A Tor Vergata scompare la laurea in giornalismo. Studenti in rivolta
di Roberto Arduini
«Uno dei corsi di laurea più prestigiosi dell’Università di Tor Vergata», aveva detto il rettore Renato Lauro. «Per seguirlo mi sono trasferita da Pescara a Roma», dice una studentessa. È il Corso di Laurea Magistrale “Informazione e Sistemi editoriali”, fino a due anni fa noto come “Laurea Specialistica in editoria, Comunicazione Multimediale, Giornalismo”. E a partire dal 2005 è stato capace non solo di attirate sempre più studenti, ma di attirare iscritti provenienti da ben 24 università diverse, fra cui alcune straniere. Buono il livello quantitativo dei laureati, il 53% degli iscritti nel 2007-8, il 57% nel 2008-9. Insomma, un corso di cui andar fieri. Eppure va chiuso.
Così ha deciso il Consiglio di Facoltà del 12 maggio scorso: per questo tipo di indirizzo dal prossimo anno accademico non saranno accettate nuove immatricolazioni e dal 2010 sarà fuso con il corso in “Progettazione e gestione dei sistemi turistici”. È uno dei frutti dei tagli finanziari del governo portati alle università voluti dal ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Mariastella Gelmini. «È incomprensibile la decisione di sopprimere il corso che rappresenta un vero fiore all’occhiello della Facoltà», ha affermato Vincenzo Vita (Pd) che ha presentato un’interrogazione in proposito. A La Sapienza di Roma, rispetto al 2007-2008, c'è stata una riduzione di oltre il 15% e secondo le rilevazioni del Nucleo di valutazione di ateneo, sono stati chiusi o riaccorpati 46 corsi. Nella facoltà di Psicologia 2, che aveva corsi come Scienze e tecniche psicologiche dello sviluppo, dell'educazione, della comunicazione e del marketing, i corsi saranno ridotti a due. Altre riduzioni sono state operate nell'area economica, in sedi decentrate e nella facoltà di Architettura. Nell’università di Tor Vergata, nella facoltà di Lettere, saranno invece accorpati circa otto corsi e uno o due saranno quelli tagliati nell'ateneo di Roma Tre.
Ma la minacciata chiusura a Tor Vergata del Corso “Informazione e Sistemi editoriali” ha scatenato un forte dibattito all'interno dell'Ateneo, assumendo anche toni duri e di scontro politico, che legano la questione, inevitabilmente, ai tagli di fondi operati dal Decreto Gelmini ed anche alla questione delle scuole di formazione per Giornalisti e professionisti della comunicazione che nel nostro Paese sono spesso costose, come il Master post-laurea, sempre gestito da Tor Vergata, che arriva a quasi cinquemila euro. «La Presidenza non ha fornito i dati ufficiali circa i requisiti ministeriali, che in realtà sono ampiamente soddisfatti dal nostro corso», fa sapere Raul Mordenti presidente del corso.
«Se c’è un modo per rendere provinciale questa facoltà è tagliare questo corso di laurea», dice senza mezzi termini Luigi Mazza, rappresentante degli studenti della Facoltà, che da giorni sta sensibilizzando gli studenti. «Abbiamo raccolto quasi tremila firme e abbiamo ottenuto la solidarietà di molti altri studenti dalle università in tutta Italia», dice Piera Antonia Valenti, «abbiamo anche chiesto un incontro con il preside della Facoltà, Rino Caputo, ma non ci vuole ricevere. Il danno maggiore non lo subiscono solo gli iscritti al corso, ma anche chi si è trasferito qui a Roma per potersi iscrivere».
Dal banchetto, dove distribuiscono volantini e tutto il materiale informativo a chiunque passi, una ragazza si avvicina: «Mi sono trasferita qui proprio per seguire il corso magistrale», dice Sabrina. «Quest’anno ho la laurea triennale e poi volevo iscriversi al corso. Se lo chiudono, dovrò andar via oppure fare una specialistica e far pagare i soldi del Master ai miei genitori». I ragazzi hanno aperto un blog su internet e stanno organizzando un sit-in permanente davanti la segreteria e distribuzione di volantini davanti alla Presidenza per informare sulla vicenda. «Se ci togliete il nostro corso, ci dovete restituire le nostre tasse», recita uno striscione alle loro spalle.
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