Ti ho detto che, io giudico i fatti che vedo in parlamento.
Ma dato che stiamo parlando di giudicare le cose sbagliate delle proprie preferenze, e poi giudicare quelle degli altri, dimmi, cosa, secondo te il M5S ha fatto di sbagliato in parlamento a livello di proposte, decreti e mozioni.
Dimmi cosa, secondo te, hanno proposto di così sbagliato.
Ti ho detto che, io giudico i fatti che vedo in parlamento.
Ma dato che stiamo parlando di giudicare le cose sbagliate delle proprie preferenze, e poi giudicare quelle degli altri, dimmi, cosa, secondo te il M5S ha fatto di sbagliato in parlamento a livello di proposte, decreti e mozioni.
Dimmi cosa, secondo te, hanno proposto di così sbagliato.
Jo, questi giochetti falli con qualcuno che ti tollera.
Tu hai messo in mezzo la pagliuzza, io ti ho risposto prima di giudicare gli altri, giudico anche il Movimento, che secondo me errori ne ha fatti, ma errori dettati alla comunicazione. Sono un movimento nuovo, era scontato che non conoscessero certi meccanismi.
Adesso dimmi cosa non ho capito...poi rispondi alla domanda che ti ho fatto, cioè cosa ha fatto di sbagliato il M5S in parlamento.
PS: Non è che se scrivi in grassetto dimostri di avere meno torto eh..
Jo, questi giochetti falli con qualcuno che ti tollera.
Tu hai messo in mezzo la pagliuzza, io ti ho risposto prima di giudicare gli altri, giudico anche il Movimento, che secondo me errori ne ha fatti, ma errori dettati alla comunicazione. Sono un movimento nuovo, era scontato che non conoscessero certi meccanismi.
Adesso dimmi cosa non ho capito...poi rispondi alla domanda che ti ho fatto, cioè cosa ha fatto di sbagliato il M5S in parlamento.
Non ci sono giochetti da parte mia.
Mi pare abbastanza semplice, qui si sta parlando di una senatrice che è stata cacciata con un sondaggio (con meno della metà degli iscritti di partecipazione) perché ha mosso delle critiche a Grillo e al blog.
E questo è l'esempio attuale del topic.
Prima era Rodotà, osannato come presidente della repubblica voluto dal popolo, ha mosso delle critiche ed ora è un vecchiardo fallito della sinistra che il M5S ha portato avanti solo perché è stato scelto dalla rete.
Prima ancora la Gabannelli.
Questo è un problema.
È un comportamento da setta. Hai delle critiche?!? Le fai in privato, ti tappiamo la bocca e tutto va bene. Le fai in pubblico, perché i tuoi elettori hanno diritto di sentire le critiche interne, e sei fuori.
Ma che è 'sta stronzata?!?
Vengono poi riportate queste notizie e cosa si risponde?!? "Eh però non si parla di quello che abbiamo fatto, non si parla di quello che combinano gli altri, e non si parla e non si parla..."
A me 'sta risposta ha rotto i coglioni xD
Le danno Berlusconi e Gasparri sant'iddio
PS: e i miei "giochetti" funzionano meglio con chi non mi tollera, che poi avessi i motivi xD
Non hai risposto alla mia domanda, ma vabbè, ci spero sempre, ammesso e non concesso che tu sappia cosa fanno in parlamento e la tua conoscenza non si limiti al gossip.
Ti rispondo, l'ho già fatto prima ma cerco di essere più chiara:
La tua frase è un paradosso.
"una senatrice che è stata cacciata con un sondaggio perché ha mosso delle critiche a Grillo e al blog."
E' stata cacciata da chi è iscritto al blog, da chi ha portato i parlamentari che ci sono in parlamento, da chi decide, cioè dai cittadini che seguono il movimento e si interessano al movimento. Per giudicare dei parlamentari andava bene il blog, per espellerne uno non va più bene.
(Per me il blog in se è una stronzata, ma dato che il movimento è nato così, si scelgono i cittadini del web che si sono presi la responsabilità di candidarsi in questo modo, e si sceglie di espellere in questo modo). Così ha votato più della metà degli iscritti.
La Gambaro, come prima ho detto, prima delle elezioni, ha affermato che se ci fosse stato qualcuno non in linea col movimento se ne sarebbe andato.
La Gambaro, non ha discusso (come fanno tutti, non solo il movimento) delle problematiche che aveva nelle assemblee del M5S.
Non ha portato a conoscenza gli altri del suo disagio, quindi se l'è tenuto caro caro per poi parlarne con un giornalista che con queste notizie ci vanno a nozze e la Gambaro lo sapeva.
Se uno non si sente più di rappresentare il movimento nella camera o al senato nessuno lo costringe a restare, ma almeno se ne deve discutere, ma come fanno tutti i partiti..cioè non vedo dove sia la cosa strana.
La cosa strana è che, critica a livello giornalistico, non politico, quando lo fa uno del PD o del PDL non si scrive nulla.
Rodotà ha tutta la stima dei parlamentari 5 stelle che hanno affermato più volte che rodotà era una persona rispettabilissima.
Questo è il post di Grillo: Non credo di aver offeso il professor Rodotà, le parole "ottuagenario miracolato dalla Rete" le ha dette lui stesso in una telefonata con me. Rodotà appartiene alla sinistra, è stato presidente del Pds, poi messo in un angolo come un ferrovecchio dall'attuale dirigenza pdmenoellina che, a presidenziali aperte, non ha ritenuto di fargli neppure una telefonata, ma anzi gli ha chiesto il ritiro della candidatura attraverso sua figlia. Rodotà non è il presidente del M5S, ha un'altra storia politica che, coerentemente, mantiene. La sua onestà non è in dubbio e neppure la sua intelligenza. Non per questo posso assistere impassibile alla costruzione di un polo di sinistra che ha come obiettivo la divisione del M5S in cui lui si è posto, volente o nolente, informato o meno, come punto di riferimento. Il M5S non è nato per diventare il Soccorso Rosso di Vendola e Civati, di Delrio o di Crocetta. E' una forza popolare che è del tutto indifferente alle sirene della sinistra e della destra che in realtà sono la faccia della stessa medaglia.
Il movimento non è di sinistra, ma questo Rodotà lo sapeva. Tornato alla ribalta perchè risvegliato dal movimento sul web (dalle persone del blog che l'hanno votato per candidato alla presidenza, non dai parlametari, attenzione) poi riscoperto soprendentemente dal PD, che l'aveva messo da parte.
Beppe Grillo non ha criticato Rodotà, ma il modo in cui viene scaricato e ripreso in considerazione con troppa facilità. Lo congelano e scongelano a proprio piacimento. Infatti poi si sono chiariti.
Grillo, per dovere di cronaca, aveva precedentemente criticato Rodotà per la questione pensioni d'oro.
Poi il web l'ha scelto e vabbè. Grillo non voleva criticare Rodotà, ma criticare i giochi della sinistra.
Grillo sarebbe stato idiota a non esprimersi solo perchè Rodotà era un suo candidato.
Un po' come non fanno quelli del PDL quando Berlusconi fa le solite cazzate. Lo difendono SEMPRE, e nessuno dice che sono marionette. Grillo critica chi sbaglia, secondo lui, non chi gli fa comodo. Così come critica proprio le persone che non gli farebbe comodo criticare. Un autogol giornalistico, questo è certo.
La Gabanelli stesso discorso. Il movimento del web la vota, lei da Report insinua stronzate su Grillo e sui guadagni della pubblicità del blog, non essendosi resa conto che il Movimento ha rinunciato ad una barca di soldi. Certo, poteva attaccarsi solo al Blog.
Da un comunicato 5stelle: "Si sottolinea che dalla redazione di Report non è giunta alcuna richiesta di informazioni che sarebbe stata, certamente, soddisfatta in nome della trasparenza professata dal movimento”.
Grillo risponde:
"Il Blog è nato nel 2005. A differenza della maggior parte dei prodotti editoriali italiani televisivi o cartacei non ha mai utilizzato fondi pubblici. Negli ultimi anni la sua gestione è stata sempre in perdita. Nel 2012 i costi erano diventati insostenibili e fu inserita per questo, verso metà anno, la pubblicità, ma non per tutte le categorie, per evitare di chiuderlo. Nel 2011 Casaleggio Associati (CA) ha chiuso in passivo di 57.800 euro con un fatturato di circa 1.400.000 euro. Le perdite del blog sono state sempre coperte da CA. I bilanci di CA depositati alla Camera di Commercio di Milano sono peraltro disponibili a qualunque giornalista interessato ai suoi mirabolanti guadagni." Lo staff di Beppe Grillo
Ultima modifica di Annie Lennox; 20/6/2013 alle 15:19
Non hai risposto alla mia domanda, ma vabbè, ci spero sempre, ammesso e non concesso che tu sappia cosa fanno in parlamento e la tua conoscenza non si limiti al gossip.
Ma lo vuoi capire che la tua domanda non ha ragione d'esistere in questo contesto?!?
Ce la fai a capirlo?!? Ci riesci?!? Toc toc!
Ti rispondo, l'ho già fatto prima ma cerco di essere più chiara:
La tua frase è un paradosso.
"una senatrice che è stata cacciata con un sondaggio perché ha mosso delle critiche a Grillo e al blog."
E' stata cacciata da chi è iscritto al blog, da chi ha portato i parlamentari che ci sono in parlamento, da chi decide, cioè dai cittadini che seguono il movimento e si interessano al movimento. Per giudicare dei parlamentari andava bene il blog, per espellerne uno non va più bene.
(Per me il blog in se è una stronzata, ma dato che il movimento è nato così, si scelgono i cittadini del web che si sono presi la responsabilità di candidarsi in questo modo, e si sceglie di espellere in questo modo). Così ha votato più della metà degli iscritti.
La Gambaro, come prima ho detto, prima delle elezioni, ha affermato che se ci fosse stato qualcuno non in linea col movimento se ne sarebbe andato.
La Gambaro, non ha discusso (come fanno tutti, non solo il movimento) delle problematiche che aveva nelle assemblee del M5S.
Non ha portato a conoscenza gli altri del suo disagio, quindi se l'è tenuto caro caro per poi parlarne con un giornalista che con queste notizie ci vanno a nozze e la Gambaro lo sapeva.
Se uno non si sente più di rappresentare il movimento nella camera o al senato nessuno lo costringe a restare, ma almeno se ne deve discutere, ma come fanno tutti i partiti..cioè non vedo dove sia la cosa strana.
La cosa strana è che, critica a livello giornalistico, non politico, quando lo fa uno del PD o del PDL non si scrive nulla.
La mia frase è un paradosso.
...In cosa si contraddice?!?
Perché ha detto che chi non è d'accordo dovrebbe andarsene?!?
Ma in questo Movimento si è liberi di muovere delle critiche che non siano per forza gestite da un organico interno?!? Ci sono delle opinioni personali?!?
Proprio ieri era stato intervistato un senatore del movimento, non ricordo come si chiama... Campanelli, Campanari, Campastocazzo, Campa qualcosa, e disse: "Io ho votato contro l'esclusione della Gambaro, però la rete così ha deciso, noi rappresentiamo la rete, noi siamo qui grazie alla rete, quindi così è giusto." Stop. Niente opinione. Ha votato contro. Perché?!? Boh. La rete, la rete...
La Gambaro non si voleva dimettere, voleva restare lì, era contraria a un modo di fare ma credeva nel Movimento, poteva benissimo andarsene con un altro schieramento.
È stata cacciata, in un modo ridicolo e senza paradossi.
Perché non devi venire tu a dirmi come e quando esporre una mia critica. Io sono un politico, un senatore della Repubblica... se vedo che nel mio partito c'è tumulto, se ci sono delle cose che per me non stanno nè in cielo e nè in terra io lo dico nel modo più pubblico possibile, con i rischi della stampa, ma è giusto così. "Gli affari sporchi si lavano in famiglia" in questo caso non vale manco per il cazzo.
E prima di lei Mastrangeli che è stato espulso perché "Il senatore Marino Mastrangeli ha violato numerose volte la regola "Evitare la partecipazione ai talk show televisivi" senza sentire alcun coordinarmento con i gruppi parlamentari e danneggiando così l'immagine del M5S con valutazioni del tutto personali."
E sai qual è la cosa bella di tutto questo?!? È che hai ragione... la stessa cosa la fa pure il pdl...
Rodotà ha tutta la stima dei parlamentari 5 stelle che hanno affermato più volte che rodotà era una persona rispettabilissima.
Questo è il post di Grillo: Non credo di aver offeso il professor Rodotà, le parole "ottuagenario miracolato dalla Rete" le ha dette lui stesso in una telefonata con me. Rodotà appartiene alla sinistra, è stato presidente del Pds, poi messo in un angolo come un ferrovecchio dall'attuale dirigenza pdmenoellina che, a presidenziali aperte, non ha ritenuto di fargli neppure una telefonata, ma anzi gli ha chiesto il ritiro della candidatura attraverso sua figlia. Rodotà non è il presidente del M5S, ha un'altra storia politica che, coerentemente, mantiene. La sua onestà non è in dubbio e neppure la sua intelligenza. Non per questo posso assistere impassibile alla costruzione di un polo di sinistra che ha come obiettivo la divisione del M5S in cui lui si è posto, volente o nolente, informato o meno, come punto di riferimento. Il M5S non è nato per diventare il Soccorso Rosso di Vendola e Civati, di Delrio o di Crocetta. E' una forza popolare che è del tutto indifferente alle sirene della sinistra e della destra che in realtà sono la faccia della stessa medaglia.
Il movimento non è di sinistra, ma questo Rodotà lo sapeva. Tornato alla ribalta perchè risvegliato dal movimento sul web (dalle persone del blog che l'hanno votato per candidato alla presidenza, non dai parlametari, attenzione) poi riscoperto soprendentemente dal PD, che l'aveva messo da parte.
Beppe Grillo non ha criticato Rodotà, ma il modo in cui viene scaricato e ripreso in considerazione con troppa facilità. Lo congelano e scongelano a proprio piacimento. Infatti poi si sono chiariti.
Grillo, per dovere di cronaca, aveva precedentemente criticato Rodotà per la questione pensioni d'oro.
Poi il web l'ha scelto e vabbè. Grillo non voleva criticare Rodotà, ma criticare i giochi della sinistra.
Grillo sarebbe stato idiota a non esprimersi solo perchè Rodotà era un suo candidato.
Un po' come non fanno quelli del PDL quando Berlusconi fa le solite cazzate. Lo difendono SEMPRE, e nessuno dice che sono marionette. Grillo critica chi sbaglia, secondo lui, non chi gli fa comodo. Così come critica proprio le persone che non gli farebbe comodo criticare. Un autogol giornalistico, questo è certo.
Le parole di critica di Rodotà dopo la disfatta del movimento alle comunali, prendo le parole dal corriere della sera (sì, dal corriere della sera!):
Perché non è sorpreso? «Per due ragioni. La prima è politica: hanno inciso sul voto i conflitti, le difficoltà e le polemiche di queste settimane. La seconda è che avevo detto che la parlamentarizzazione dei 5 Stelle non sarebbe stata indolore. E così è stato».
Il passaggio dalla rete al Palazzo, per intenderci.
«Faccio una battuta: quando si lavora in Parlamento, non è che di fronte a un emendamento in commissione vado a consultare la rete. Serve un cambiamento di passo». Che non c'è stato. «La rete da sola non basta. Non è mai bastata. Guardiamo l'ultima campagna elettorale: Grillo è partito dalla rete, poi ha riempito le piazze reali con lo tsunami tour. Ma ha ricevuto anche un'attenzione continua dalla televisione. Se si vuole sostenere che c'è una discontinuità radicale con il passato non è così: anche per Obama è stato lo stesso. Si parte dalla rete, ma poi si va oltre». Il problema è che forse non sono andati abbastanza oltre. «Non hanno capito che la rete non funziona nello stesso modo in una realtà locale o su scala nazionale. Puoi lanciare un attacco frontale, ma funziona solo se parli al Paese. In queste elezioni hanno perso i due grandi comunicatori: Grillo e Berlusconi». Alle Amministrative, poi, contano molto i candidati.
«Sono stato molto colpito dalle dichiarazioni avventate del candidato 5 Stelle di Roma: si è lamentato perché i media non gli avevano dedicato abbastanza attenzione. Ma come? Non era stata teorizzata l'insignificanza dei vecchi media?».
Forse a qualcosa servono ancora. «Come serve l'insediamento a livello locale. Il candidato sconosciuto della rete si trova in difficoltà rispetto a chi ha una forte presenza territoriale. Non è un caso che il partito che ha tenuto di più in queste elezioni sia stato il Pd, nonostante la forte perdita di voti».
Per Grillo è colpa degli elettori.
«L'ho sentita troppe volte questa frase. Elettori immaturi, che non capiscono. Si dice quando si vuole sfuggire a un'analisi. Ma erano gli stessi elettori che li hanno votati alle Politiche. È una reazione emotiva, una spiegazione che non spiega nulla».
Per i 5 Stelle non sono «padri» un po' ingombranti Grillo e Casaleggio? «Non voglio fare quello con la matita rossa. Però, certo, non bastano più le loro indicazioni.Un movimento nato dalla rete, che ha svegliato una cultura politica pigra, una volta entrato in Parlamento deve cambiare tutto. E non può dire ai parlamentari: non dovete elaborare strategie». È proprio quello che ha detto il capogruppo Vito Crimi. «Le istituzioni fanno brutti scherzi. Penso alle parole di Grillo che contestava l'articolo della Costituzione secondo il quale il parlamentare deve operare senza vincolo di mandato. Ecco, io credo che tutti i parlamentari dovrebbero avere la libertà di esercitare il proprio mandato, anche se non in una logica individualista. Non si può delegare tutto. I parlamentari a 5 Stelle devono avere la libertà di lavorare. In alcuni casi lo stanno già facendo e ho sentito anche interventi di qualità».
Il risultato deludente non è stato causato anche da un eccesso di chiusura e dalla mancanza di interlocuzione con il Pd? «Posso anche stabilire la linea del "tutti a casa" e "no a tutti", ma poi devo valutare le conseguenze. Si deve avere la capacità di confrontarsi con gli altri in Parlamento. Altrimenti si rischia di alimentare una nuova conventio ad escludendum . E probabilmente c'è anche un problema di inesperienza». La «verginità» politica è nel dna dei 5 Stelle. «Non ho mai creduto al valore dell'inesperienza, che rivendicano come verginità dalle compromissioni. Io ci misi molti mesi a imparare. Il Parlamento richiede competenza. So che stanno cercando di rimediare con bravi consulenti». E ora? «Ora Grillo e Casaleggio devono rendersi conto che siamo entrati in una fase nuova e che quello che ha determinato il successo non è un ingrediente che può essere replicato all'infinito. Per esempio: alle Europee cosa faranno? Una campagna fortemente antieuropeista, come Berlusconi? Sarebbe un rischio enorme. Cresce enormemente la responsabilità della sinistra». Che non sta messa bene. «Capisco il sollievo del Pd per il voto, ma ci sono problemi che non si cancellano con un'interpretazione consolatoria. Il Pd è un pezzo fondamentale della sinistra, ma non è tutta la sinistra. E deve guardare anche alla società. Il referendum di Bologna, per esempio: c'era una maggioranza schiacciante, sulla carta, per il finanziamento alle scuole private. E invece questa maggioranza è stata spazzata via».
Questa è la critica (in alcuni punti condivisibile, in altri meno), riportata per filo e per segno, di Rodotà. Persona, fino al giorno prima, ritenuta dal M5S come perfetta per il ruolo di presidente della repubblica, come persona troppo onesta, come persona scomoda alla casta, come dio sceso in terra, come reincarnazione di padre maronno misto con Gwen Stefani, come la decima meraviglia del mondo dopo Sasha Grey e i Goonies.
Il giorno dopo ecco Grillo.
Dopo le elezioni comunali parziali che storicamente, come qualsiasi asino sa, sono sempre state diverse come esito e peso rispetto a quelle politiche, c'è un fiorire di maestrini dalla penna rossa. Sono usciti dalle cantine e dai freezer dopo vent'anni di batoste e di vergogne infinite del loro partito, che si chiami pdmenoelle o Sel, non c'è differenza. In prima fila persino, con mio sincero stupore, un ottuagenario miracolato dalla Rete, sbrinato di fresco dal mausoleo dove era stato confinato dai suoi a cui auguriamo una grande carriera e di rifondare la sinistra. E' tornato in grande spolvero il supercazzolaro che non sa nulla né di Ilva, né degli inceneritori concessi alla Marcegaglia, è come le vecchie di "Bocca di Rosa" "Si sa che la gente dà buoni consigli/ se non può più dare cattivo esempio". C'è poi lo smacchiatore di Bettola in grande forma che spiega, con convinzione, che la colpa del governo delle Larghe Intese è del M5S quando il pdmenoelle ha fatto l'impossibile per fottere prima Marini e poi Prodi e non ha neppure preso in considerazione Rodotà. Belìn, questo ha perso più battaglie del general Cadorna a Caporetto e ci viene venduto da Floris come Nelson a Trafalgar. I maestrini dalla penna rossa sono usciti dal libro Cuore, impersonano però Franti e non Garrone. Mentono agli elettori, fanno inciuci, usano la fionda contro i passerotti e poi nascondono la mano. Renzie, lo statista gonfiato, imperversa con le sue ricette e le critiche al M5S su tutti i canali televisivi preda di compiacenti cortigiane come la Gruber. Renzie non è più sindaco di Firenze da tempo, è diventato un venditore a tempo pieno di sé stesso. Vende in giro un sindaco mai usato, come nuovo. Persino Topo Gigio Veltroni è stato riesumato per discettare delle elezioni, forte della sua esperienza di averle perse tutte, ma proprio tutte. E poi c'è la claque, quella cattiva e quella buona, quella che attacca a testa bassa, la cui esponente è laFinocchiaro che vuole fuorilegge il M5S, accampata in Parlamento da 8 legislature, e quella buona, alla Pippo Civati, che non ha fatto i nomi dei 101 che hanno affossato Prodi, che vive in un partito che succhia da anni centinaia di milioni di finanziamenti pubblici, ma però è tanto buonino. Lo vorresti adottare o, in alternativa, lanciargli un bastone da riporto. Maestrini che vedono la pagliuzza negli occhi del M5S, pagliuzza che spesso non c'è neppure, e non hanno coscienza della trave su cui sono appoggiati.
La parte che ci interessa è solo quella iniziale, però mettiamo tutto il post che male non fa.
"...c'è un fiorire di maestrini dalla penna rossa. Sono usciti dalle cantine e dai freezer dopo vent'anni di batoste e di vergogne infinite del loro partito, che si chiami pdmenoelle o Sel, non c'è differenza. In prima fila persino, con mio sincero stupore, un ottuagenario miracolato dalla Rete, sbrinato di fresco dal mausoleo dove era stato confinato dai suoi a cui auguriamo una grande carriera e di rifondare la sinistra."
E tu mi vorresti dire che quel ottuagenario miracolato dalla Rete era riferito a un certo modo di fare della sinistra?!?
Hai perso alle comunali, perché hai perso alle comunali, e mi vieni a dare del maestrino dalla penna rossa, mi dici che m'hanno rispolverato da chiàà quale antro perché mi metto ad analizzare e a criticare una disfatta di un movimento che ha dei problemi?!?
Criticavo il comportamento della sinistra nei confronti di Rodotà...sè
e i commenti dei grillini sono spettacolari, chi va dal Rodotà pezzo di merda, al Rodotà uomo di casta... che avevo detto prima?!? setta?!?...
Quindi cioè un... MA CHE CAZZO STAI A DI'... mi viene quasi spontaneo...
La Gabanelli stesso discorso. Il movimento del web la vota, lei dai Report insinua stronzate su Grillo e sui guadagni della pubblicità del blog, non essendosi resa conto che il Movimento ha rinunciato ad una barca di soldi. Certo, poteva attaccarsi solo al Blog.
Da un comunicato 5stelle: "Si sottolinea che dalla redazione di Report non è giunta alcuna richiesta di informazioni che sarebbe stata, certamente, soddisfatta in nome della trasparenza professata dal movimento”.
Grillo risponde:
"Il Blog è nato nel 2005. A differenza della maggior parte dei prodotti editoriali italiani televisivi o cartacei non ha mai utilizzato fondi pubblici. Negli ultimi anni la sua gestione è stata sempre in perdita. Nel 2012 i costi erano diventati insostenibili e fu inserita per questo, verso metà anno, la pubblicità, ma non per tutte le categorie, per evitare di chiuderlo. Nel 2011 Casaleggio Associati (CA) ha chiuso in passivo di 57.800 euro con un fatturato di circa 1.400.000 euro. Le perdite del blog sono state sempre coperte da CA. I bilanci di CA depositati alla Camera di Commercio di Milano sono peraltro disponibili a qualunque giornalista interessato ai suoi mirabolanti guadagni." Lo staff di Beppe Grillo
Discorso Gabanelli e Report.
Ha fatto un servizio pressappochista sul blog di grillo, capita, non è una cosa che va a suo favore, ma capita.
Solo che qui subentra un fatto carino, la Gabanelli diventa automaticamente una giornalista a servizio delle caste, così come Report.
In pratica, non importa il lavoro di inchiesta che hai fatto negli anni sulle caste, sulla destra, sul centro e sulla sinistra. Non importa, perché se dici una stronzata su di me vuol dire che sei al loro servizio.
Gambaro: So che siete abituati a persone che stanno nei partiti perchè hanno interessi che sono molto diversi dalla politica e dalla condivisione delle idee. Ci vuole un po' per uscire da quest'ottica, lo capisco. Ma il M5S, in questo momento, sta facendo, in parlamento, cosa di cui tu ignori sennò m'avresti risposto, sono 2 post che aspetto, una guerra contro il PD e il PDL, tutto questo mentre i giornali non informano. In quel momento la Gambaro, dato che capiva e capisce cosa si sta combattendo, ha sbagliato a dare il M5S in pasto ai giornalisti che non vedono l'ora che ste cose succedono ai 5 stelle.
La Gambaro ha detto che Grillo ha sbagliato nei toni.
I TONI DI GRILLO SONO STATI SEMPRE QUELLI Sta cosa mi fa davvero ridere.
Cosa cazzo sta a fare nel movimento se i toni di Grillo, che conosceva ancora prima di entrare nel M5S, non le piacciono.
Cosa sta a fare se contesta che in realtà il Parlamento FUNZIONA quando visibile a tutti che, oltre a farsi delle leggi per se (vedi Berlusconi) a non fare leggi che servono al paese ( vedi Inelegibilità di Berlusconi, conflitto di interessi, cancellazione dell'IMU etc).
Il parlamento, chi ha seguito in questi giorni l'ha capito, non funziona, non leggifera, va avanti a botte di decreti legge, di decreti per le emergenze (emergenze si fa perdire, le vere emergenze non esistono per il governo).
La Gambaro è ipocrita. Dal movimento si è tirata fuori da sola, ledendo anche il movimento e saziando la fame dei giornalisti.
"Abbiamo un formidabile mezzo, che è la RETE, che ci permette di comunicare in tempi rapidi con utenze molto vaste..Penso ad un Parlamentare che nel caso non fosse più in sintonia con il M5S, grazie al quale è stato eletto, la sua base, i suoi principi, semplicemente si debba dimettere."
Non lo dico io, lo dice la Gambaro nel suo curriculum.
La Gambaro chi l'ha eletta? L'ha eletta la rete, che prima adorava e che adesso reputa VIOLENTA, come reputa violento GRILLO?
Scusa ma è lecito chiedersi, chi cazzo gliel'ha detto di candidarsi?
Ecco perchè, secondo me la rete non DEVE decidere na mazza, perchè poi si è vincolati a quelle persone scelte da altri da persone che per quanto possiamo saperne sono anche troll.
Ma su questo c'è da lavorare, e concordo. Non è che io non muovo critiche al movimento e ad alcuni suoi aspetti.
Però sono anche bene informata su quello che fanno in parlamento, ma dato che nessuno ne vuole parlare, continuiamo a parlare della Gambaro e dell'aria fritta.
Rodotà: L'ho già detto. Rodotà, se ti fossi informato avresti dedotto da molte dichiarazioni dei 5stelle che la loro opinione non è cambiata, non lo reputano meno intelligente o meno rispettabile come persona.
Le rete l'ha scelto, come ha scelto la Gabanelli.
Rodotà, io non sapevo nemmeno chi fosse, prima che il web lo scegliesse, sinceramente.
Ho capito da quelle poche parole che ho sentito che è un uomo che mi piace, ma è un politico e da politico anche lui si guarda le proprie cose. Risvegliato da Beppe Grillo Rodotà ritorna ad essere interessante. Beppe Grillo e il movimento non sono di sinistra.
"Grillo chiarisce di essersi sentito tradito umanamente da Rodotà. Più ancora, ribadisce di non essere una costola della sinistra e di non voler essere spaccato e cannibalizzato da una (auspicabile) nuova forza di sinistra, che avrebbe ovviamente anche in Rodotà una figura chiave. "
Le critiche da un uomo che un giorno prima eloggiava i 5stelle e il giorno dopo diceva che forse avevano fatto qualcosa, il giorno dopo ancora passava alla critica, io non lo vedo come una persona che sta bene. Poi ognuno decide cosa pensare.
Ah recentemente li elogia di nuovo.
Capisco che sia vecchio, ma un minimo di coerenza devi anche averla. Il M5S in parlamento fa bene o fa male? Ci sei o ci fai?
Il problema del movimento è che non conoscono i meccanismi.
Grillo pensava di aver trovato in Rodotà una persona un po' fuori dai partiti, o che almeno avesse una visione più obiettiva, invece, vuoi per ingenuità, vuoi perchè non è un politico, ha avuto una delusione.
La Gabanelli si è basata su cose praticamente inesistenti quando poteva chiedere ai 5stelle o a grillo informazioni.
Non ha chiesto nulla perchè, evidentemente sennò non ne avrebbe ricavato nessun servizio.
E ancora che chiedi su quello che fanno in Parlamento... O è una fissa o ti sfugge il significato di "contesto".
Quando? Quando Rodotà ha elogiato il Movimento?!?
Al massimo ha fatto degli apprezzamenti, ha detto che ha visto delle cose positive, ma già negli stessi giorni delle elezioni del presidente della repubblica lui si teneva distante dalla maggior parte delle affermazioni di Grillo... Ma non puoi essere incoerente se poi muovi delle critiche su quel movimento che prima hai apprezzato... Non è incoerenza, e avere un minimo di indipendenza mentale... ma un minimo.