Un derivato della cocaina non si usa come anestetico locale?
Uno degli effetti collaterali della morfina, forse il piu' importante, e' che deprime i centri della respirazione...quindi io non la userei in caso di edema polmonare acuto, a patto di non volere molto male all'ipotetico sogetto
VII. TRATTAMENTO DELL' EDEMA POLMONARE ACUTO CARDIOGENO
Si tratta di un' emergenza medica ! Il trattamento non deve essere ritardato ma immediato, iniziato anche a casa del paziente e continuato durante il suo trasporto in ospedale.
Se PAS > 100 mmHg con PAD normale o PAD> 11O mmHg
Obiettivi della terapia: aumentare l' ossigenazione tessutale, ridurre la congestione polmonare ed eventualmente aumentare la contrattilità miocardica.
I Livello
Far sedere il paziente per diminuire il ritorno venoso al cuore destro ed aumentare la capacità polmonare totale, la capacità vitale e diminuire il lavoro respiratorio.
Nitroglicerina 0.4 mg s.l. ripetibile se necessario ogni 5 minuti per quattro volte se la PAS > 100 mmHg in attesa di allestire una linea di accesso venoso.
Posizionare una maschera facciale con sistema Venturi per erogare alte frazioni inspiratorie di ossigeno e conseguire come minimo una PaO2 > 60 mmHg, asportare protesi dentarie mobili, monitorizzare l' ECG, allestire una linea di accesso venoso, ottenere prelievi ematici per diagnosticare cause e fattori scatenanti (emocromo, creatininemia, elettroliti sierici, enzimi di dispersione miocardica), puntura arteriosa per emogasanalisi, foley vescicale.
Furosemide 20 mg e.v. in bolo; nel paziente già in trattatamento va somministrata una dose doppia della dose giornaliera in 1-2 minuti. Se entro 20 minuti non si ha risposta si raddoppia la dose iniziale. Nel paziente con insufficienza renale possono essere necessari dosaggi ancora più elevati (125-250 mg) in assenza di risposta diuretica entro 30 minuti dalla seconda somministrazione.
Morfina, per dominare in qualche minuto l' intensa dispnea e l'angosciosa sensazione di soffocamento del paziente, 1-2 mg e.v. (1 mg/min) ripetibili ogni 5 minuti fino ad ottenere l' effetto desiderato (dosaggio massimo totale 10 mg) o 5 mg nel deltoide se il reperimento dell' accesso venoso sia difficoltoso. Controindicata nell' asma bronchiale, nei disturbi di coscienza anche di natura metabolica o se la PAS < 100 mm Hg. La comparsa di grave depressione respiratoria si neutralizza con l'antagonista specifico: naloxone 0,4 mg endovena, intramuscolo o per via sottocutanea ripetibili dopo 2-3 minuti fino a tre somministrazioni.
Il salasso è un metodo rapido per ridurre la congestione polmonare e può rappresentare un utile trattamento nei pazienti con alto ematocrito che non rispondano al trattamento diuretico ed eventualmente negli oligo-anurici affetti da insufficienza renale. In 5 minuti si estraggono 300 ml di sangue venoso. E' controindicato nell' ipotensione arteriosa, nell' anemia, nell' IMA.
Applicazione di lacci emostatici alla radice di tre arti per ostacolare il deflusso venoso e ridurre la congestione polmonare in assenza di altre opzioni terapeutiche. Ogni 15-20 minuti si sposta un laccio sull' arto libero.
Emodialisi d' urgenza se la diuresi è insufficiente, se il quadro clinico non migliora e si associa un' elevata creatininemia, un' iperkaliemia o una grave acidosi metabolica o l' aggravarsi dei segni di uremia: sopore, convulsioni, vomito, scosse muscolari.
Il trattamento di I livello può risolvere l' edema polmonare acuto ma in assenza di risposta è necessario passare al livello successivo.
-.-"
Stai scherzando con il fuoco...
Molto,molto bello il copia incolla, peccato che ti sei dimenticato di citare la fonte.
Comunque,
secondo alcuni (la SOCIETA' ITALIANA DI MEDICINA D'URGENZA,per dire...), sulla base di un lavoro SCIENTIFICO risalente al 2008:
La morfina è stata considerata storicamente un farmaco utile nel trattamento dell’edema polmonare,
ed è ancora accettata per i pazienti con scompenso cardiaco acuto, anche se tuttavia sono poche le
evidenze che ne supportano l’uso.
Morphine and outcomes in acute decompensated heart failure: an ADHERE
analysis. Peacock WF, Hollander JE, Diercks DB, Lopatin M, Fonarow G, Emerman
CL. Emerg Med J 2008;25: 205-209.
Se capisci l'inglese ti posso postare il link dell'articolo
Regards Vincenzo.
non capisco su cosa vi state scornando.. è risaputo che nella terapia del dolore si mette un paziente sotto morfina