beh... quei sintomi riportano sicuramente ad un ictus, una trobosi o un'ischemia... assolutamente NON ad un infarto!
(mi rifaccio a fonti provenienti dal mio corso di studi in medicina e all'esperienza dei medici che ho in famiglia)
allora: Per infarto al cuore s'intende la morte, per mancanza di ossigeno, del miocardio (il tessuto muscolare che costituisce la maggior parte del cuore stesso). Durante un infarto, al miocardio viene, in pratica, a mancare l'aria che normalmente gli viene portata dal sangue attraverso le arterie chiamate coronarie (si chiamano coronarie perché circondano appunto il cuore come una corona prima di distribuirsi a tutto il muscolo cardiaco).
Quando una o più di queste arterie si chiude, non arriva più sangue e quindi viene a mancare l'ossigeno. Se questa mancanza d'ossigeno è prolungata (a livello sperimentale si parla all'incirca di 40 minuti), si ha l'infarto.
La zona danneggiata è sostituita da una cicatrice e non è più in grado di contrarsi.
potrei continuare per ore...
tuttavia, in poche parolacce... un attacco cardiaco non è poi così difficile da riconoscere:
- difficoltà in fase respiratoria
- senso di dolore all'intestino
- improvviso bisogno di urinare (spesso infatti gli infartuati urinano inconsapevolmente)
- labirintite
- DOLORE AL PETTO (a seconda della parte del cardios interessata) che si può irradiare alla mandibola, alle spalle, al collo, alle braccia oppure a un braccio, specie il sinistro.
- senso di peso a livello toracico
- oppressione e bruciore al petto
- nausea e vomito (talvolta)
-pupille dilatate
- tremito musolare
....e ovviamente, in caso di grave attacco cardiaco....
- perdita di conoscenza.
°°Nei casi in cui vi sia assenza di dolore è comunque opportuno valorizzare altri segni quali, per esempio, un senso eccessivo e non usuale di stanchezza, sudorazione elevata e fredda.°°
"in supremae dignitatis"... grzie dell'attenzione!