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Esatto
La Cei contro la tassa per gli immigrati "E' un balzello inaccettabile"
Immigrati in fila per il rinnovo del permesso di soggiorni
CITTA' DEL VATICANO - Dure critiche della Cei contro la discussa tassa voluta dalla Lega che chiede un contributo agli immigrati per il rinnovo del permesso di soggiorno, nei confronti della quale anche Silvio Berlusconi ha espresso nei giorni scorsi contrarietà. Per l'associazione della Conferenza episcopale italiana "Migrantes" si tratta di una misura "inaccettabile". "Una tassa che è meglio definire balzello verso una categoria già poco tutelata", ha detto monsignor Gianromano Gnesotto, responsabile per le politiche migratorie della Migrantes.
"Fantasie di questo genere penalizzano ulteriormente gli immigrati che, con impegno e con notevoli sforzi, cercano di integrarsi", ha detto Gnesotto durante la presentazione della giornata mondiale delle migrazioni (18 gennaio) alla sede di Radio Vaticana. "E' un passo indietro - ha proseguito il presule - servono politiche di integrazione con mentalità aperta e intelligenza".
Gnesotto ha anche criticato la proposta avanzata dalla Lega di prevedere l'obbligo di denunciare gli immigrati irregolari per i medici ai quali essi si rivolgono. "Il diritto alla salute è fondamentale e va garantito a tutti senza preclusioni o invenzioni", ha detto l'esponente della Migrantes. "Non si può far svolgere ai medici compiti, quale la delazione, che non vogliono nè possono svolgere come se fossero gendarmi", ha detto, aggiungendo che la proposta leghista sarebbe anche in conflitto con l'articolo 32 della Costituzione sulla tutela della salute per la collettività. "Ci auguriamo che questo emendamento non passi", ha detto.
L'Italia "ha bisogno, ha avuto bisogno e avrà bisogno anche in futuro" degli immigrati" ha aggiunto Gnesotto. "Nell'attuale congiuntura economica probabilmente ci sarà bisogno di maggiore flessibilità anche per quanto riguarda la domanda di immigrati", ha affermato il presule rispondendo ad una domanda dei giornalisti.
"Non ci si può dimenticare che gli immigrati occupano settori di fatto lasciati scoperti dagli italiani. Non si trovano italiani volenterosi che si accollano 12 o 24 ore di assistenza nelle famiglie o che accettano di entrare nelle acciaierie o di fare lavori gravemente penalizzanti per la salute", ha concluso monsignor Gnesotto.
(repubblica)
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e un incentivo alla immigrazione selvaggia o richiamo alla regole di civiltà fatta dalla chiesa o come sospetta la lega un tentativo di mettere sotto tutela la politica italiana e dettare l'agenda del governo?
Io che vado avanti rinnovando ogni anno il permesso di soggiorno per lo studio spendo:
- 147,00 € di asicurazione sanitaria,
- 30,00 € di spese postali,
- 28,00 € di spese per permesso eletronico,
- 14,65 € bollo più altre piccole spese per fotocopie ed eccetera.
Fate un po' voi i conti.
€ 219,65.
mi sembra troppo infatti aggiungere una ulteriore tassa senza motivo valido
Avessero il coraggio di dire almeno che servono soldi perchè non ci sono
Ieri un esponente della lega ha detto al tg che la tassa serve perchè loro fondamentalmente hanno tutto gratis a differenza di noi italiani (sanità, istruzione...) e che quindi un piccolo contributo di 100 euro lo si potrebbe anche pretendere.
scusate ma stiamo parlando di immigrati regolari o no?
un immigrato regolare è cittadino italiano paga le stesse e identiche cose che paghi tu
o almeno dovrebbe
In Spagna hanno delle agevolazioni per chi vuole tornare nei propri paesi.
Noi ci distinguiamo così.
infatti.
Se si parla di immigrati regolare ciò che scrivete e che la Lega propone non ha senso perchè già pagano tasse per il motivo indicato da Mr. Maroni.
ho sentito una cazzata colossale inoltre in tv, confermata da un giornale (la Repubblica) in cui si dice che in Olanda si spende più di 800 euro per il permesso di soggiorno.
grande cazzata, si spende tale cifra (a dire il vero 100 euro in meno) per la cittadinanza. Inoltre c'è da dire che il permesso di soggiorno dà molti benefici come assicurazione sanitaria di ottimo livello, sussidio di disoccupazione (per 3 anni), codice personale che permette di iscriversi all'università, liste di lavoro a proggetto, corsi di lingua ecc ecc.
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