Dopo il fallito tentativo di conciliazione con la Figc, la Juventus ricorrerà immediatamente al Tar del Lazio. La decisione è stata presa nel corso del Cda della società "per l'ingiustificata gravità delle sanzioni e la mancanza di equità di trattamento rispetto a tutti gli altri club concorrenti". Il Cda si riserva anche "di valutare nei tempi consentiti il ricorso alla Camera arbitrale del Coni".
La Juventus, dunque, ha deciso di rischiare il tutto per tutto. A prevalere, all'interno del Consiglio d'amministrazione, è stata evidentemente la linea dura del ricorso immediato alla giustizia ordinaria, quella caldeggiata dall'ad Jean Claude Blanc, il rappresentante degli Elkann. Una strada scelta per tutelare economicamente il club, partendo dal presupposto che la sentenza non è da considerarsi equa, causando, con retrocessione in B, gravi danni al patrimonio bianconero. Senza contare che in caso di ricorso alla Corte di Arbitrato (che non è comunque stato escluso dal club), un ulteriore rischio avrebbe riguardato la scelta di una data troppo in là da parte del Coni: ben oltre quel 6 settembre fissato come possibile data per un'udienza del Tar del Lazio.
Alla decisione di ricorrere al Tribunale amministrativo regionale, si spiega in una nota, si è giunti dopo avere preso atto che la posizione della Federazione emersa durante il tentativo di conciliazione di venerdì scorso "ha lasciato irrisolte le questioni centrali. Le sanzioni previste per la Juventus - prosegue il club bianconero - risultano ancor più sproporzionate se si tiene conto che le corti sportive hanno costruito un illecito sportivo come somma di comportamenti contrari a lealtà e correttezza. Appare incomprensibile che il trattamento più severo sia stato riservato proprio alla Juventus, cioè alla squadra che si è mostrata più risoluta ad assumersi le proprie responsabilità, modificando la propria organizzazione societaria e adottando un sistema di controllo e di prevenzione più severo ed efficace". Il cda afferma di avere dovuto prendere atto "con profondo rammarico della situazione che si è venuta a creare" e che, pur confermando "la ferma volontà della società di voler collaborare con gli organi della Federazione nel processo di rinnovamento del calcio", si è visto "costretto" a deliberare all'unanimità l'immediato ricorso al Tar del Lazio "anche per la doverosa tutela dei propri azionisti, dei terzi portatori di interessi e dei propri tifosi". Con l'udienza fissata per il 6 settembre, a quattro giorni dal via della serie A, è chiaro che il blocco dei campionati a questo punto è un'ipotesi niente affatto remota. Senza contare che la Juventus, appellandosi alla giustizia ordinaria contro le decisioni di quella sportiva, rischia di incorrere in ulteriori sanzioni: l'anno scorso la stessa cosa costò al Genoa altri tre punti di penalizzazione.