Non riesco a parlare.
Sento le mie corde vocali vibrare, un piccolo principio di nevralgia per lo sforzo, ma niente.
Totale assenza di voce.
"Perché ti agiti tanto?"
"Perché non riesco a farmi sentire nonna."
"Ma io ti sento benissimo, vuoi una frittella?"
"Volentieri."
Deliziosa. Sapeva di rabbia e gioventù.
"Perché tu riesci a sentirmi nonna?"
"Signor Tessler! Signor Tessler! Mi risponda!!"
Il dottore era d'inanzi a me. Urlava, mi schiaffeggiava e impartiva ordini all'infermiera.
Mi iniettarono qualcosa e tempo 5 minuti sentii una grande calma.
Mi rilassai e mi addormentai.
Come ogni mattina, da 10 anni a questa parte, la sveglia suona alle 7:03.
Come ogni mattina, da 10 anni a questa parte, io mi alzo alle 7:15.
Lo faccio perché non mi va di alzarmi e non trovarmi il caffè pronto, per questo approfitto degli orari di Marta.
Così mi alzo col profumo di caffè gentilmente preparato da mia moglie.
Come ogni mattina, da 5 anni a questa parte, io e mia moglie facciamo colazione in cucina.
"Sei uno stronzo."