... E invece qui da noi in Italia è impossibile ed improponibile Italia del Nord - Italia del Sud?
... E invece qui da noi in Italia è impossibile ed improponibile Italia del Nord - Italia del Sud?
Sono due casi non paragonabili. Popolo diverso con storia diversa. Senza contare che la Scozia di per sé è già uno stato. Quando entri in Scozia sai che stai entrando in Scozia. In Italia se ti muovi da bari a udine sali semplicemente progressivamente verso nord.
non è poi cosi impossibile, già in veneto c'è un idea di questo tipo e movimenti scissionisti ci sono un pò ovunque.
solo che al momento non sono cose molto serie.. io comunque (sono del nord) non sarei contrario, anche se penso che in questo modo il sud si troverebbe in un mare di merda.
Spero si sia compreso che il mio interrogativo fosse provocatorio. Altrimenti, lo affermo qui.
Premetto che sono nato al Nord - nella citata Udine - ma sono un perfetto... sanguemisto: genitore paterno della Campania, genitrice a sua volta "sanguemista", figlia di papà marchigiano e mamma friulana. Cioè, mi trovo a mio agio al Nord come al Sud, ed ho profonde amicizie (e ovviamente parentele...) fra friulani, trentini, veneti così come fra campani, calabresi e siciliani. Ed ho visitato/vissuto sia al Nord che al Sud. Non credo quindi di sbagliare se dissento da quanto affermato da Tyler quando contrappone alle "differenze" Scozia-Inghilterra le nostre "uguaglianze" Nord-Sud. Uguaglianze? Hai idea delle enormi differenze fra le Terre del Nord e quelle del Sud? Non solo geologicamente parlando, ma proprio come "adattamento" delle popolazioni alle stesse. E poi: le lingue ( i dialetti), che sono il collante della socialità, sono profondamente diverse: se un piemontese ed un siciliano parlassero fra loro in dialetto, sarebbe incomprensione totale (e comunque posso affermare in tutta sincerità che quando miei parenti campani, anziani, tanti anni fa, parlavano con me giovincello udinese IN ITALIANO - non in dialetto!!! - comprendevo davvero poco: il senso delle frasi, sì, le singole parole, no)! La mentalità, lo spirito di vita ... C'è poco da parlare di "luoghi comuni", è la Verità: il Sociale del Nord non è paragonabile al Sociale del Sud, e gli esempi possono essere infiniti. Perciò, inutile nascondersi dietro carte, patti, Storia, convenzioni: siamo due popolazioni diverse, che cercano di convivere fra di loro, ma tenendosi ben stretti usi e tradizioni. Nel Bene e nel Male. Perciò credo che ci siano soprattutto volontà politiche, e motivi fortemente economici, a mantenere viva la tanto sbandierata "Unità d'Italia". Perchè credo anche che le Amicizie, i Legami, le Parentele potrebbero benissimo essere mantenute e anzi forse rinforzate, in presenza di una "divisione" di Poteri, politici ed economici. Ma, naturalmente, questa è Utopia, perchè se già adesso la nostra "democrazia" consente le disparità popolari che sono sotto gli occhi di Tutti, ve l'immaginate che cosa accadrebbe con una Democrazia del Nord ed una del Sud?????
Probabilmente se io fossi nato al nord la penserei come i leghisti Chiaramente però, essendo meridionale, un'eventuale secessione vera e propria significherebbe prenderla in quel posto senza vaselina, e anzi con tanta tanta sabbia...Però, mettendomi nei loro panni, comprendo le loro ragioni. Sono i maggiori produttori di ricchezza e vogliono tenersela. Non li biasimo, a parti invertite ragionerei allo stesso modo.
Hai fatto tutto tu.Io ho semplicemente detto che se entri in scozia sai che stai entrando in scozia perché c'è il confine con la scozia. Non c'è un confine italia del nord e italia del sud.. ci sono solo regioni.
Che il sud lo prenderebbe in culo è palese. La questione dialettale è irrilevante.. io non capisco gente che abita a 10 chilometri da me se parla nel suo dialetto.
Sì ma seriamente, se non ce l'ha fatta la Scozia che esiste, quante speranze può avere la Padania?
In ogni caso le motivazioni economiche devono essere supportate, leggasi nascoste, da questioni culturali. Non è che puoi dire "Io produco di più e quindi fanculo all'unità d'Italia". Ho vissuto 10 mesi in Galizia e lì sì che l'identità culturale è veramente forte: solo per fare due esempi, molti professori si rifiutavano di far lezione in Spagnolo e il Galego è lingua ufficialmente riconosciuta in Spagna. La questione del dialetto è una stronzata, altrimenti ogni paese (p minuscola) chiederebbe l'indipendenza. Inoltre, il referendum in Veneto si basava, tra le altre cose, su una presunta unità derivante dalla Repubblica di Venezia (cioè, parliamone!!!!), che il 90% dei veneti non sa neanche cosa sia stata.
perche il gallego appunto è una lingua e non un dialetto.
come anche il catalano di @yvette poi c'è il caso a parte del euskera (basco) che quello è palese che non è un dialetto ma sia una lingua
il fatto però, che mi sembra esagerato rifiutarsi a dar classi in castigliano