ma che ingiustizia
Ritardo al controllo antidoping, un caso che ha riguardato anche un campione del mondo. Francesco Totti, capitano della Roma, non si presentò subito nella saletta dopo la partita con il Torino del 13 maggio 2007: quindici minuti, qualcuno in più di quelli che Mannini e Possanzini avrebbero trascorso qualche mese dopo negli spogliatoi di Brescia.
Il caso venne segnalato dal medico di servizio allo stadio Olimpico e Totti venne in gran segreto convocato dal procuratore del Coni, Ettore Torri, al Foro Italico. Non scattò il deferimento nei suoi confronti, il capitano della Roma esibì un certificato medico: si era presentato in ritardo al controllo antidoping per sottoporsi a cure alla caviglia. L’episodio emerse il 12 ottobre, cinque mesi dopo: «Archiviazione». Ma i vertici del Coni non erano stati informati della convocazione di Totti da parte del dottor Torri.
incredibile
Beh, inutile dire che è una decisione del cavolo! Un ritardo di soli quindici minuti, tra l'altro non dovuto dai giocatori ma dall'allenatore che li aveva trattenuti per discutere su una sconfitta, vale un anno di squalifica?!?!
Gli hanno rovinato la carriera a sti ragazzi, anche perchè sono giovani, non sono 35enni a fine carriera!
Giusta comunque la scelta di iniziare un quarto d'ora dopo le partite per protesta, bisogna farsi sentire di fronte a queste ingiustizie!
E' una grossa ingiustizia. Spero che si risolva com'è giusto che sia.
è una vergogna una cosa che nn sta in piedi
Una squalifica ingiusta.
E spero continuino a protestare.