ho detto la mia, non voglio di certo farti cambiare idea e soprattutto non credo che la scienza possa spiegare tutto.
LE parole di una collega:
"neanch'io sono un'esperta in materia, però ho seguito un fantastico corso di paleopatologia lo scorso semestre, con tanto di seminari su celebri casi di conservazione "miracolosa" dei corpi, e da quel che so c'è ben poco di miracoloso dietro a queste storie..in linea di massima: ci sono varie fattori che incidono sull'arresto del processo di decomposizione (temperatura, umidità, pH del terreno se il corpo è inumato..) e varie modalità con le quali un corpo può conservarsi (mummificazione, corificazione, adipocere..ecc) che dipendono chiaramente dalle condizioni ambientali in cui viene a trovarsi il cadavere (sono documentati un casi in cui la presenza di un particolare fungo-se non erro l'ifa bombicina-in ambienti ipogei ha determinato la conservazione, piuttosto particolare, dei corpi che venivano deposti in tali ambienti)e dai trattamenti ai quali viene eventualmente sottoposto (che se non arrestano il processo di decomposizione quantomeno lo rallentano)
Nel caso specifico dei santi, mi pare che uno dei "requisiti" per essere santificati (o forse solo beatificati, credo ci sia una distinzione...forse) sia l'incorruttibilità del corpo dopo la morte.
I miei professori hanno presentato il caso di una beata seicentesca piemontese, sottoposta a ricognizione canonica dalla loro equipe, la cui conservazione "miracolosa" è stata scientificamente dimostrata.
Nei giorni immediatamente successivi alla morte la beata in questione era stata deposta in una cripta ed esposta alla venerazione dei fedeli (questo è documentato dalle cronache dell'epoca) ma, sorpresa!, dopo più giorni il corpo non aveva ancora mostrato segni di decomposizione. Un fenomeno che spiega questa situazione è la saponificazione (o adipocere) che comporta l'idrolizzazione dei grassi corporei e la conseguente inibizione dell'azione batterica; è una condizione che si verifica in ambienti molto umidi o subacquei su corpi sufficientemente forniti di grassi corporei (grassi, insomma), e la beata in questione era quantomeno sovrappeso (ce lo dicono le raffigurazioni dell'epoca e gli stessi resti) ed era rimasta sufficientemente a lungo nella cripta..
Questo è solo un caso, però penso che in generale i trattamenti post-mortem e un po'di accortezza a controllare l'ambiente in cui viene deposto/esposto il corpo del santo, bastino a spiegare i vari casi di conservazione miracolosa!"