Per Telecom ci sono quattromila nuovi esuberi in Italia. Il piano triennale dell'azienda, prevede un "ulteriore intervento di riduzione degli organici sul perimetro domestico", pari a "4 mila unità oltre alla già prevista riduzione di 5 mila risorse entro il 2010". E' quanto si legge nel comunicato diffuso a mercati chiusi prima della presentazione a Londra, del piano industriale alla comunità finanziaria, da parte dell'ad Franco Bernabè. La compagnia telefonica ieri ha approvato il piano industriale 2009-2011
Telecom Italia, inoltre, prevede di cedere alcune attività non strategiche: l'operazione porterà nelle casse della società fino a 3 mld di euro. Come spiega Franco Bernabè, "le attività non coerenti con le prioritá geografiche ed industriali del piano saranno gestite in un'ottica di valorizzazione finalizzata alla dismissione, quando le condizioni di mercato lo consentiranno".
Nel mercato domestico Telecom Italia punta a tornare alla crescita dei ricavi, prevedendo per il 2009-2011 un aumento medio annuo dello 0,2%. "Il primo obiettivo del piano 2009-2011 sul mercato domestico - afferma Telecom - è l'inversione del trend dei ricavi nel 2010 grazie alla crescita dei ricavi da servizi innovativi (BroadBand e business adiacenti) che al 2011 rappresenteranno circa il 28% dei ricavi domestici totali".
Il piano industriale punta anche a ridurre i costi a livello di gruppo e "individua sette aree di intervento secondo un modello Lean Company, per l'aumento dell'efficienza che porteranno a una riduzione complessiva di costi ed investimenti, a livello di gruppo, di circa 2 miliardi di euro nel 2011, con il conseguimento di oltre il 40% delle efficienze già nel corso del 2009: tre programmi relativi alle infrastrutture: IT, Network Operations, Building & Energy che riguardano interventi di semplificazione e razionalizzazione, con efficienze complessive per ca. 0,8 miliardi di euro di cash cost".