Assalto del Manchester City a Ka*kà. Aggressivo, poderoso, molto concreto co*me dimostra la qualità della delegazione, presentatasi ieri mattina in via Turati, guidata dal direttore generale del City, Gary Co*ok, e due collaboratori di Mansur bin Zayed el Na*hyan, il proprietario dei Citizens che ha sempre in*dicato in Kakà il primo obiettivo della ricostruzio*ne del City che dovrà di*ventare uno degli antago*nisti del più competitivo United. Oltre all’ad Galliani e al diggì Braida, era presente all’incontro anche il consulente di mercato Ernesto Bronzetti che aveva al suo fianco l’iraniano Kia Joorabchian della Msi (Media Sport Investment) in qualità di me*diatore.
BLITZ DOVEVA ESSERE SEGRETO - Questo blitz, in realtà, doveva resta*re segretissimo ma, invece, la presenza di Harry Redknapp, il manager del Tottenham in visita a Milano per cercare di strappare Adriano all’Inter, ha scatenato la fuga di no*tizie. A metà pomeriggio, dopo che si era inne*scata la prevedibile ondata mediatica, fonti vicine a via Turati (non ultima la tv di...stato Milan Channel) hanno diffuso la versione se*condo cui l’aggressiva delegazione del City si sarebbe presentata nella sede del Milan per chiedere il portiere brasiliano Dida, an*che da subito. Un’ipotesi abbastanza pallida ma parzialmente veritiera anche se derogabi*le solo all’inizio della prossima stagione.
DUE ASSEGNI PESANTISSIMI - In realtà il City si è presentato in via Turati con due assegni pesanti, pesantissimi: uno per il Milan di 120 milioni di eu*ro e l’altro per Kakà di 15 milioni di euro netti a sta*gione garantiti per cinque anni. Si è parlato, si è discusso, si è chiacchierato nella sa*la riunioni di via Turati... Si è cercato poi di allentare la tensione e, soprattutto, l’at*tenzione su una lunga e affascinante teleno*vela che sta caratterizzando da almeno tre anni l’avventura milanista del brasiliano «Pallone d’Oro» nel 2007.
IL FASCINO DEL DIO DENARO - Non è un segreto che Kakà e, soprattutto, il suo entourage sia*no stati sempre molto sensibili al fascino del «dio denaro». Papà Bosco, ingegnere-procu*ratore, è sempre stato molto abile a costrin*gere il Milan a incrementare, in maniera esponenziale, gli ingaggi del figlio. Quello at*tuale è di 9 milioni di euro netti che, con il contratto attuale, cresce di un milione fino al 2013 compreso. Nel corso della giornata sono giunte altre conferme. In serata, il portavoce brasiliano di Kakà, Diogo Kotscho, ha dichiarato, senza smentire l’assalto del City, che «Kakà per ac*cettare il Manchester City non farebbe una questione legata ai soldi, bensì alla competi*vità del club inglese. Ricky vorrebbe una squadra forte, non farebbe mai come Robin*ho che, pur di guadagnare di più, si è accon*tentato di una soluzione poco vincente».