Oh, che bella festa
Oh, che bella festa.
Tra il 25 Aprile e il Primo Maggio ci sono due feste islamiche, la pasqua ebraica e quella ortodossa. Da qualunque parte mi volti trovo gente in festa e mi scappa una considerazione: ma te lo immagini se vivessimo in un mondo dove le tre religioni monoteistiche vivessero d’amore e d’accordo? Avremmo quattro Pasque (ortodossa cristiana ebraica piu’ il Tabbhaski islamico) lavoreremmo quattro giorni alla settimana: il venerdi’ faremmo festa con Allah, il Sabato con Jave’ e la domenica con Berlusconi.
Con Ognissanti Pentecoste Sarah Maometto Ali’ Esther Assunzione Abramo e altri ammennicoli che ora mi sfuggono, avremmo una cinquantina di feste infrasettimanali.
Ma vuoi vedere che tutte queste guerre religiose le hanno scatenate per farci lavorare di piu’?
Mah
Intanto si e’ conclusa l’inchiesta su Calipari.
Ora le cose sono finalmente chiare: la macchina andava a 80 miglia col finestrino aperto.
O Calipari e’ morto di freddo o si e’ suicidato.
Rimane una domanda che non ha ancora avuto una risposta: i militari americani giunti in soccorso dell’auto in panne hanno trovato il Calipari e la Sgrena avvinghiati sul sedile posteriore. Cosa ci facevano? Limonavano?
Forse non lo sapremo mai, ma Berlusconi ha giurato sulla testa dei suoi figli che se non lo convincono non firma il rapporto.
Meno male.
Sui RaiNews Piero Di Pasquale, puntuale come una cambiale, sta sulla notizia e invita la signora Sgrena in studio. Da quella che sembra una serena conversazione tra due professionisti che si stimano saltano fuori un paio di cosette da brividi:
1- Di questa faccenda, escluso alcuni italiani, non glie ne frega niente a nessuno
2- Le chiacchiere sono tante ma gli americani non solo sanno come si sono svolti i fatti, ma probabilmente c’e’ qualche filmato satellitare con tutta la scena.
3- La signora Sgrena, poverella, dopo una vita spesa per il suo ideale di giornalismo e’ diventata celebre non per quello che ha scritto ma per questo suo girovagare dicendo in giro quella che ormai e’ diventata una verita’ di parte.
La SUA verita’…
Eppure una spiegazione a questi fatti ci sarebbe e sta tra le pieghe di una notizia che e’ sfuggita a molti.
Come certo saprete, il nostro esimio presidente del consiglio e’ stato denunciato l’ennesima volta per frode fiscale et similia. Subito meta’ del Parlamento italiano (del quale fanno parte, lo dico en passant, una settantina di avvocati difensori del Bandana) e’ insorto accusando l’ennesima denuncia ad orologeria.
E invece trattasi di denuncia tardiva perche’ quelli che hanno memoria ricorderanno che quando l’italiano medio veniva denunciato alle frontiere perche’ tentava di espatriare con piu’ di 500.000 lire in tasca, il signor Berlusconi dava a Daniele Lorenzano un budget da spendere di mille milioni di dollari all’anno, che la signora Camaggi regolarmente pagava da Lugano.
E la denuncia arriva solo ora.
Tardiva, dico io. O no?
Bene, la notizia e’ che dall’inchiesta, che coinvolge 14 persone, e’ stata stralciata la posizione di Faruk Frank Agrama, socio in affari del Lorenzano col quale teneva bordone a Berlusconi.
Nemmeno un giornalista si e’ sognato di andare a vedere perche’ questo Frank Agrama, che spacciano per egiziano, sia stato stralciato, e la risposta e’ di una semplicita’ disarmante. Frank Agrama non puo’ essere processato perche’ cittadino americano. E si’, cari miei coniglietti, in questo Mondo cosiddetto libero, nessuno puo’ permettersi di giudicare un cittadino americano nel suo territorio. Nemmeno in Italia e in tempo di pace.
Figuratevi a Bagdad.
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