Galleggio nell'aria, perchè non c'è gravità. E io che pensavo che quella città fosse opera di un qualche geniale ingegnere. No, è tutto merito dell'assenza di gravità, e quindi continuo a fluttuare nell'aria, e temo di non fermarmi mai fino a quando non vado a sbattere contro una cupola invisibile che circonda la città.
Mi sento all'improvviso come un pesce rosso nella sua boccia, e non è piacevole. Ma neanche spiacevole. Mi sento al sicuro, almeno. Però anche costretto. Il mio senso di claustrofobia si rifà vivo dopo tanti anni, e non aiuta il sentirmi osservato da tutte le persone che si trovano in strada. "Chi è quello scemo attaccato alla cupola?" staranno pensando, ma se me lo chiedessero non lo saprei.
Chi sono io?