Che alcune donne diventino particolarmente di cattivo umore in “quei giorni” è risaputo. Il fatto che questo possa portare anche ad un omicidio, è meno scontato.
Eppure, la 29enne inglese Sandie Craddock proprio “a causa dello squilibrio ormonale legato alla sindrome pre-mestruale” ha ucciso a coltellate un suo collega di lavoro nel bar dove lavoravano. Non è noto cosa abbia fatto scattare esattamente la molla dell’aggressione.
Quello che è noto però che che il giudice ha identificato a motivazione dell’aggressione, come detto, alla sindrome premestrurale e pertanto ha deciso di derubricare l’accusa da omicidio volontario a omicidio colposo. La Craddock pertanto non ha avuto una condanna detentiva, ma è stata solo condannata con la condizionale, e le è stato imposto una cura di progeterone.
La Craddock infatti avrebbe avuto una forma particolarmente acuta di sindrome, ed “in quei giorni” avrebbe più volte effettuato aggressioni (guadagnandosi 30 denunce) e tentato più volte il suicidio. Purtroppo per la vittima, solo dopo l’omicidio questi episodi sono stati ricondotti al cilo mestruale.