Si tratta dei poeti elegiaci nella letteratura latina. es. Properzio. E per lui il completo abbandono all'amore della donna (Cinzia) è fonte di infelicità,incompletezza,insoddisfazione. Nonostante ciò l'amore per lei è cosi pieno che continua "a starle dietro". E cm lui c'è Tibullo.
Per quanto riguarda la storia,è proprio l'insoddisfazione dei bassi-ceti,soprattutto,a far scaturire le prime rivoluzioni (che già iniziano nel '31) sul modello di quella francese. Il motivo del loro malcontento è l'abbandono da parte di chi è al potere,le loro richieste sono svalutate e per nulla prese in considerazione.Non arrivo al malcontento da un amore non ricambiato.Semplicemente il senso d'insoddisfazione è comune sia alla nascita della poesia elegiaca latina,ricordiamo anche la fine del potere culturale di Mecenate (è una sorta di perdita del punto di riferimento per gli stessi autori,che infatti iniziano a produrre una poesia + disinibita),sia alla nascita dei tumulti. Per quanto riguarda il discorso dell'abbandono in generale,per quanti significati possa avere,io ne analizzo quello "drammatico". E,come esperienza personale,riesco a gestire abbastanza bene l'argomento.
Non credo che i collegamenti siano confusionari,trovano una base comune nella conseguenza psicologica che deriva dal senso d'abbandono. (Fatta eccezione x i collegamenti di fisica,matematica,che sono collegamenti logici dell'argomento di scienze della terra)...
Sì, ma se mentre mi parli di Properzio, ti metti a parlare del '48, io che ti ascolto non riesco a starti dietro e vedo solo un volo pindarico non indifferente.
Non è una questione personale, non è quello che conta. Devi anche trovare una certa unità. Properzio c'entra ben poco coi moti risorgimentali. Devi trovare una linea che ti riconduca a queste due cose, se no fai un volo pindarico.
Le conseguenze psicologiche non le puoi collegare solo tramite parole-chiave, come "insoddisfazione", ma il collegamento va fatto in modo più profondo.
E il filo conduttore sono le materie, non le varie parole chiave...
Anche perché tu non stai ricollegando i moti risorgimentali all'abbandono, ma all'insoddisfazione (e sul fatto che il collegamento sia pertinente, ho dei seri dubbi, visto che è un'insoddisfazione indotta da un'atmosfera generale dell'epoca, e non si tratta di sentimenti più profondi).
Devi collegare per materia, altrimenti metti troppa carne sul fuoco.
Io, ad esempio, mentre leggevo i collegamenti continuavo a chiedermi il perché di quel volo pindarico...
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
Le materie devono essere collegate da qualcosa. Non collegare qualcosa. Alla fine,ripeto,il sentimento che muove determinate scelte è lo stesso,per quanto i due argomenti non si appartengono affatto. Credo sia questo il senso del percorso,o,cmq,il senso di una qualunque discussione: trovare un tema di base e allargarlo a diversi ambiti,contestualizzarlo. Il senso di insoddisfazione si manifesta in diversi modi,ma appartiene sempre allo stesso "ambito".
Va be', è ovvio, ma i collegamenti devono anche essere pertinenti fra loro...
Non ti arrabbiare, io lo dico per te xD
L'idea secondo me è molto carina, ma devi renderla più unitaria. Hai solo dieci minuti, e se devi fare dei collegamenti non direttissimi rischi che qualche membro stronzo della commissione non te la faccia passare liscia...
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
Non mi sto arrabbiando. Forse non ci stiamo capendo. Il tema da trattare è proprio il "senso dell'abbandono". Che si manifesta in diverse forme. Una delle quali l' "insoddisfazione". C'è chi la esprime scrivedo, chi la combatte per il raggiungimento dei propri ideali. Ma il punto di partenza è lo stesso,ed entrambe le manifestazioni sono coerenti al sentimento da cui partono.
In altre parole Giulia e Alessia sono due ragazze che si sento incomplete. Giulia si piange addosso e suona il pianoforte per distrarsi, Alessia va alla ricerca della sua completezza. Combatte per sè stessa.
Chi se ne frega se vivono una ad oriente,l'altra ad occidente. Loro sono inizialmente,entrambe,insoddisfatte. Anche se una non c'entra niente con l'altra,hanno una base comune..
Nel senso che purtroppo non basta la bella idea.
Devi fare la tesina per dimostrare che non solo hai una bella idea, ma sei in grado di svilupparla in maniera logica e oggettiva... ("scientifica" insomma xD)
Se tu passi da Properzio ai moti risorgimentali, corri il rischio di disorientare chi ti ascolta...
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
Mi sembra di parlare ostrogoto. C'è un "filo rosso" che collega le due cose. Perchè dovrebbero disorientarsi? Il collegamento ha una sua logica,non è qualcosa di preso e buttato a caso.. Poi boh,ero convinta fosse la soluzione migliore per unire materie che fra loro nn c'entrano niente.