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Originariamente inviata da
Rocknrolf
a me quello che fa ridere è che prenderanno nell'ordine
- diaria: 3500 € al mese SOLO per vivere a Roma come se non bastasse lo stipendio di 2500 € per vivere dignitosamente in una città (le famiglie monoreddito con il mutuo o in affitto come fanno ?)
- rimborsi telefonici: 260 € al mese. Ma non dovevamo usare tutti internet ? Cosa se ne fanno di 260 € al mese di telefono quando bisogna usare la RETE ??
- rimborso per l'esercizio del mandato: 1850 € forfettari. Ma scusate, Grillo ha fatto campagna elettorale con 0 €, i rimborsi elettorali non servono, quindi a cosa servono questi 1850 € forfettari ?
di cosa cazzo parliamo ? Fuffa, as usual, condita da una buona dose di ignoranza come se non bastasse.
Quello che dicevo pure io, almeno sui trasporti ed il telefono. Sarebbero cmq circa 4000 euro in meno al mese.
E SECONDO ME piuttosto che prendere rimborsi per trasporto e telefono, investiranno quei soldi in piu, magari per ora solo a roma, per migliorare i trasporti e per offrire wi fi libero, e quindi la possibilità di utilizzare Skype o Vibe in qualsiasi momento.
Per il resto SPERO che decidano di prendere i rimborsi sui costi EFFETTIVI sostenuti.
Ripeto, VEDREMO.
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Originariamente inviata da
RudeMood
Quello che dicevo pure io, almeno sui trasporti ed il telefono. Sarebbero cmq circa 4000 euro in meno al mese.
E SECONDO ME piuttosto che prendere rimborsi per trasporto e telefono, investiranno quei soldi in piu, magari per ora solo a roma, per migliorare i trasporti e per offrire wi fi libero, e quindi la possibilità di utilizzare Skype o Vibe in qualsiasi momento.
Per il resto SPERO che decidano di prendere i rimborsi sui costi EFFETTIVI sostenuti.
Ripeto, VEDREMO.
Vedremo ma intanto nel programma non l'hanno mica scritto. Hanno scritto che avrebbero rinunciato ai rimborsi elettorali e che si sarebbero ridotti lo stipendio ma questo non l'hanno scritto quindi, fino a prova contraria, non intendono rinunciarci. Felice di essere smentito.
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Originariamente inviata da
Annie Lennox
Non cominciamo a dire puttanate. Non ci sono solo diritti, ma anche doveri e doveri morali.
Non siamo liberi di fare tutto quello che vogliamo, deve esserci una cazzo di limite se si vede che qualcosa non funziona nell'ingranaggio e i cittadini, in questo caso i parlamenteri, spacciano per libertà di pensiero quella che in realtà è PURA CONVENIENZA. La politica è un gioco, mi stupisco che tiri in ballo addirittura la repubblica popolare cinese perchè significa che non hai capito il mio ragionamento. Nessuna restrizione. Non puoi cambiare partito, te ne vai, dai le cristo di dimissioni se non ti rispecchi più nel tuo partito. Giochiamo al gioco della poltrona. E no, dai. Non è più accettabile.
Sono piuttosto d'accordo anche io.
E anche Renzi faceva un discorso del genere , più o meno.
Ma parlava anche del cambiare nome al partito.
Mi pare gli chiesero come mai non metteva su un partito suo, e ha risposto che lui è del PD anche quando non approva tutto ciò che si dice e si discute.
A casa può non essere d'accordo, ma quando parla il leader del partito, che è stato SCELTO DEMOCRATICAMENTE, l'ultima parola deve essere la sua.
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Originariamente inviata da
Rocknrolf
Vedremo ma intanto nel programma non l'hanno mica scritto. Hanno scritto che avrebbero rinunciato ai rimborsi elettorali e che si sarebbero ridotti lo stipendio ma questo non l'hanno scritto quindi, fino a prova contraria, non intendono rinunciarci. Felice di essere smentito.
Sì ma nel programma ci sono i punti sui trasposrti e sulle reti di comunicazione, internet per lo più.
Ma vedi, Grillo son 20 anni che manda affanculo la Telecom.
Vuoi che accetti di dare rimborsi agli eletti per utilizzare ANCHE i servizi di un'azienda che boicotta da decenni?
Sul programma non c'è scritto esplicitamente che gli eletti utilizzeranno Skype ed i tram,
ma volendo essere un pelino raziocinanti, i punti del programma si incrociano perfettamente con quello che "fin'ora hanno detto ma non hanno ancora fatto".
DI fatto credo che nessuno abbia ancora percepito un centesimo di euro.
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Originariamente inviata da
RudeMood
Sì ma nel programma ci sono i punti sui trasposrti e sulle reti di comunicazione, internet per lo più.
Ma vedi, Grillo son 20 anni che manda affanculo la Telecom.
Vuoi che accetti di dare rimborsi agli eletti per utilizzare ANCHE i servizi di un'azienda che boicotta da decenni?
hai scelto un esempio infelice visto che tutta la sua avversità verso Telecom l'ha ampiamente messa pure nel programma:
- Statalizzazione della dorsale telefonica, con il suo riacquisto a prezzo di costo da Telecom Italia,
e l’impegno da parte dello Stato di fornire gli stessi servizi a prezzi competitivi ad ogni operatore
telefonico
e meglio che non mi esprima sulla follia di tale proposta, ma vabbè...
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Originariamente inviata da
Rocknrolf
La legge dice che una volta eletto non puoi essere ''fatto fuori'' a meno di gravi reati, chi sei tu per decidere che devo dimettermi se non sono più d'accordo con le idee del mio partito. Devo spiegarti a cosa serve questa legge e a cosa serve l'articolo 67 o ci arrivi da sola a capire che sono misure atte a contrastare le dittature o i partiti guidati da un lider maximo ?
AHAHAHAHAHAHAHAHHAHAH.
AHAHAHAHAHA.
AH.
No. Non fare il melodrammatico tirando in ballo le dittature di sto cazzo. Hai capito benissimo il mio pensiero.
Non mi devi spiegare un cazzo, forse devo insegnarti io a vedere le cristo delle sfumature.
Nessuno dice che non puoi cambiare idea. Se a me non piace il mio luogo di lavoro e voglio cambiare mi licenzio. Se il mio luogo di lavoro è in contrasto con le mie idee, così di punto in bianco lo diventa, e può succedere eh, non dico di no.
IO-ME-NE-VADO.
Se fino all'altro giorno magari ho sputato merda su tizio e caio, poi un bel giorno mi rendo conto che voglio tizio e caio, e poi tizio e caio non mi soddisfano più e torno al mio punto di partenza, potrebbe anche risultare democratico ai più, ma per me la persona è solo un voltagabbana. Interessi, qui si parla di interessi, non delle cazzo di dittature e della Cina. Stai esasperando in modo ridicolo sta cosa eh.
La legge dice..la legge è plasmata ad uso e consumo.
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Originariamente inviata da
Annie Lennox
AHAHAHAHAHAHAHAHHAHAH.
AHAHAHAHAHA.
AH.
No. Non fare il melodrammatico tirando in ballo le dittature di sto cazzo. Hai capito benissimo il mio pensiero.
Non mi devi spiegare un cazzo, forse devo insegnarti io a vedere le cristo delle sfumature.
Nessuno dice che non puoi cambiare idea. Se a me non piace il mio luogo di lavoro e voglio cambiare mi licenzio. Se il mio luogo di lavoro è in contrasto con le mie idee, così di punto in bianco lo diventa, e può succedere eh, non dico di no.
IO-ME-NE-VADO.
Se fino all'altro giorno magari ho sputato merda su tizio e caio, poi un bel giorno mi rendo conto che voglio tizio e caio, e poi tizio e caio non mi soddisfano più e torno al mio punto di partenza, potrebbe anche risultare democratico ai più, ma per me la persona è solo un voltagabbana. Interessi, qui si parla di interessi, non delle cazzo di dittature e della Cina. Stai esasperando in modo ridicolo sta cosa eh.
La legge dice..la legge è plasmata ad uso e consumo.
ribadisco, cazzi di chi si è scelto quel determinato parlamentare, il partito se ne assuma la responsabilità. Se ti sei scelto un opportunista nelle tue fila ne paghi le conseguenze e la prossima volta te li scegli meglio i candidati.
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Originariamente inviata da
Rocknrolf
ribadisco, cazzi di chi si è scelto quel determinato parlamentare, il partito se ne assuma la responsabilità. Se ti sei scelto un opportunista nelle tue fila ne paghi le conseguenze e la prossima volta te li scegli meglio i candidati.
E su questo concordo.
Ma la responsabilità dovrebbe essere anche del singolo parlamentare. Non è che se uno impazzisce dall'oggi al domani è colpa esclusivamente del partito che l'ha voluto tra le sue fila.
Il problema è che hanno diritti a iosa. Avrebbero anche dei dovere, credo..forse. Non si sa.
E i doveri non sono farsi piacere chiunque almeno un minimo da riuscire a restare sulla poltrona e percepire lo stipendio.
Ripeto, se non si rispecchiano più partito che si dimettano, se sono coerenti col loro pensiero.
La coerenza ancora non l'avevo tirata in ballo :o
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Qui concordo con Annie...i voltagabbana sono una piaga che andrebbe estirpata a qualunque costo. Penso a Mastella, a Lamberto Dini, a Scilipoti, Casini, Follini, e tutta quella schiera di parlamentari minori i cui nomi non dicono granchè al grande pubblico...
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Originariamente inviata da
Annie Lennox
E su questo concordo.
Ma la responsabilità dovrebbe essere anche del singolo parlamentare. Non è che se uno impazzisce dall'oggi al domani è colpa esclusivamente del partito che l'ha voluto tra le sue fila.
Il problema è che hanno diritti a iosa. Avrebbero anche dei dovere, credo..forse. Non si sa.
E i doveri non sono farsi piacere chiunque almeno un minimo da riuscire a restare sulla poltrona e percepire lo stipendio.
Ripeto, se non si rispecchiano più partito che si dimettano, se sono coerenti col loro pensiero.
La coerenza ancora non l'avevo tirata in ballo :o
il singolo parlamentare se ne assume la responsabilità facendosi giudicare dagli elettori (ovviamente sperando che reintroducano le benedette preferenze). Il tuo è un discorso che vale in un mondo perfetto, il problema è che non puoi mettere delle leggi che obblighino il parlamentare a votare come il partito o a dimettersi nel caso in cui non sia più d'accordo con le idee del partito. Ti faccio l'esempio, un deputato viene eletto in un partito che propone di ridurre l'aliquota più elevata dell'IRPEF e aumentare l'IVA. Durante l'azione di governo il suddetto partito invece decide di aumentare l'IRPEF e ridurre l'IVA andando contro a quanto promesso agli elettori. Perchè il parlamentare dovrebbe dimettersi ? Di chi è la responsabilità in questo caso ? Come puoi mettere una legge che obblighi il parlamentare a votare come decide il partito se poi il partito cambia idea o per via di cause di forza maggiore viene meno a degli impegni presi in campagna elettorale ? Perchè il parlamentare non può essere libero di trasferirsi in un altro partito (magari di opposizione) che invece continua a proporre meno IRPEF e più IVA ?
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Originariamente inviata da
Rocknrolf
il singolo parlamentare se ne assume la responsabilità facendosi giudicare dagli elettori (ovviamente sperando che reintroducano le benedette preferenze). Il tuo è un discorso che vale in un mondo perfetto, il problema è che non puoi mettere delle leggi che obblighino il parlamentare a votare come il partito o a dimettersi nel caso in cui non sia più d'accordo con le idee del partito. Ti faccio l'esempio, un deputato viene eletto in un partito che propone di ridurre l'aliquota più elevata dell'IRPEF e aumentare l'IVA. Durante l'azione di governo il suddetto partito invece decide di aumentare l'IRPEF e ridurre l'IVA andando contro a quanto promesso agli elettori. Perchè il parlamentare dovrebbe dimettersi ? Di chi è la responsabilità in questo caso ? Come puoi mettere una legge che obblighi il parlamentare a votare come decide il partito se poi il partito cambia idea o per via di cause di forza maggiore viene meno a degli impegni presi in campagna elettorale ? Perchè il parlamentare non può essere libero di trasferirsi in un altro partito (magari di opposizione) che invece continua a proporre meno IRPEF e più IVA ?
Il tuo esempio è estremamente buono.
Buono nel senso che hai trovato una cosa positiva per la quale cambiare partito, ma positiva in modo relativo, perchè, ripeto se il mio partito non mi sta bene non devo per forza andare da qualcun'altro solo a causa di quella legge (dall'esempio tuo). Se stavo in un'altro partito un motivo ci sarà, si presuppone. Quindi non credo che tutti i parlamentari dello stesso partito abbiano il cervello in comune. Possono essereci discordie, siamo umani, nessuno dice che dobbiamo essere macchine.
Se quelle diversità non possono essere superate all'interno del partito allora ti dimetti. Non è che te ne vai all'opposizione alla leggera e magari poi ritorni da dove sei venuto come se non fosse successo nulla, come se la gente non guardasse i telegiornali.