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L'Italia è il Paese della raccomandazione?

  1. #1
    Matricola FdT Faith_No_More
    Uomo 31 anni
    Iscrizione: 11/4/2017
    Messaggi: 16
    Piaciuto: 4 volte

    Predefinito L'Italia è il Paese della raccomandazione?

    Questo post darà fastidio a qualcuno, vi prego di non flamarmi, sto esprimendo la mia opinione senza insultare nessuno.

    Ricordo, quando ero alla medie, se ti presentavano una ragazza era molto più facile poterla conoscerla e uscirci assieme. Era sempre possibile andarla a conoscere "con le proprie forze", ma era molto più difficile e dovevi essere un "figo" che si differenziava dalla massa. Dovevi avere una fama particolare, tale per cui le ragazze parlavano di te nei corridoi di scuola, sennò non eri nessuno.



    Questo era il metodo di riferimento se volevi conoscere nuove ragazze, fartele presentare da qualcuno che magari avesse più esperienza di te.
    Il vantaggio competitivo si raggiungeva quindi tramite l'estensione della propria rete di relazioni, più conoscevi persone e te le facevi "amiche" più avevi possibilità di conoscere nuove ragazze.

    Per quanto concerne il lavoro, non mi sembrano tanto differenti le cose, cioè se il titolare di una piccola media imprese decide di assumere del personale, credo che come prima cosa cercarà nella sua rete di relazioni sociali, poi in quella dei dipendenti. Quindi, a mio parere, il migliore metodo per cercare lavoro è essere segnalati da qualcuno che lavora nell'azienda per cui ci si candida.
    Da questo, si potrebbe intuire che il passaparola è il metodo di riferimento per la ricerca di lavoro in Italia.
    I metodi che prevedono l'intermediazione, tra domanda e offerta, da parte di un certo attore sono fallimentari

  2. #2
    Moderatrice Holly
    Donna 35 anni
    Iscrizione: 1/4/2006
    Messaggi: 35,150
    Piaciuto: 10123 volte

    Predefinito

    Quando dico di aver semplicemente "mandato il curriculum" non mi crede nessuno. Eppure è andata proprio così...
    Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

  3. #3
    Overdose da FdT Dade
    Uomo 35 anni da Torino
    Iscrizione: 21/11/2010
    Messaggi: 9,895
    Piaciuto: 4039 volte

    Predefinito

    Il mio lavoro l'ho trovato così...

    -agenzia interinale: "buonasera la contatto dalla Umana di Milano, stiamo svolgendo una selezione come programmatore dot.Net presso un importante cliente ecc...
    -io: la fermo subito, ho seguito solo un corso di programmazzione la sua offerta non è in lina con il mio profilo. Non le faccio perdere tempo".

    Dopo 5 minuti

    -agenzia interinale: "Siamo di nuovo Umana, abbiamo un'altra selezione aperta che sembrerebbe perfetta per lei. Le andrebbe di fare un colloquio domani mattina direttamente dal cliente?"

  4. #4
    Malato dell'ultima parola Hulk
    Uomo 42 anni
    Iscrizione: 20/4/2014
    Messaggi: 5,146
    Piaciuto: 1351 volte

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    io faccio l'opposto

    non voglio avere ne amici, ne amici di amici dentro la mia officina, al limite qualche volta visto che faccio fatica a trovare, chiedo ai miei dipendenti se vogliono portare un loro amico.

  5. #5
    Overdose da FdT Fiona
    Donna 36 anni
    Iscrizione: 12/1/2011
    Messaggi: 8,589
    Piaciuto: 2979 volte

    Predefinito

    L'Italia è il Paese della raccomandazione, lo scrivo senza neanche leggere il tuo post (causa tempo, perdonami, non sto snobbando). A me è successo di sfruttare una conoscenza per entrare in un call center, e ti assicuro che anche per fare la cameriera è la stessa cosa, purtroppo. E' ridicolo ed è uno degli aspetti che mi fanno venire il voltastomaco di questo paese. Per l'ultimo mio lavoro ho solamente inviato il CV e mi sono ritrovata a farlo nel momento giusto alla persona giusta, puro caso. Per dove lavoro adesso mia sorella mi ha detto che se voleva alzava il telefono e metteva una buona parola, ma ho detto di no, e mi hanno presa lo stesso. Ci sono eccezioni, ma sono poche.

    Se la vogliamo puntare sull'etica, lavorare dove so che mi hanno assunta perché conosco il titolare tramite famiglia, mi farebbe sentire una stupida, mi vergognerei, avrei voglia di dimostrare che so lo stesso. Ma ammetto che bisogna fare di necessità virtù e se fossi col culo per terra e avessi un estremo e immediato bisogno di soldi, ricorrerei a questo.
    A Dade piace questo intervento

  6. #6
    Pesciolino nell'acquario. Half shadow
    Uomo 35 anni
    Iscrizione: 20/7/2008
    Messaggi: 11,214
    Piaciuto: 833 volte

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    Effettivamente è davvero deprimente.

    Sono dell'idea però che forse se mi fossi abbassato al compromesso di farmi raccomandare almeno una volta fin dall'inizio mi sarebbe servito a fare esperienza nel settore desiderato quanto bastava per non dover più ricorrere a simili mezzucci.

    Ma non mi piaceva l'idea, la verità è che sono un pirla, se ti trovi in un contesto dove per vivere sei costretto a far parte di una catena malata devi farlo, o altrimenti devi emigrare altrove dove condividono i tuoi valori e la tua etica.

    L'Italia ha anche altri difetti, oltre ad un'etica piuttosto scarsa gli individui sono facilmente influenzabili, in negativo...

  7. #7
    British ninja Layne S.
    Donna 34 anni
    Iscrizione: 6/9/2010
    Messaggi: 1,722
    Piaciuto: 1518 volte

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    E' vero che in Italia siamo abbastanza soggetti a questo genere di nepotismo, ma è pur vero che le "raccomandazioni" di sorta esistono ovunque. Non a caso, (anche) all'estero viene giudicata molto positivamente la capacità di creare relazioni con le persone dell'ambito di lavoro nel quale si vuole entrare, cosiddetto networking.

    So che possono sembrare due cose diverse, ma in realtà non è affatto raro che il concetto di networking e "raccomandazione" si fondano: diciamo la verità, se conosci qualcuno all'interno di un dato settore/azienda, di fatto ti ritrovi con una rete di relazioni sociali già preconfezionata per te. Se vieni dall'esterno devi partire da 0 a costruirtela, quindi la disparità c'è comunque.

    Ovviamente non è giusto, ma al contempo non so come si possa evitare o limitare la cosa. Naturalmente questo non significa che sia impossibile trovare un lavoro se si è un outsider, ma almeno bisognerebbe cercare di non dimenticarsi che le disparità di questo tipo esistono - mi riferisco in particolare a tutti i benpensanti che pensano che trovare lavoro sia una questione di 5 minuti e chi non lo fa è semplicemente pigro, quando magari loro lavorano solo perché il loro paparino era compagno di banco del tizio delle risorse umane alle medie.

  8. #8
    Pesciolino nell'acquario. Half shadow
    Uomo 35 anni
    Iscrizione: 20/7/2008
    Messaggi: 11,214
    Piaciuto: 833 volte

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    Quote Originariamente inviata da Layne S. Visualizza il messaggio
    mi riferisco in particolare a tutti i benpensanti che pensano che trovare lavoro sia una questione di 5 minuti e chi non lo fa è semplicemente pigro, quando magari loro lavorano solo perché il loro paparino era compagno di banco del tizio delle risorse umane alle medie.
    O magari meglio ancora, lavorano proprio nella ditta del paparino. E si permettono anche di giudicare. Mi ci sono trovato ed in quel caso io allora gli ho rinfacciato di lavorare per i padri, altrimenti ce li volevo proprio vedere a trovare lavoro con un diploma di un indirizzo meno influente del mio e con un voto più basso. Se lavori per tuo padre abbi per lo meno la decenza di stare zitto invece di fare la morale agli altri. Si sono giustificati dicendo di darsi da fare tutto il giorno seppur assunti dal papino, cosa vuol dire... Tutti si devono dare da fare sul lavoro, che discorsi... Ho lavorato in fabbrica per la stagione quest'anno, se non mi fossi dato da fare mi avrebbero licenziato ben presto... Eppure mi sono permesso anche il lusso di sentirmi male 2 giorni e di chiedere un giorno di permesso per portare un parente disabile ad una visita, essendo stato il contratto ogni volta settimanale se non avessi lavorato bene col cavolo che me l'avrebbero rinnovato ogni volta.

    Anche se il datore di lavoro quando è finita mi ha detto "Pensare che avevamo scommesso che non saresti durato più di 2 giorni." Sarà anche l'apparenza che discrimina, chissà.
    Ultima modifica di Half shadow; 27/4/2017 alle 13:02

  9. #9
    Malato dell'ultima parola Hulk
    Uomo 42 anni
    Iscrizione: 20/4/2014
    Messaggi: 5,146
    Piaciuto: 1351 volte

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    beh io sono il capo dell'azienda che era di mio padre.. e quindi?
    non posso permettermi di dire che c'è gente che cazzeggia a casa e lavoro non lo cerca?

    o che c'è gente che anche se lo cerca non lo trova (o lo perde) perchè non sufficientemente idoneo?

    credo che ogni caso vada valutato a sè.. anche perchè ci sono figli di papà che magari si prendono un giorno libero a settimana per andare a cazzeggiare in giro.. altri che invece lavorano pure un giorno in più dei dipendenti.

  10. #10
    Pesciolino nell'acquario. Half shadow
    Uomo 35 anni
    Iscrizione: 20/7/2008
    Messaggi: 11,214
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    Quote Originariamente inviata da Hulk Visualizza il messaggio
    beh io sono il capo dell'azienda che era di mio padre.. e quindi?
    non posso permettermi di dire che c'è gente che cazzeggia a casa e lavoro non lo cerca?

    o che c'è gente che anche se lo cerca non lo trova [...] perchè non sufficientemente idoneo?
    Scusa tanto ma no, tu sarai anche un gran lavoratore e non mi permetto di dubitarne... Ma se non avessi lavorato per tuo padre chi ti garantisce che saresti stato ritenuto idoneo da un qualsiavoglia datore di lavoro?

    Se sei al sicuro sotto l'ala protettrice di tuo padre non puoi permetterti di giudicare fancazzista uno che il lavoro lo cerca ma non lo trova o uno che si è rassegnato ed ha smesso di spendere soldi di carburante a vuoto ed in questa situazione c'è una buona percentuale di quel 40% di giovani disoccupati. Sono tutti inidonei? Io ne dubito.

    Ed in ogni caso ti vorrei far presente che la costituzione dichiara che qualunque cittadino ha diritto di lavorare, il problema è che anche se sei un buono a nulla non ti danno nemmeno da pulire i cessi, ma questo è contrario ai valori su cui si fonda la nazione.

    Esistono i curriculum... Se uno ci scrive il nome dell'azienda e dichiara di averci lavorato 1 anno ed indica pure il numero di telefono chiamali e chiedigli se lavorava bene. Non giudicarlo solo in base all'impressione che ti fa durante il colloquio. Gli insicuri devono essere emarginati? Non è giusto. Eppure in base a questo spesso e volentieri vengono dichiarati inidonei, io sono timido ed insicuro, è giusto definirmi un fancazzista perché non mi fanno lavorare? È uno dei motivi per cui voglio andare all'estero, almeno penserebbero che la mia insicurezza derivi dalle difficoltà nell'esprimermi in una lingua che non conosco alla perfezione perché non madrelingua.

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