Negli ultimi tempi, sui quotidiani e sui telegiornali, si sente spesso l'espressione "cittadino-consumatore" per riferirsi a noi, le persone normali che ogni mattina si alzano, vanno a lavorare, fanno la loro vita normale e votano. Io allora mi chiedo, mentre vedo in televisione Prodi che si riempie la bocca di questo "cittadino-consumatore": e se io sono solo cittadino e sono poco (o per nulla) consumatore? Vengo lo stesso considerato dai politici, dai sindaci, da chi prende decisioni sul mio futuro? Perchè, a pensarci bene, per essere cittadino-consumatore devi avere un lavoro, devi guadagnare. Più guadagni, più consumi e quindi sei più cittadino degli altri che prendono meno e consumano meno? spero non sia questo il messaggio che vogliono darci. Oppure vuol dire che i politici vogliono solo occuparsi solo delle cose che generano consumi e scambio di denaro (cioè del cittadino che consuma), e le altre (ambiente, istruzione, volontariato...) non le considerano?
Alla fine cittadino-consumatore sono solo due parole, e forse io non ho capito niente: Ma se qualcuno se le è inventate, un motivo ci sarà.