Allora sono salva
Allora sono salva
fosse così facile...ci credo poco a ste statistiche
Meno male che non ho l'utero.
Odio il caffè.
I radicali liberi sono frammenti di molecole molto instabili che si formano nell’organismo sia per normali processi fisiologici, nei quali sono spesso utili, sia a causa di fattori esterni chimici o fisici (batteri e virus, alimenti, radiazioni, raggi ultravioletti, inquinamento, fumo di sigaretta, gravidanza, malattie, farmaci, contraccettivi, alcol, obesità, stress, fatica, sport eccessivo ecc. Basti pensare che nel fumo di una sola sigaretta si trovano centinaia di milioni di radicali liberi.
I radicali più pericolosi sono quelli con ossigeno: l’anione superossido, il più frequente, determinante nel promuovere la formazione di altri radicali; l’ossigeno singoletto specializzato nell’ossidazione di acidi grassi polinsaturi e del colesterolo-LDL; il radicale perossidico che è coinvolto nel propagare le reazioni di ossidazione dei lipidi; il radicale idrossilico che è uno dei più instabili e reattivi; il perossinitrito che provoca diretta ossidazione di proteine e DNA; l’acqua ossigenata - che come l’ossigeno e l’ozono non è un radicale ma una molecola intera - è analoga ai radicali più potenti per reattività e capacità di danneggiamento.
I radicali e gli ossidanti sono molto instabili, e cercando stabilità si combinano rapidamente creando a loro volta nuovi radicali liberi con reazioni a catena che finiscono per danneggiare in modo irreparabile le cellule. Sono colpiti prima i grassi della membrana cellulare, poi gli aminoacidi e lo stesso DNA. Perciò si ritiene che siano coinvolti nell’invecchiamento precoce, nella progressiva degenerazione del corpo e in molte malattie: cardiovascolari, infiammazioni, demenza, Parkinson, tumori ecc. Quando, però, sono in eccesso e non sono tenuti sotto controllo.
Infatti, i radicali e il processo di ossidazione sono previsti dall’organismo per un ruolo utile, di difesa, per esempio come arma del sistema immunitario contro i germi invasori.
Ma se non siamo tutti morti o deformi o malati fin dalla più tenera età, è perché esistono nell’organismo potenti difese fisiologiche contro il danno ossidativo. L’azione ossidante dei radicali in eccesso è neutralizzata da potenti enzimi scavenger ("spazzini"): superossido-dismutasi, catalasi e glutatione-perossidasi. Anche i carotenoidi e le vitamine A, C ed E presenti negli alimenti tengono a bada radicali e ossidanti. La prima difesa della cellula è affidata ad acidi grassi polinsaturi, ubiquinone e selenio. Non efficaci, invece, e spesso pericolosi, sono i medesimi antiossidanti assunti fuori dagli alimenti, come "integratori".
Da quanto detto, visto che già nel cibo, per mancanza di antiossidanti e-o prevalenza di ossidanti (sostanze tossiche naturali e artificiali, cottura, cattiva conservazione) si nascondono insidie gravi, tanto più che gli integratori non funzionano, emerge l’importanza di un regime alimentare totalmente riorganizzato in modo da risultare antiossidante nel suo complesso.
Chi segue l’alimentazione naturale ha poco da cambiare. Sono fortunati anche i vegetariani, se si preoccupano non solo della carne, ma anche della sanità della dieta. Basti pensare al ruolo protettivo dei cereali integrali e dei legumi, alla scarsità dei dannosi acidi grassi saturi dovuta alla prevalenza degli oli vegetali antiossidanti sui grassi animali, all’abbondanza di cibo crudo, semicrudo o comunque non cotto nei grassi, e perciò alla quasi assenza di fritture e stracotture, e infine alle 6 porzioni al giorno tra verdure e frutta prescritte dai Consensus internazionali.
Tutte misure che, però, pochi mettono in pratica. Perfino negli Stati Uniti, che hanno rilanciato e diffuso il salutismo come moda e nuovo dovere sociale "politicamente corretto", i cereali integrali, i legumi da mangiare spesso, e le 6 porzioni tra verdura e frutta, non hanno attecchito. Figuriamoci in Italia, dove la Piramide alimentare ufficiale incredibilmente punisce i legumi e censura i cereali integrali, mentre il messaggio che appare è "continuate a consumare pane e pasta", come sempre, cioè raffinati, privi di sostanze antiossidanti. La conservatrice industria italiana, che non ama le riconversioni, ringrazia.
Ecco, basterebbero le quattro misure sopra dette a modificare in profondità il nostro regime alimentare, e a creare una dieta naturale di lungo periodo efficace contro l’eccesso di radicali liberi. Sono infatti efficaci antiossidanti: flavonoidi (antociani, antoxantine), isoflavoni, catechine e polifenoli vari, carotenoidi (licopene, beta-carotene, xantofille), saponine, fitati, sitosteroli, ascorbati, tocoferoli, resveratrolo, acidi grassi essenziali (linolenico, omega 3) ecc.
Ogni antiossidante ha il potere di neutralizzare una classe di radicali liberi (es: il pomodoro contro l'ossigeno singoletto O2), però tutti insieme agiscono in modo sinergico. Ecco perché l’alimentazione naturale nel suo complesso è più efficace d'un singolo alimento antiossidante . Un’alimentazione ricca, p.es., di cereali integrali, legumi, pomodori, aglio, cipolla, peperoni, carote, vegetali con foglie verde scuro, cavoli, broccoli, ortaggi di color rosso, frutta colorata e acidula, semi oleosi e oli spremuti a freddo, pochissima carne ben sgrassata (meglio niente), pesce più abbondante, sono la miglior protezione contro i radicali.
Le verdure più antiossidanti sono le più verdi, colorate o piccanti. Alto potere anti-radicali ha la verdura di colore verde scuro (crescione, rughetta, spinaci, broccoli, foglie di rapa, foglie di ravanello, cavolo verza, cavolo nero, agretti, bieta ecc). Tenendo conto che quella piccante e solforata è la più efficace (anche se bianca, come aglio e cipolla). Ottimi anche gli ortaggi diversamente colorati: peperoni rossi e gialli, cavolo rosso, carote arancione scuro, zucca gialla carica, pomodoro rosso fuoco (anche all’interno), barbabietola rossa. Vanno benissimo anche la salsa di pomodoro cruda in bottiglie al naturale (supermercato) e ancor più i tubetti di doppio concentrato di pomodoro, straricco di licopene (da spalmare su tartine integrali e aromatizzare con prezzemolo e timo).
Le verdure sono più antiossidanti dei frutti. L’Oxy-Absorbent Test mostra che il cavolo verza verde di Milano è più di 3 volte antiossidante dell’uva. Tra gli alimenti testati, cavolo verza, porro, pomodoro, peperone e sedano, erano più antiossidanti di uva, limone, pera e ananas. Il test Orac, invece, ha privilegiato spinaci, frutta scura e di bosco, barbabietole rosse.
vale anche se il caffé è corretto grappa? se bevo caffé Borghetti?
Infatti, cn tutto il caffè che bevo, ho scongiurato il rischio di cancro all'utero...
Ma... Un momento! io non ho l' utero!!!
che figata!!! io vado avanti a caffè! l'utero è salvo... ma in compenso ho la gastrite!!!