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Piu consumi?

  1. #61
    Lo_Zio
    Utente bannato

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    Quote Originariamente inviata da TheLord Visualizza il messaggio
    L'automazione "distrugge" molti posti di lavoro, ma allo stesso tempo ne crea. Magari professionalmente più elevati, ma io non vedo nell'aumento della tecnologia la causa della disoccupazione. Altrimenti rispetto a 60 anni fa dovrebbe esserci 1/4 degli occupati.
    Poi non fermiamoci alla domanda fatta dai consumi. C'è una grossa fetta di domanda che sono gli investimenti stessi delle aziende, e dello stato. E proprio in situazioni come queste, quando i consumatori non hanno fiducia e mezzi, quando le imprese non innovano e non hanno accesso al credito, che lo stato deve intervenire, con i suoi di investimenti, con la sua spesa, per dare un rilancio alle imprese e quindi ai consumatori. Ovviamente il tutto in un'ottica "deficit spending", altrimenti quello che dai da una parte lo togli dall'altra, e la cosa non ha efficacia.
    Si l'automazione crea posti di lavoro, ma se una macchina sostituisce 100 operai e ne richiede 10 per essere mantenuta, rimangono 90 operai privati del loro lavoro a causa della macchina.
    Ma ovviamente questo è uno dei tanti problemi della disoccupazione.
    Riguardo la domanda inerente gli investimenti, questa non è da prendere in considerazione se non in parte, poichè per la maggiore, quello che serve adesso sono più famiglie che consumino, poichè significherebbe un aumento dei mezzi a loro disposizione e un aumento della produzione, caratteristica necessaria per non mandare il sistema al tracollo.


  2. #62
    FdT-dipendente
    Uomo 37 anni da Bergamo
    Iscrizione: 14/7/2008
    Messaggi: 1,903
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    Quote Originariamente inviata da Lo_Zio Visualizza il messaggio
    Si l'automazione crea posti di lavoro, ma se una macchina sostituisce 100 operai e ne richiede 10 per essere mantenuta, rimangono 90 operai privati del loro lavoro a causa della macchina.
    Ma ovviamente questo è uno dei tanti problemi della disoccupazione.
    Riguardo la domanda inerente gli investimenti, questa non è da prendere in considerazione se non in parte, poichè per la maggiore, quello che serve adesso sono più famiglie che consumino, poichè significherebbe un aumento dei mezzi a loro disposizione e un aumento della produzione, caratteristica necessaria per non mandare il sistema al tracollo.

    Bhe il problema può essere visto in entrambi i sensi:

    se ripartono le imprese ripartono anche le famiglie, attraverso un aumento dei salari e dell'occupazione;
    se ripartono le famiglie ripartono anche le imprese, con un aumento dei consumi, quindi della produzione e quindi degli investimenti.

    Entrambe queste cose portano a una crescita. Il problema è...quale dei due è privilegiabile?Quale comporta meno costi sociali, quale è più veloce, quale porta la maggiore utilità?

    Per ritornare alla teconologia, una macchina mi sostituisce 100 operai generici. Ma ha dato lavoro a 10 ingegneri per progettarla, 10 che me la mantengono operativa, 10 che mi forniscono i servizi per farla funzionare...io personalmente non vedo nell'innovazione una creatura "mangiaoccupati"...anzi! Ovvio, bisogna parlare a livello macro, perchè vai tua a dire a quell'operaio generico licenziato che, per avere lavoro grazie all'innovazione, dovrebbe essere ingengere...

  3. #63
    Sempre più FdT
    Uomo 40 anni da Catania
    Iscrizione: 22/2/2008
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    Quote Originariamente inviata da darkness creature Visualizza il messaggio
    Perfetto, così guadagna molto meno ed è costretto a chiudere o a licenziare.

    Bellissima idea, guarda

    A te il crollo dell'Unione Sovietica e di tutti i Paesi ad economia dirigista non ti ha insegnato niente, eh?

  4. #64
    Lo_Zio
    Utente bannato

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    Quote Originariamente inviata da TheLord Visualizza il messaggio
    Bhe il problema può essere visto in entrambi i sensi:

    se ripartono le imprese ripartono anche le famiglie, attraverso un aumento dei salari e dell'occupazione;
    se ripartono le famiglie ripartono anche le imprese, con un aumento dei consumi, quindi della produzione e quindi degli investimenti.
    e io cosa stavo dicendo?

    Entrambe queste cose portano a una crescita. Il problema è...quale dei due è privilegiabile?Quale comporta meno costi sociali, quale è più veloce, quale porta la maggiore utilità?
    Sono due cose intrinseche.
    Per ritornare alla teconologia, una macchina mi sostituisce 100 operai generici. Ma ha dato lavoro a 10 ingegneri per progettarla, 10 che me la mantengono operativa, 10 che mi forniscono i servizi per farla funzionare...io personalmente non vedo nell'innovazione una creatura "mangiaoccupati"...anzi! Ovvio, bisogna parlare a livello macro, perchè vai tua a dire a quell'operaio generico licenziato che, per avere lavoro grazie all'innovazione, dovrebbe essere ingengere...
    Si, a cercare il pelo nell'uovo. cmq nn l'avevo pensata da questo punto di vista.

  5. #65
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
    Iscrizione: 6/12/2005
    Messaggi: 17,140
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    Quote Originariamente inviata da Lo_Zio Visualizza il messaggio
    Penso che una possibile soluzione non arriverebbe con la sofferenza della classe povera, ma più dei ricci.
    Intendo:
    per aumentare i posti di lavoro un'azienda deve effettuare nuovi investimenti, i quali in teoria dovrebbero essere coperti dal fatto che, producerebbe di più xkè si consuma di più, creando un circolo virtuoso mediante il quale, assumi xkè produci, e produci xkè hai assunto, fornendo così nuovi stipendi e creando quindi nuovi consumatori.

    Solo che per avere un effetto positivo tutti i settori(o per lo meno tutti i settori primari) dovrebbero attuare la stessa manovra, manovra che va contro ogni logica imprenditoriale.
    E tutto questo senza contare che l'automatizzazione ha eliminato svariati posti di lavoro, anche se si aumentasse la produzione, non sarebbe in rapporto con l'aumento dei posti di lavoro, e quindi con il consumo.
    Io parlo della sofferenza della classe più povera, perché sono convinto che questo sistema economico non è perseguibile ancora a lungo e ogni grande cambiamento sociale nasce dalla base, dai più poveri, ma solo quando questi sono esasperati dalle condizioni vigenti.

    Secondo me tu confondi i ricchi con le aziende. Ad esser ricche non sono le aziende, semmai possono esserlo i loro proprietari...
    Un'azienda si fonda sui debiti, è lo stile della nostra economia.
    Un'azienda fa debiti per produrre un certo bene, il consumatore fa poi debiti per acquistarlo e farne uso. E i soldi che ce li ha? Gli eventuali utili di un'azienda vengono per la maggior parte "imbertati" da chi la dirige, dopo averli fatti sparire sotto forma di spesa, o che sono passati sotto banco fuori da ogni contabilità...

    A mio avviso gli unici che si sacrificano in una situazione di crisi come quella attuale sono i risparmiatori. Sembra infatti che l'unica soluzione sia abbassare i tassi di sconto e conseguentemente la rendita di tali risparmi.

  6. #66
    Lo_Zio
    Utente bannato

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    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo Visualizza il messaggio
    Io parlo della sofferenza della classe più povera, perché sono convinto che questo sistema economico non è perseguibile ancora a lungo e ogni grande cambiamento sociale nasce dalla base, dai più poveri, ma solo quando questi sono esasperati dalle condizioni vigenti.

    Secondo me tu confondi i ricchi con le aziende. Ad esser ricche non sono le aziende, semmai possono esserlo i loro proprietari...
    Un'azienda si fonda sui debiti, è lo stile della nostra economia.
    Un'azienda fa debiti per produrre un certo bene, il consumatore fa poi debiti per acquistarlo e farne uso. E i soldi che ce li ha? Gli eventuali utili di un'azienda vengono per la maggior parte "imbertati" da chi la dirige, dopo averli fatti sparire sotto forma di spesa, o che sono passati sotto banco fuori da ogni contabilità...

    A mio avviso gli unici che si sacrificano in una situazione di crisi come quella attuale sono i risparmiatori. Sembra infatti che l'unica soluzione sia abbassare i tassi di sconto e conseguentemente la rendita di tali risparmi.

    Come ricchi intendo la classe dirigente.

  7. #67
    Sempre più FdT
    Uomo 56 anni da Firenze
    Iscrizione: 20/6/2008
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    stasera al tg il presidente berlusconi ha detto che per gli acquisti bisogna privilegiare prodotti italiani, o al limite europei, va gia un pochino meglioma il fatto che una azienda sia italiana, o europea, non significa necessariamente che produca in italia, o in europa

  8. #68
    Tyler Durden
    Uomo 37 anni
    Iscrizione: 6/10/2007
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    il presidente berlusconi disse anche di acquistare mediaset e fininvest se è x questo

  9. #69
    FdT-dipendente
    Uomo
    Iscrizione: 4/7/2007
    Messaggi: 1,581
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    Quote Originariamente inviata da Technics Visualizza il messaggio
    il presidente berlusconi disse anche di acquistare mediaset e fininvest se è x questo
    Deve dire "affossatevi tutti perchè la crisi è così nera che non c'è speranza di uscirne"? -.-

  10. #70
    Tyler Durden
    Uomo 37 anni
    Iscrizione: 6/10/2007
    Messaggi: 16,094
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    Quote Originariamente inviata da lower Visualizza il messaggio
    Deve dire "affossatevi tutti perchè la crisi è così nera che non c'è speranza di uscirne"? -.-
    se ti riferisci alle parole di cui parlo io ciò che deve fare è semplicemente TACERE evitando turbative di mercato..
    se io produco pomodori e c'è la crisi di pomodori ovviamente dico comprate i miei pomodori.. ma se per assurdo (nota bene: è una cosa assurda in tutto il mondo ma non in italia) io sono il presidente dell'unione mondiale ortaggi e in più produco pomodori dovrei starmene zitto.

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