Holly il discorso è sempre lo stesso: se vuoi intraprendere una professione non puoi pretendere di essere già pronto solo perché hai un 110&lode in saccoccia. Ti formi sul campo e la struttura che ti "sfrutta" allo stesso tempo di forma. E' chiaro che non piace a nessuno lavorare gratis e chiedere soldi ai genitori, devi vederla nell'ottica di un investimento e se hai la possibilità non c'è di che vergognarsi. Si diventa indipendenti poco per volta, tra lavoretti part-time e stage retribuiti (sì, oramai per legge gli stage di orientamento/inserimento al lavoro - non i formativi con l'università - devono prevedere un rimborso spese minimo). Non è un percorso che ovviamente possono permettersi tutti, ma chi può farlo secondo me deve andare fino in fondo e provarci.
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Ok, ma mentre lavori part-time continui a cercare qualcosa per formarti sul campo? Perché conosco moltissime persone che (chi per orgoglio e chi perché effettivamente non può) di fronte alla scelta di uno stage rimborsato ed un lavoro hanno preferito il secondo. E quindi ci sarà un motivo se un avvocato e un commercialista diventano tali? (a titolo esemplificativo),