Diecimila euro per il libro di Gentilini
La cifra è la seguente: 9.621 euro. Nonostante la crisi economica, il Comune di Treviso li spenderà per pubblicare l'«enciclopedia» che celebra le gesta dello sceriffo Gentilini. Il libro uscirà a settimane. «Il bilancio 2009 azzera molti investimenti per il sociale, eppure i soldi per questo libro non mancano», accusa l'opposizione.
Quasi 20 milioni delle vecchie lire per raccogliere in un unico volume tutte le prodezze di Giancarlo Gentilini dal 1994 ad oggi. La notizia era trapelata già lo scorso settembre, sollevando le ire dell'opposizione: il capogruppo del Pd Roberto Grigoletto si scagliò subito contro l'opera, il cui titolo dovrebbe essere «Dei tombini e dell'asfalto» o giù di lì, con pezzi celebrativi di mano ignota ma anche dello stesso sceriffo della Lega, noto poligrafo. Opera evidentemente ritenuta necessaria, dalla giunta comunale. Che infatti decise di mettere a bilancio la somma adeguata per darla alle stampe, nonostante proprio lo scorso settembre la giunta Gobbo ha deciso di ridurre drasticamente le spese su tutti i fronti «per poter onorare il patto di stabilità».
Oggi salta fuori anche il costo delle fatiche gentiliniane. L'ha tirato fuori Sossio Vitale, consigliere comunale del gruppo di opposizione Città Mia, capitanato da Franco Rosi. Una somma messa a bilancio, con tanto di conferma degli uffici di Ca' Sugana, dato che la voce di spesa si nascondeva dietro un anonimo «Comunicazione»: per l'enciclopedia di Giancarlo Gentilini, Ca' Sugana spenderà 9.621 euro. E sempre da Ca' Sugana arriva la risposta, stupita: «E allora? Paghiamo il libro con un residuo passivo di bilancio, i soldi sono cioé già stati stanziati da tempo per essere spesi in questo solo modo». Una spiegazione che a Vitale & Co. non basta affatto: «C'è la crisi economica - dice Vitale - il Comune per il 2009 taglia molti capitoli di spesa, soprattutto nei servizi sociali, però poi butta quasi 10 mila euro per una simile pubblicazione».
Una spiegazione, quella di Ca' Sugana, che sconcerta se solo si pensa che nel bilancio di previsione 2009, a parte le spese correnti, sotto la voce «investimenti» la giunta leghista (e Pdl) del sindaco Gian Paolo Gobbo non dà nemmeno un euro ai senzatetto, agli immigrati, ai servizi sociali, ai non autosufficienti assistiti a domicilio. E ci sono solo 3 mila euro per i minori, 5 mila per anziani e inabili, solo mille per le donne in difficoltà. Tutti settori fondamentali, che interessano decine, centinaia di persone bisognose.
Settori che però riceveranno meno soldi, quanto a investimenti, rispetto alla fondamentale enciclopedia di Giancarlo Gentilini.
Anche di questo si parlerà, c'è da scommetterci, nel consiglio di approvazione del bilancio di previsione 2009, in programma il 25 marzo, che per l'anno in corso prevede lacrime e sangue. (17 marzo 2009)
Ma siamo pazzi?