Originariamente inviata da
spartan117
voglio postare anche io delle notizie sul milan
MOSCA, 3 agosto 2008 - Umiliato. Fatto a pezzi. Il Milan lascia Mosca pesantemente sconfitto dal Chelsea. La finalina del terzo posto della Russian Railway Cup finisce 5-0 per i Blues. Rimaneggiati, senza un'idea ben precisa di formazione, i rossoneri non entrano mai in partita subendo a 360 gradi il gioco degli inglesi, molto più in palla. Gap devastante, sottolineato dalla differenza di preparazione, ma anche dall'approccio all'amichevole.
SENZA UNA PUNTA - D'altronde basta guardare la formazione dei rossoneri per capirne di più. Ancelotti schiera Kalac in porta, una difesa composta da Bonera, Maldini, Simic, Favalli, con Zambrotta e Jankulovski esterni di centrocampo e Gattuso e Flamini centrali, poi Pirlo e Ambrosini. Un mischione senza senso, dovendo rinunciare a quasi tutti gli attaccanti, con Paloschi in panchina. Chelsea autorevole e autoritario. Scolari non scherza e oppone al Milan, Cech; Ivanovic, Alex, Terry, A.Cole; Ballack, Mikel, Lampard; Wright-Phillips, Anelka, Malouda. E bastano diciotto minuti ai londinesi per affettare il Milan. Al 3' segna Lampard, all'8' e al 18' Anelka. Roba da brividi. Zeljko Kalac non ne azzecca uno; roba da terzo portiere, altro che dualismo con Abbiati o Dida. E la difesa? Da mettersi le mani nei capelli: spazi aperti, praterie concesse agli inglesi che fanno il bello e il cattivo tempo. Poi tanta confusione in mezzo, mentre il Chelsea con calma britannica dilaga.
ALLARME - Poi arriva la ripresa e a nulla servono gli inserimenti Seedorf, Kaladze, Digao, Antonini e Paloschi. Il Chelsea infatti esagera a va ancora in gol due volte con Anelka, esaltando addiritttura Roman Abramovich che in tribuna, in dolce compagnia, si spella le mani per gli applausi. Al 66' poker-Anelka lascia il posto ad Andriy Shevchenko che fino a quel momento aveva assistito in piedi dalla panchina la prestazione sconcertante dei suoi ex compagni di squadra. E Sheva riesce presino a creare scompiglio, entrambe le volte dilatando i limiti di Kalac, evidentemente sotto choc e improponibile per il futuro. La mattanza finisce senza ulteriori schiaffoni, consegnando al Milan una figuraccia evitabile che, nonostante il valore della gara, resterà nella storia. Chissà, magari utile per far capire alla dirigenza rossonera che con il campionato di serie A non si cherza e che ha ancora un mese di tempo per acquistare un portiere e almeno un paio di difensori veri. Altrimenti lo scudetto resterà un miraggio.
Il tabellino
MILAN-CHELSEA 0-5 (0-3)
MARCATORI: Lampard al 3', Anelka all'8' e 19' p.t. Anelka al 5' e al 13' s.t.
MILAN (4-5-1): Kalac; Bonera (1' st Paloschi), Maldini (1' st Digao), Simic (1' st Kaladze), Favalli (19' st Antonini); Zambrotta, Gattuso, Flamini, Jankulovski, Pirlo; Ambrosini (1' st Seedorf).
CHELSEA (4-4-2): Chech (26' st Cudicini); Ivanovic (16' st Ferreira), Alex, Therry (16' st Carvalho), A. Cole; Ballack (1' st Deco), Mikel, Lampard, Malouda; R. Philips (28' st Sinclair), Anelka (21' st Shevchenko).
NOTE - Spettatori 35.000. Ammonito Jankulovski per gioco falloso. Angoli: 4-3 per il Milan.
(La Gazzetta.it)