Roma, 1 lug. (Apcom) - Il ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Mariastella Gelmini, non esclude l'ipotesi di far indossare il grembiule nella scuola primaria: il motivo non sarebbe solo pratico, ma anche legato alla possibilità di coprire i vestiti griffati indossati già in tenera età e che possono incidere sulla valutazione degli alunni.
"E' un fatto di ordine ma anche di uguaglianza sociale tra ragazzi, soprattutto ora che va tanto di moda l'abbigliamento firmato già in giovanissima età", ha risposto il responsabile del Miur alla parlamentare del Pdl Gabriella Giammanco, ex giornalista del Tg4 ed oggi componente della commissione cultura alla Camera, che ne ha rilanciato l'utilizzo.
Durante l'audizione, il ministro ha spiegato che è una proposta "da prendere in considerazione. Dare pari condizioni di partenza può essere una proposta interessante ed è curioso - ha continuato Gelmini riferendosi proprio alla Giammanco - che venga da una delle più giovani parlamentari".
In Italia non vi è mai stato l'obbligo di indossare il grembiule: nemmeno il costituirsi della scuola pubblica prevedeva il suo uso sistematico. Nel corso degli ultimi decenni, tuttavia, il ministero dell'Istruzione ha inviato a direttori e presidi delle indicazioni più precise per far rispettare il decoro e sanzionare adeguatamente gli studenti che, soprattutto alle superiori, siano incuranti di certe regole estetiche non scritte.
Secondo il settimanale Tuttoscuola la proposta di tornare all'obbligo del grembiule alle elementari avrebbe diversi risvolti positivi: "L'idea - spiega la rivista diretta da Giovanni Vinciguerra - se concretizzata, potrebbe rendere felici i genitori di molti bambini, in un'età in cui questi si sporcano ovunque. Il grembiule poi potrebbe evitare la tendenza a giudicare i compagni a seconda che indossino o meno abiti firmati".
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