Due giovani tifosi del Barletta sono morti e altri tre sono rimasti feriti in un incidente tra due auto sulla statale 16 bis, nel Foggiano. Le due vittime stavano andando allo stadio per assistere all'ultima partita di campionato contro l'Ischia. La gara e' cominciata con dieci minuti di ritardo. Il presidente del Barletta prima del fischio d'inizio ha infatti dato la notizia della tragedia, esprimendo solidarieta' ai famigliari delle vittime dell'incidente e agli ultras.
e ancora:
La tragedia è avvenuta a margine di una partita di calcio, ma questa volta le intemperanze dei tifosi non c'entrano. Una poliziotta impegnata nel mantenimento dell'ordine pubblico all'esterno dello stadio di Treviso, dove i padroni di casa incontravano il Grosseto in un match valevole per il campionato di serie B, è in gravissime condizioni dopo essersi sparata alla testa con la pistola di ordinanza. FERITA UNA COLLEGA - Secondo quanto è stato possibile ricostruire, la donna si trovava fuori dall'impianto sportivo, in corrispondenza della curva sud. All'improvviso ha estratto la pistola, se l'è puntata sotto il mento e ha esploso un colpo. Una collega è rimasta ferita nel tentativo di fermarla. Ancora da chiarire i motivi del gesto. Secondo il quotidiano locale «La Tribuna» alla base del tentato suicidio vi sarebbero problemi in ambito lavorativo.
IL RICOVERO - La poliziotta è stata immediatamente ricoverata in ospedale e trasferita nel reparto di rainimazione. Poi è entrata in coma. Alcune agenzie di stampa avevano addirittura diffuso la notizia della morte della donna, ma la circostanza non era stata confermata da altre fonti ufficiali. Ambienti della polizia si erano invece affrettati a correggere la notizia parlando di «condizioni gravissime» per la poliziotta che ha tentato il suicidio e precisando subito che la sua collega non è mai stata in pericolo di vita. Se la sarebbe invece cavata con un trauma facciale riportato in una caduta seguita al tenativo di fermare l'amica.
INTERVENTO CHIRURGICO - La poliziotta che ha cercato di togliersi la vita è stata poi condotta in sala operatoria per un delicato intervento. Stando a fonti ospedaliere citate dall'agenzia Ansa, i neurochirurghi dovranno innanzitutto tentare di bloccare l'emorragia al cranio, mentre non vi sarà necessità di estrarre il proiettile, già fuoriscito dopo il colpo. La diagnosi resta riservata.