffino. Anch'esso ha i suoi difetti strutturali, ma i vantaggi sono enormi.
Insomma, che dire? Qualcuno di voi se la sente di contribuire in questa discussione da circolo di golf? Apprezzerei.