CASALINGHE ACROBATE DEL CAROVITA,MA NON RINUNCIANO A PARRUCCHIERE
Sondaggio Euripes-Federcasalinghe:per 92,5% prezzi sono cresciuti
postato 22 ore fa da APCOM
Roma, 11 giu. (Apcom) - Di fronte al caro-prezzi le donne e soprattutto le casalinghe italiane si inventano acrobate, e tra disperazione e affanni per far quadrare i bilanci, sono costrette a molte rinunce: ma il parrucchiere non si tocca. Un sondaggio Eurispes-Federcasalinghe avalla l'allarme diffuso sul carovita: il 92,5% delle donne pensa che i prezzi siano aumentati sia nel 2007 che nei primi mesi del 2008. Fare acquisti diventa sempre più oneroso: lo pensa il 78,5% delle donne. Un aumento sostanziale è stato infatti avvertito soprattutto per i beni di prima necessità, primi fra tutti il pane (aumentato per il 90,5% delle intervistate), i prodotti ortofrutticoli (90,1%), il latte e i formaggi (87,1%). Forte anche il disagio espresso per l'aumento del costo di carne (77%), pesce (75,5%) e salumi (70,2%). Preoccupa anche la crescita dei costi che una famiglia deve sostenere per assicurarsi un tetto sulla testa (81,3%).
Secondo le donne intervistate, i rincari hanno riguardato anche detersivi (73,9%), mobili (67,2%) ed elettrodomestici (52,8%). Nell'ultimo anno la vanità delle donne, quindi ha dovuto fare i conti con ampi margini di incremento di spesa: i prezzi di parrucchieri ed estetiste sono in crescita (lo rileva il 70% delle donne), così come quelli per vestiario e calzature (77,7%). Meno consistente l'aumento avvertito per il costo degli abbonamenti a palestre (55,3%).
Gli aumenti non hanno risparmiato neanche i prodotti per l'infanzia (66,5%) e non mancano impennate di prezzo per le spese di istruzione per i figli, in salita per il 75,1% delle intervistate. Anche i servizi di base sono aumentati soprattutto i trasporti (77,2%). Non si sottraggono al caro prezzi neppure medicinali e prestazioni mediche, aumentate per il 67% delle intervistate.
Ma come si modificano le consuetudini di vita delle donne italiane? Per il 68,5% le spese per le attività svolte nel tempo libero si sono ridotte molto (29,2%) o abbastanza (39,3%). Il 65,3% delle donne ha dovuto fare a meno dell'aiuto della collaboratrice domestica. In tante hanno preferito lavare gli abiti personalmente piuttosto che portarli in tintoria. Tra le tante rinunce uno il punto fermo: una cosa a cui le donne italiane non si sentono di rinunciare (o a cui rinunciano meno volentieri) è la spesa per il parrucchiere o l'estetista, per la quale solo il 20,7% ha risparmiato e il 36% abbastanza.
Per risparmiare le casalinghe cercano affannosamente i negozi e le occasioni più convenienti: il 76,4% delle donne ha aspettato i saldi e il 66,6% è andata spesso negli outlet o i mercatini soprattutto per il guardaroba. Per i generi alimentari la spesa quotidiana si fa sempre più spesso al mercato (63,9%) o nei discount (60,3%). E con facilità le casalinghe cambiano marca se più conveniente (63,3%). Ridotta anche la spesa per viaggi e vacanze per il 59,4% delle donne, per il 67,4% diminuite anche le uscite fuori casa, soprattutto per cenare (75%), sostituendo ristorante o la pizzeria con pranzi o cene a casa di amici e parenti. Non solo, il 57,8% delle donne, si dedica al fai da te, preparando dolci e pizze in casa.
Nonostante tutti questi sforzi le casalinghe italiane vedono la situazione economica della propria famiglia negativa: per il 51,3% l'economia familiare nel corso del 2007 e nei primi mesi del 2008 ha subìto un lieve (36,3%) o un netto peggioramento (nel 15% dei casi). Per lo meno, le acrobazie sono premiate dal risultato: il 61% delle casalinghe italiane afferma di riuscire ad arrivare a fine mese, ma difficilmente riesce a mettere da parte qualcosa e il 72,1% delle intervistate dichiara di non riuscire a risparmiare.
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il 30% delle casalinghe ritiene che per il loro lavoro in casa dovrebbero percepire un salario perchè il loro è un mestiere a tutti gli effetti.
Siete d'accordo?
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