13 giugno 2011 Il sottosegretario si arrampica sugli specchi: “Il nucleare l’abbiamo già abolito, il popolo ci conferma!”.
E certo, è chiarissimo. Ad urne ancora non chiuse già si prefigura uno smottamento nel quadro politico perchè gli italiani hanno promosso, parrebbe, con percentuali ben superiori al 50% il referendum sui quesiti contro il nucleare, l’acqua pubblica e il legittimo impedimento che già Daniela Santanché riesce persino a tentare di ricondurre l’esito della consultazione in una dimostrazione di fedeltà al governo di Berlusconi.
“Se il referendum passa”, dice il sottosegretario, “vuol dire che il paese è con noi”. Se con l’esito refenderario dovesse confermarsi la tendenza ad una contrarieta’ al nucleare altro non significherebbe che un allineamento alle scelte governative. E’ quanto rilevato dal sottosegretario Daniela Santanche’ che, a margine dell’assemblea generale di Assolombarda, ha fatto notare come l’esecutivo abbia “gia’ abrogato quella che era la costruzione dei siti nucleari. Quindi – ha aggiunto – il Referendum in parte e’ gia’ stato fatto dal Governo”. Sul tema dell’acqua, invece, il sottosegretario ha detto che se gli italiani decideranno per il ‘no’ alla privatizzazione dell’acqua “ne prenderemo atto ma – ha aggiunto – mi dispiace perche’ abbiamo lo spreco piu’ alto d’Europa”.
Per la Santanché, fine analista, il dato di una consultazione che per la prima volta dopo 16 anni raggiunge il quorum è totalmente da tralasciare.
La Santanché: “Referendum? Abbiamo vinto noi!”