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Troppo latte fa male?

  1. #1
    Matricola FdT
    Donna 39 anni da Bergamo
    Iscrizione: 6/10/2010
    Messaggi: 20
    Piaciuto: 0 volte

    Predefinito Troppo latte fa male?

    ci sono dei giorni in cui mia sorella beve anche 1,5 litri di latte. Le è sempre piaciuto molto, ma secondo me forse esagera un po'. Può far male? Lei dice che comunque non avverte nessun fastidio… mangia anche molta frutta, e va in palesta quasi tutti i giorni..


  2. #2
    Thalion
    Uomo 28 anni da Frosinone
    Iscrizione: 2/3/2009
    Messaggi: 1,943
    Piaciuto: 21 volte

    Predefinito

    Potrebbe diventare intollerante al lattosio, e in quel caso sono cavoli amari perchè non puoi più berlo e devi cercare di eliminarlo in tutto. E in cosa non c'è latte? Quasi ovunque c'è latte!

  3. #3
    Sempre più FdT Amy_love
    Donna 36 anni
    Iscrizione: 4/11/2010
    Messaggi: 2,589
    Piaciuto: 5 volte

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    io ne bevo circa mezzo litro al giorno e per un periodo pensavo di avere problemi, quindi il dottore mi ha detto di evitarlo per un pò e poi assumerlo poco alla volta di nuovo

  4. #4
    Zeitgeist
    Utente cancellato

    Predefinito

    Vomiterei. Sono diventato allergico al latte.

  5. #5
    Monkey slut! RedBullGaveMeWings
    Uomo 32 anni da Salerno
    Iscrizione: 21/8/2008
    Messaggi: 2,015
    Piaciuto: 138 volte

    Predefinito

    Io bevo in media 1 litro al giorno, quindi spero di no...
    Ci sono cresciuto...

  6. #6
    Eurasia
    Ospite

    Predefinito

    Forse può essere un problema, quindi il medico ha fatto bene a consigliare a tua sorella di ridurre le dosi. A me non è mai piaciuto molto e infatti quando sono stata costretta a mettere da parte i latticini non mi è dispiaciuto più di tanto. Non è lo stesso per gelati, panna, besciamella e altre cose che mi piacevano molto...ma pazienza.

  7. #7
    MalaMente Tallulah
    Donna 34 anni
    Iscrizione: 27/12/2009
    Messaggi: 1,365
    Piaciuto: 590 volte

    Predefinito

    Anche io bevo molto latte ma un litro e mezzo al giorno, non se possa fare poi così bene. A me non ha mai provocato problemi o intolleranze, anche se non ne ho mai bevuto così tanto come tua sorella.
    Diciamo che l'eccesso non fa mai bene. Mettila così.

  8. #8
    Nemico delle bufale OrsettoGommoso2
    Uomo 34 anni
    Iscrizione: 19/3/2009
    Messaggi: 3,520
    Piaciuto: 50 volte

    Predefinito

    se è troppo x definizione fa male ma bisogna vedere quale quantità diventa troppo
    la tolleranza al lattosio varia da etnia a etnia e anke da individuo a individuo
    quindi quel ke è "troppo" x me può essere diverso da quel ke è "troppo" x 1 altro (e nn parlo solo dei casi evidenti di intolleranza ma tipo: A si beve 1 litro di latte al giorno senza conseguenze, B anke se ne beve la metà deve correre in bagno ogni 10 minuti e ammorba l'aria cn 1 serie di puzzette tipo petardi a capodanno)

    quindi la cosa migliore è kiedere a 1 medico ke farà 1 valutazione sul caso concreto e se proprio nn si ottengono risultati o si hanno dubbi al limite kiedere a 1 altro medico, magari specializzato in dietologia, e confrontare la risp

    scusate il post kmetrico

  9. #9
    Sedobren Gocce
    Ospite

    Predefinito

    estiquatsi 1.5 L di latte?
    forse sono 1po' troppi... capirei acqua minerale o oligominerale...
    il latte è uno dei pochi alimenti completi: contiene 30% carboidrati, 20% proteine, 50% grassi
    i nutrienti presenti nel latte variano molto a seconda della razza dell'animale, del periodo dell'anno, dello stadio di lattazione, dell'alimentazione
    nel latte di mucca l'acqua è mediamente l'87.5%
    il latte di vacca contiene il 3.3% circa di proteine, delle quali:
    l'80% è costituito da caseina, una famiglia di proteine molto particolari; si organizzano in aggregati di grandi dimensioni che inglobano calcio e magnesio;
    il 20% è costituito da proteine del siero, molto più piccole e finemente disperse; hanno un valore biologico (91) molto maggiore rispetto alla caseina, e sono più digeribili;
    la percentuale di lipidi del latte vaccino varia dal 3.5% al 5.5% a seconda delle razze: quelle comunemente allevate per produrre latte contengono il 3.5-4% di lipidi
    il grasso è presente in emulsione (piccole particelle che "navigano" in un liquido) sottoforma di globuli che hanno un peso specifico inferiore all'acqua e che quindi tendono a risalire in superficie come palline di polistirolo in acqua, formando uno strato di crema
    il grasso del latte è il più complesso presente in natura: è composto da centinaia di grassi diversi; gli acidi grassi più rappresentati nel latte di tutti i ruminanti sono l'acido butirrico, capronico, caprilico e caprinico: questi composti volatili conferiscono l'aroma particolare ai formaggi, in seguito ai processi di lipolisi che avvengono durante la maturazione; il grasso del latte è prevalentemente saturo, a causa dei batteri presenti nel rumine che idrogenano i grassi alimentari trasformandoli in grassi saturi
    il lattosio è uno zucchero esclusivo delle ghiandole mammarie: il latte vaccino ne contiene il 4.5% circa; il lattosio contiene galattosio, indispensabile al neonato per costruire le strutture nervose
    il latte contiene quantità significative di vitamina A, B1, B2, B5 e B12, che vengono in parte distrutte nei trattamenti termici che subisce prima di essere commercializzato
    l'elemento più importante del latte è il calcio: il latte e soprattutto i suoi derivati rappresentano una fonte indispensabile per coprire il fabbisogno giornaliero di questo minerale; contiene anche discrete quantità di potassio e fosforo

    ci sono pareri discordi in materia... sicuramente un medico ti saprà dire... anche se tra loro ci sono diverse correnti di pensiero

    Se bevuto in grande quantità, per esempio, il latte potrebbe anticipare la comparsa di gravi malattie come il Parkinson, aumentare l'esordio di alcuni tumori, aggravare l'ulcera e l'osteoporosi invece che attenuarne i sintomi.

    Quanto c'è di vero in queste voci?


    Se dipendesse da Franco Berrino, direttore dell'Unità di epidemiologia dell'Istituto nazionale dei tumori di Milano, del latte potremmo fare tranquillamente a meno. Sostiene che è fondamentale per i neonati fino a 6 mesi, perché trasferisce al piccolo gli anticorpi della madre e diminuisce il rischio di tumore al seno per lei. Ma dopo? «Berne tanto può essere un rischio» dice. «Si tratta di un alimento molto ricco di proteine e grassi che servono alla crescita. Basta pensare che in un anno un bambino aumenta di circa 8 chili, un vitello di 250. Quando assumiamo le proteine del latte, produciamo un fattore di crescita detto IGF e chi lo possiede in dosi elevate ha maggiori probabilità di ammalarsi di cancro alla prostata e all'ovaio». In compenso tante ricerche scientifiche hanno dimostrato che il latte riduce il rischio di cancro all'intestino. «Vero» chiarisce Berrino. «Però dipende solo da una sostanza, il calcio, contenuto in molti altri alimenti, come sesamo, mandorle, cavoli, legumi e pesce. La zuppa di pesce è ricchissima di questo minerale. Ed è un cibo perfetto anche per le donne in menopausa che vogliono prevenire l'osteoporosi, al contrario del latte che, secondo alcune ricerche, avrebbe effetti nulli se non negativi sulla fragilità ossea. In questa fase della vita, meglio assumere calcio da altri cibi, esporsi al sole, fare attività fisica».

    «Potremmo rinunciare al latte già dall'età di tre anni» ironizza Eugenio Del Toma, docente di Scienza dell'alimentazione all'università Campus Biomedico di Roma, uno degli autori del Libro Bianco , pubblicato nel 2006 da Assolatte, l'Associazione italiana lattiero-casearia, per risollevare la reputazione del candido liquido, di formaggi freschi e stagionati. «Quest'alimento, però, è uno dei più completi: contiene proteine, grassi, zuccheri e minerali. Tanto è vero che io lo prescrivo sempre, nella formula scremata, a chi è a dieta stretta, in modo da fornirgli un buon apporto proteico. Con il latte l'umanità è sopravvissuta millenni. Mi fa ridere chi dice che siamo gli unici mammiferi che bevono latte di altre specie anche dopo lo svezzamento. Siamo anche gli unici così intelligenti da costringere bovini e ovini a darci il nutrimento per la nostra prole». Il sospetto più grave sul latte riguarda il Parkinson. Nei grandi consumatori, secondo diverse ricerche, potrebbe provocare l'insorgenza precoce della malattia.

    «Dal 2002 a oggi sono apparsi tre studi internazionali» spiega Gianni Pezzoli, direttore del Centro per il Parkinson degli Istituti clinici di perfezionamento di Milano. «Il primo, pubblicato su Annals of Neurology , la rivista americana più autorevole del settore, sostiene che le persone che consumano latte hanno il 50 per cento di probabilità in più di ammalarsi precocemente di Parkinson. Il motivo, però, non è stato ancora capito. I principali incriminati sono i pesticidi e gli erbicidi contenuti nel fieno mangiato dalle mucche».

    A scalfire la reputazione del latte ci sono persino i calcoli renali: il calcio al suo interno potrebbe essere una causa. «Dipende da quanto se ne beve: un bicchiere al giorno non ha mai fatto male a nessuno» assicura Giovambattista Capasso, docente di Nefrologia alla Seconda università di Napoli. «Certo un abuso, sì. Ma io non consiglio mai di abolire il latte per prevenire la calcolosi, solo di farne un consumo moderato». Di certo il latte non aiuta chi soffre di intestino pigro, malattie intestinali o alterazione della flora batterica.

    «In questi casi, infatti, c'è il rischio che il latte fermenti e gonfi lo stomaco con produzione di gas» spiega Stefano Fagiuoli, direttore dell'Unità di gastroenterologia agli Ospedali riuniti di Bergamo. «Ma è raro che il latte faccia male. Nell'ulcera gastrica e nel reflusso biliare, anzi, ha lo straordinario potere di tamponare l'acidità, per cui un sorso di latte toglie subito il bruciore. È vero, d'altro canto, che il calcio stimola la secrezione di acido cloridrico nello stomaco. Per cui non si possono bere litri di latte, altrimenti si rischia una grande produzione notturna di acido con effetti molto fastidiosi».

    Qualche certezza in più si ha sulle intolleranze e sulle allergie alimentari ritardate. «L'intolleranza riguarda il lattosio, uno zucchero del latte che non viene digerito perché manca l'enzima necessario» spiega l'immunologo Attilio Speciani. «Lo zucchero resta nello stomaco e attira acqua, provocando dolori e diarrea». Per scoprire se si è intolleranti basta sottoporsi a un esame specifico, il Breath test. «Circa il 30-50 per cento della popolazione, invece, può soffrire di periodi transitori di allergia alimentare ritardata alle proteine del latte, simile a quella del neonato quando beve per la prima volta il latte di mucca» spiega Speciani. «Finché non si abitua al nuovo alimento l'organismo può reagire con afte in bocca, eczemi, sanguinamento nelle feci, cefalea, colite, diarrea. Negli adulti il problema può presentarsi in seguito a un forte stress, una terapia antibiotica o un intervento chirurgico. In questi casi bisogna ricominciare lo svezzamento, come con i neonati. Il consumo va limitato a pochi giorni alla settimana, poi esteso gradualmente. Entro sei, otto mesi dovremmo essere in grado di bere di nuovo il latte con gioia. Perché, diciamolo francamente, è davvero buono ed eliminarlo sarebbe una cattiveria gratuita».

    È uno degli alimenti più completi. Io lo prescrivo sempre, scremato, a chi è a dieta stretta, per dargli un buon apporto proteico. Eugenio Del Toma nutrizionista. Un bicchiere di latte al giorno non fa male a nessuno. Non consiglio di abolirlo per prevenire i calcoli renali, solo di farne un consumo moderato.


  10. #10
    0 1 1 2 3 5 8 13 21 34 55 Killuminato
    Uomo 42 anni da Modena
    Iscrizione: 30/9/2004
    Messaggi: 12,663
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    Io mi preoccuperei maggiormente se il latte che bevi è "vero" oppure, come spesso accade, è talmente lavorato che ormai è diventato acqua bianca.... è ovvio poi che la gente non riesca più a berlo oppure vien subito mal di pancia quando capita per puro caso di bere un bicchiere di latte vero e proprio preso dal casaro.
    Per il resto sono d'accordo con ciò che scrive Sedo. Il troppo fa male sempre quindi magari potrebbe un po' ridurlo in quantità e bera anche altro. La cosa importante è variare il più possibile l'alimentazione proprio per evitare accumoli di sostanze alcune delle quali potrebbero anche essere dannose.

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