L'allenatore della Juventus, intervistato da Daria Bignardi all'Era glaciale: "A volte Mou è sopra le righe, ma per lui parlano i risultati. Lippi? Non mi stupirei se tornasse in bianconero. E su Cassano ha le sue idee, anche nel 2006 ha lasciato a casa giocatori forti"
MOURINHO - Il clou è arrivato alla domanda della Bignardi: "Le sarebbe piaciuto essere allenato da Mourinho?". "Sinceramente sì - ha risposto un po' a sorpresa Ferrara - Se posso permettermi, da collega, di lui ci sono cose che condivido e altre no. Alcune osservazioni sono sopra le righe e ho voluto farlo notare settimana scorsa", ha detto il tecnico, alludendo alla conferenza stampa di sabato in cui disse "se Mourinho non è un pirla, io non sono un fesso". "Ma era meglio se stavo zitto - ha aggiunto - visto che poi ho perso. Perchè Mourinho mi piace? Intanto perchè più bello del sottoscritto. Dalla sua parlano i risultati ottenuti. Comunque sempre meglio essere vincente e maleducato piuttosto che perdente ed educato. Anche se penso che si possa essere vincenti ed educati". Ed educato Ferrara lo è anche quando parla del suo stipendio, inferiore a quello dello stesso Mourinho ma anche di Roberto Mancini. "Mancini temporaneamente non lavora - ha detto Ferrara - e io devo ancora dimostrare molto. Anche se mi avessero offerto di meno avrei accettato comunque la panchina della Juve". Poi ha raccontato un episodio curioso: "Dopo la firma del contratto, il direttore sportivo mi ha chiesto se ero contento. 'Potevi fare qualcosa di meglio', ho risposto. Ma in quel momento per me era una chance incredibile, il problema dei soldi è passato in secondo piano".
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