Il Mondiale è, finalmente aggiungerei, cominciato. Dopo la bellissima cerimonia di apertura, Sudafrica e Messico hanno giocato la partita inaugurale del primo Mondiale della storia organizzato da un paese africano. Tutto perfetto, grandi feste, tribune colorate, gente felice. Ma c'è un grande nemico comune:
le vuvuzelas. Tutti, almeno una volta, abbiamo sentito questo simpatico vocabolo. La
vuvuzela è una tipica trombetta che viene suonata dai tifosi all'interno dello stadio. Un suono fastidiosissimo che fa impazzire telespettatori e cronisti, giocatori e allenatori. Anche Facebook, famoso social network, pullula di gruppi che chiedono l'abolizione di queste fastidiose trombette. La Fifa si giustifica: non si possono abolire le tradizioni. E allora tutti contro le
vuvuzelas. Anzi, quasi tutti. Infatti c'è un ct che non disprezza, come fanno tutti i colleghi, la famosa trombetta. E' il ct della Danimarca Morten Olsen. Come mai lui non odia
le vuvuzelas? No, non ha un livello di sopportazione superiore al nostro. Tutto molto più semplice: il danese soffre di problemi di udito per un problema avuto circa 40 anni fa. Il disturbo ha portato Olsen a perdere quasi completamente l'udito e lo ha costretto a portare degli apparecchietti da inserire nell'orecchio per poter sentire.E allora che combina il furbetto Olsen? Per non essere disturbato dalle terribile trombette stacca i suoi apparecchietti e voilà, problema risolto: "Le
vuvuzelas? Nessun problema. Mi basterà togliere i cornetti acustici dalle orecchie".