Va bè, ma detta così sembra che solo il liceo prepari all'istruzione universitaria in maniera buona
Va bè, va, non mi va di ricominciare....rimanitene pure dove stai. Chi vedrà giudicherà
Va bè, ma detta così sembra che solo il liceo prepari all'istruzione universitaria in maniera buona
Va bè, va, non mi va di ricominciare....rimanitene pure dove stai. Chi vedrà giudicherà
L'ITIS prevede un biennio comune e un triennio di specializzazione. Resta il fatto che ITIS e licei sono nati per motivi socio-culturali che oggi, nel XXI secolo, sono stati superati da uno sviluppo economico e da un livello di istruzione completamente diversi. La scuola doveva essere ridisegnata decenni fa, ma ormai il processo di decadimento è inarrestabile. Ci vorrà qualcosa di veramente traumatico per rivoluzionare sapientemente il sistema scolastico italiano. Evidentemente la globalizzazione, la crescita dei paesi in via di sviluppo, i progressi della scienza, il succedersi di personaggi ed eventi storici di rilevanza sostanziale non sono stati sufficienti affinché la scuola si riamodernasse.
Comunque volevo sottolineare un'altra mancanza del nostro S.S., ovvero la carenza nel formare la capacità di collaborare e di lavorare assieme. Non bastano le ricerchine scrause fatte in aula, serve ben altro. I famosi lavori di gruppo hanno senso, ma è l'insegnante che, se preso da un momento di pietà, decide di appioppare un lavoro di gruppo.. altrimenti non vi è nulla che prevede tale tipo di attività.. ed è fondamentale, altrimenti quando vai a lavorare, anche dopo l'università, rischi di non essere in grado di relazionarti con gli altri e di non essere in grado di partecipare a lavori che richiedono organizzazione e tempismo. Negli ITIS si organizzano attività di laboratorio (sempre di gruppo) e degli stage (molto utili sotto certi punti di vista), ma questo non è sufficiente. Non oso immaginare nei licei...
Pornoprof!
ma guarda che non è che facevamo SOLO teoria
più che altro, ti posso ovviamente parlare solo della mia esperienza personale, eravamo spesso appoggiati dal comune in incontri, lavori, cose che si facevano anche in gruppo.
certo, erano sempre attività consone all'indirizzo di studi. abbiamo incontrato professori universitari, procuratori antimafia, ogni mese andavamo al cinema, finché avevamo i soldi prima di andare al cinema dovevamo leggere il libro da cui era tratto il film per poi discuterne in classe. ecco, la discussione è stata per me fondamentale in cinque anni. molto spesso il professore di filosofia interrompeva la lezione per farci parlare di attualità.
per non parlare degli esercizi di scrittura... insomma, le cose le facevamo anche noi, poche rispetto a quelle che si dovrebbero fare, ma non stavamo mica tutto il giorno a tradurre latino e greco. anzi, dal terzo anno in poi sono materie che passano un po' in secondo piano... greco son solo tre ore a settimana...
e aggiungo che la voglia di fare l'abbiamo avuta tanto anche noi studenti. ho perso il conto degli esperti che abbiamo convocato alle assemblee d'istituto...
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
Il problema di fondo l'hai estrinsecato tu stessa. Non è da tutti far come si faceva da te, perché è così che funziona. Dovrebbe essere che ogni scuola dia le stesse opportunità a tutti, che ogni scuola organizzi incontri ed eventi di un certo tipo per tutti, che ogni scuola fornisca soldi e mezzi per far si che gli studenti possano fare esperienze di un certo tipo.
Vi è inequità tra licei e ITIS, e tra istituti dello stesso indirizzo. E' semplicemente assurdo, e questo perché vi sono cose che il programma ministeriale non prevede. I professori si limitano a fare quel che devono, certe attività sono a discrezione dell'insegnate e dei fondi della scuola. Per dirti, la mia scuola aveva una cassa propria con 800.000 euro di fondi mai toccati che nessuno toccava mai. Avremmo avuto la possibilità di far gite, andar per musei, andare al cinema, visitare luoghi d'arte... e invece hanno pensato a rifarsi il piano degli uffici burocratici e a lasciarci in aule senza neanche un attaccapanni. La nostra era l'unica scuola con laboratori di fase, laboratori di termotecnica, laboratori di aeronautica, torchi, alto forno, galleria del vento.. e piano piano stanno togliendo tutto. Avevamo anche l'indirizzo per periti nucleari, ma è stato tolto decenni fa. Idem per l'alto forno. Abbiamo addirittura un capannone con dentro un aereo da turismo, dove gli studenti costruiscono profili alari e realizzano prototipi di vario tipo. Ma la mancanza di fondi e il disinteresse politico fanno dell'uomo un cane, e riducono un patrimonio culturale e storico come la mia scuola in un cantiere a cielo aperto dove l'unica cosa di cui ti devi accontentare è due macchinette, un'aula per 12 persone, il banco e la sedia.
Per fortuna non tutte le scuole sono così, o sbaglio?
il capitolo soldi è tanto... troppo complicato. come ti dicevo il progetto lettura+film divenne progetto film quando non ci arrivarono più i soldi per comprare i libri...
spero che non tutte le scuole siano così. purtroppo ti ripeto, da me tanto lo facemmo noi ragazzi. gli ultimi due anni soprattutto, fummo noi ad organizzare incontri e coinvolgere i più piccoli. ma questo non è dovere nostro. è lì che vanno cambiate le cose, e non c'entra che indirizzo si segua... le attività non sono solo istruttive, sono soprattutto stimolanti.
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
Non ho mai passato ore sui libri. L'approcio allo studio è completamente diverso, semplicemente impari a vedere il mondo da un altro punto di vista. E questo basta per intraprendere un percorso di crescita personale non migliore, ma diverso da quello di uno che fa il liceo. Ovviamente, tutto questo ha senso se si è consapevoli e se si crede in quel che si fa.
Tornando al senso del topic, credo che uno degli obiettivi di una eventuale riforma debba essere la rivalutazione del rapporto tra il tempo dedicato allo studio e il tempo dedicato alle proprie passioni o all'applicazione di ciò che si ha studiato, che sia essa programmazione o la discussione di qualcosa con l'amico o la sorella. O anche socializzare, vivere, girare il mondo.. sono tutti aspetti che la scuola dovrebbe riconsiderare e rivalutare.