Beppe Grillo sceglie casa in Ticino. Secondo quanto scrive il domenicale 'Il Caffè' e riporta il portale della svizzera italiana 'tio.ch', il comico avrebbe deciso di andare a vivere a Lugano. Grillo ha preso casa in un appartamento, che potrebbe essere adibito a ufficio nella zona di Lugano-Paradiso. L'abitazione con vista sul golfo non è lontana da quella di Mina con cui il comico in passato ha inciso un brano dal titolo 'Dottore'.
Grillo ha confermato l'indiscrezione all'ADNKRONOS. "Sì, ho comprato un appartamento nel quartiere Lugano-Paradiso perché se mi oscurano il blog sono pronto a ripartire il giorno stesso con Beppegrillo.ch o Beppegrillo.eu. Sono un po' preoccupato perché ogni mese c'è qualche leggina, qualche decretino che riduce le libertà e che viene annunciato sempre per il bene della rete...". Il comico spiega di "aver già trasferito anche i master del blog".
Raggiunto a Napoli, dove si trova in tournée, Grillo confessa: "Speravo che la notizia non si diffondesse". Non vuole che venga interpretata come una scelta " codarda". "Non è una fuga dalle tasse, per intenderci. L'eventuale trasferimento- assicura Grillo- riguarderebbe solo il blog, non me". "E' una mossa per tutelarmi -ribadisce Grillo-.Se mi dovessero impedire di continuare a scrivere quello che voglio, lo trasferirei. Mi sto attrezzando per andare avanti. Tutto qui", conclude il comico, che dopo Napoli porterà il suo spettacolo in giro per l'Italia fino a marzo.
Beppe Giulietti, portavoce di 'Articolo 21', commenta la notizia con una battuta. ''Non so se Grillo andrà a Lugano o meno. Quello che farà non lo so, sono fatti suoi. Dal punto di vista sociale, sono più preoccupato per coloro che non riescono a trovare casa in Italia...''. L'esponente Idv non vuole entrare nel merito delle scelte del comico genovese, ma si augura che ''nessuno pensi di mettere le mani anche sulla rete, uno dei pochi luoghi sfuggito al controllo dei soliti noti".''Questo è un Paese già stravolto dal conflitto di interesse -dice Giulietti all'ADNKRONOS - Non vorrei che venissero delle idee strane anche a proposito della rete''. ''Non amo fare allarmismi -avverte- tuttavia, questo è l'unico Paese europeo, dove il presidente del Consiglio mette una tassa al concorrente..."
Per il vicepresidente della Commissione Vigilanza Rai, Giorgio Merlo ''se uno minaccia di espatriare deve anche spiegare le ragioni'' altrimenti "la sua è una denuncia debole". "Se invece ha motivi reali, riconducibili a preoccupazioni politiche o giuridiche -dice il parlamentare del Pd all'ADNKRONOS- si apra un confronto. Senza urlare, però, perché mi sembra che lui è allergico al confronto democratico''. Merlo sottolinea di ''non condividere nulla di quello che dice Beppe Grillo'', ma ''non credo sia possibile chiudere un blog senza motivazioni previste dalla legge''. Duro anche il commento di Giorgio Lainati, del Pdl, anche lui vicepresidente della Commissione Vigilanza Rai. "Grillo è un uomo molto ricco e come tutti gli uomini molto ricchi si può permettere un rifugio in Svizzera. Certo, una possibilità che non hanno i suoi 'descamisados". "Sarebbe ora -prosegue Lainati all'ADNKRONOS- che Grillo si rendesse conto che con la politica dell'aggressione e dell'insulto non si va lontano. Coprire di parolacce gli avversari è troppo facile e contemporaneamente manifesta tutti i limiti del comico che vuole farsi re". Anche il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri taglia corto: ''Qualsiasi cosa faccia o dica Grillo -dice all'ADNKRONOS-, non commento per non diventare un figurante al servizio di una propaganda orchestrata a tavolino''.''Grillo è uno che parla tanto, ma non riesce nemmeno a raccogliere le firme per il referendum abrogativo della legge Gasparri. Per me, può fare quello che vuole. Di sicuro -ribadisce- io non farò la comparsa del teatrino virtuale che Grillo mette in piedi''. Francesco Storace, segretario nazionale de 'La Destra' critica "il vergognoso tentativo del governo Berlusconi", che giudica identico a quello di Prodi, di "stoppare i blog". "Altro che Popolo della Libertà -conclude- minare la rete è uccidere la democrazia".