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Numero chiuso su tutte le facoltà italiane?

  1. #51
    ineffabile Quelo
    Uomo 102 anni
    Iscrizione: 28/4/2011
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    Quote Originariamente inviata da Temperance Visualizza il messaggio

    Io ho fatto il test di scienze della comunicazione, e son passata, e in quel caso ci sta che ci siano domande di attualità, ma che domande c'erano era da vedere. Mi va bene una domanda di attualità sulla politica, sulla storia dei media, sulla comprensione del testo, ma domande del tipo "A chi si è ispirato l'attore R. William quando ha chiamato la figlia Zelda", oppure "Chi ha fondato la compagnia di Gesù" (*), o ancora "se si definisce codino un individuo di che si tratta" non possono decidere l'accesso o no di un ragazzo all'università, sono conoscenza che non servono a un cazzo, ai fini dei successivi esami.
    (*)
    Lo dici tu che non serve a niente sapere cos'è la "Compagnia di Gesù". Serve. Serve a tenersene alla larga...






    E comunque, se vuoi fare scienza delle comunicazioni, aspiri a fare il giornalista (auguri...). Quel mestiere, per essere svolto bene, dev'essere praticato da una persona che ha una grande cultura e una 'curiosità' che spazia un po' ovunque. Nel cinema, fra le 'cricche' ecclesiastiche, etc. In questo senso hanno senso quelle domande lì. Sono domande a cui puoi dare una risposta se sei un'avida consumatrice di giornali. E questo, a mio avviso, è il minimo sindacale che si chiede a chi si presenta a quell'esame.
    Un'ultima cosa... Il codino di chi era? Di Fiorello?...

  2. #52
    ineffabile Quelo
    Uomo 102 anni
    Iscrizione: 28/4/2011
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    Quote Originariamente inviata da ostacoli_del_cuore Visualizza il messaggio
    Sul primo punto... mah nessuno oggigiorno ha il posto assicurato... che sia laureato, diplomato o chicchesia...
    Oggi no. Ma che succede se in un futuro prossimo io, che ho appena superato l'esamone, so che in tutta Italia siamo 500 matricole di medicina e che tra 6-7 anni si libereranno 500 posti nelle corsie dell'ospedale? Idem per lo studente di giurisprudenza, di lettere straniere, di architettura, etc. etc. Non studierò io con un altro animo e un'altra prospettiva? E non studierò di più per il semplice fatto che sono uno che studia?...


  3. #53
    Scrivano Lucien
    Uomo 40 anni da Imperia
    Iscrizione: 10/10/2008
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    Quote Originariamente inviata da Quelo Visualizza il messaggio
    Oggi no. Ma che succede se in un futuro prossimo io, che ho appena superato l'esamone, so che in tutta Italia siamo 500 matricole di medicina e che tra 6-7 anni si libereranno 500 posti nelle corsie dell'ospedale? Idem per lo studente di giurisprudenza, di lettere straniere, di architettura, etc. etc. Non studierò io con un altro animo e un'altra prospettiva? E non studierò di più per il semplice fatto che sono uno che studia?...
    Penso che non sia possibile applicare questo ragionamento. Primo perché fra i 500 scelti a caso con queste domande alla cazzo potrebbero essercene molti che non hanno i requisiti richiesti. Secondo perché nessuno, sapendo di avere il posto assicurato, si darebbe da fare sui libri più del minimo indispensabile per passare gli esami.
    Per me i test d'ingresso hanno un'utilità molto relativa; la selezione va fatta nel corso del primo anno, questa dei test è semplice decimazione per diminuire il carico su istituti che non possono accogliere tutti i candidati. Sapendo che siamo dove siamo, uno può anche pensare che il test serva come occasione per favoritismi ed altre specialità della casa.
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  4. #54
    Overdose da FdT Jamila
    Donna 34 anni da Padova
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    Quote Originariamente inviata da Lucien Visualizza il messaggio
    Penso che non sia possibile applicare questo ragionamento. Primo perché fra i 500 scelti a caso con queste domande alla cazzo potrebbero essercene molti che non hanno i requisiti richiesti. Secondo perché nessuno, sapendo di avere il posto assicurato, si darebbe da fare sui libri più del minimo indispensabile per passare gli esami.
    Per me i test d'ingresso hanno un'utilità molto relativa; la selezione va fatta nel corso del primo anno, questa dei test è semplice decimazione per diminuire il carico su istituti che non possono accogliere tutti i candidati. Sapendo che siamo dove siamo, uno può anche pensare che il test serva come occasione per favoritismi ed altre specialità della casa.
    E' qui che si sbaglia. Io posso parlare per medicina dato che sono dentro.
    Primo. Non è vero che si supera il test d'ammissione per favoritismi, conoscenze o mazzette date ai prof di turno. Il test è a base nazionale, controllato e non può accadere che si sgarri. O almeno non così frequentemente. Il test alla facoltà di medicina ci sta tra l'altro, è indiscusso il fatto che il test serva. Da discutere è la modalità di selezione degli studenti. Non si può basare la scelta del futuro medico unicamente su uno stupido test ( e lo chiamo così alla luce di certe domande proposte ai test negli ultimi anni), test tra l'altro che va a valutare unicamente le conoscenze dell'aspirante medico e non anche la sua componente caratteriale, la sua motivazione. Giuro che sono comuni i casi di secchioncelle che non frequentano le lezioni ed escono dal reparto come se dovessero timbrare il cartellino preoccupate molto più della media che dei pazienti.
    Secondo. Non è affatto vero che a medicina la gente non studia "tanto il lavoro si trova cmq". Anzi credo che medicina sia davvero una della facoltà dove la competizione e i colpi bassi tra colleghi regnino sovrani. Mi spiego meglio. Medicina comprende molte specialità dopo la laurea, alcune più ambite (chirurgia, pediatria) alcune meno ( medico di base, genetico medico). La selezione dopo la laurea avviene infatti in base alla propria media e al percorso durante i sei anni.
    E credetemi che ve lo dice una che sono due settimane che dorme quattro ore per notte per frequentare reparto e dare gli esami.

  5. #55
    Scrivano Lucien
    Uomo 40 anni da Imperia
    Iscrizione: 10/10/2008
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    Si stava parlando per ipotesi, non sentitevi attaccati nell'onore solo perché si accennava ad una situazione simile alla vostra, su...

  6. #56
    ostacoli_del_cuore
    Utente cancellato

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    Quote Originariamente inviata da Quelo Visualizza il messaggio
    Cosa hanno in comune queste persone?


    ....



    .....



    ......




    ?


    mmmm non capisco il nesso... non capisco cosa vuoi dirmi...

  7. #57
    ostacoli_del_cuore
    Utente cancellato

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    Quote Originariamente inviata da Quelo Visualizza il messaggio
    Oggi no. Ma che succede se in un futuro prossimo io, che ho appena superato l'esamone, so che in tutta Italia siamo 500 matricole di medicina e che tra 6-7 anni si libereranno 500 posti nelle corsie dell'ospedale? Idem per lo studente di giurisprudenza, di lettere straniere, di architettura, etc. etc. Non studierò io con un altro animo e un'altra prospettiva? E non studierò di più per il semplice fatto che sono uno che studia?...

    Penso di averti risposto quando ho detto che alla fine ognuno si seleziona con le sue stesse mani il proprio futuro... tranquillo che quando inizierai a studiare tu da bravo studente... gli altri 500 non proprio bravi stanno ancora studiando o probabilmente avranno già abbandonato... quindi potresti continuare tranquillamente senza tante preoccupazione... anzi dovresti chiederti se per caso quel giorno della selezione c'era qualche raccomandato...

  8. #58
    ostacoli_del_cuore
    Utente cancellato

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    e puoi star certo che il raccomandato non abbandona... e soprattutto non resta indietro con gli studi
    che male fa alla società uno/una studente che ha voglia di provare a studiare e vedere se riesce o meno? E perchè non può farlo?
    E poi come è stato già detto... i test non sono nemmeno rispondenti alle facoltà...
    per cui che entri chiunque!!!!
    di certo non sono quei test a "testare" la bravura di uno studente...
    A Jamila piace questo intervento

  9. #59
    ineffabile Quelo
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    Quote Originariamente inviata da Lucien Visualizza il messaggio
    Penso che non sia possibile applicare questo ragionamento. Primo perché fra i 500 scelti a caso con queste domande alla cazzo potrebbero essercene molti che non hanno i requisiti richiesti. Secondo perché nessuno, sapendo di avere il posto assicurato, si darebbe da fare sui libri più del minimo indispensabile per passare gli esami.
    Visto che fino a pochi anni fa (25 anni fa, per la precisione) avevamo 100 medici per 10 posti vacanti in ospedale e 10 infermieri per 100 posti vacanti, una selezione, in qualche modo, va fatta. Che possiamo fare? Scrutiamo le stelle? Gli facciamo le carte?....

    Ah! Forse ho trovato... ecco quella che potrebbe essere la prossima selezione a Medicina...





    Quote Originariamente inviata da Lucien Visualizza il messaggio
    Per me i test d'ingresso hanno un'utilità molto relativa; la selezione va fatta nel corso del primo anno, questa dei test è semplice decimazione per diminuire il carico su istituti che non possono accogliere tutti i candidati. Sapendo che siamo dove siamo, uno può anche pensare che il test serva come occasione per favoritismi ed altre specialità della casa.
    Io, non a caso, ti ho parlato di un test con 50 prove, della durata di 2 mesi, tenuto da esaminatori sorteggiati ed esteri. A ben vedere facevamo la stessa cosa fino a poco tempo fa con gli esami di maturità, con professori sorteggiati e provenienti da tutte le parti d'Italia (che erano pagati e spesati per circa 2 mesi). Qui l'unica differenza sarebbe che verrebbero da tutte le parti d'Europa ma, coi costi attuali dei low-cost, spenderemmo lo stesso denaro. Le università, tu mi insegni, non sono tutte uguali. Chi ha appoggi politici e/o tra i docenti può facilmente barare in una facoltà intrallazzona. Mollare un calcio nel deretano agli invorniti è più facile con questo sistema. Perché il trattamento è identico per tutti.


  10. #60
    ineffabile Quelo
    Uomo 102 anni
    Iscrizione: 28/4/2011
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    Quote Originariamente inviata da Jamila Visualizza il messaggio
    E' qui che si sbaglia. Io posso parlare per medicina dato che sono dentro.
    Primo. Non è vero che si supera il test d'ammissione per favoritismi, conoscenze o mazzette date ai prof di turno. Il test è a base nazionale, controllato e non può accadere che si sgarri.
    Quanto dice la nostra Jamila corrisponde a quanto ho sentito in giro..



    Corsera: Alberto Zangrillo: «Mio figlio bocciato a quei test iniqui di medicina»

    Corsera: Un aspirante medico risponde ad Alberto Zangrillo «Test di medicina, il solo meritocratico»

    "Martedì pomeriggio, di ritorno dal reparto ospedaliero che sto frequentando per potermi abilitare alla professione di medico chirurgo e prima di cominciare a studiare per l'esame di Stato, ho fatto un salto su Corriere.it e mi sono imbattuta nell'intervista estrapolata da Ok Salute al dott. Alberto Zangrillo. E così ho potuto leggere - con grande commozione - del suo dispiacere di padre di fronte a un figlio, così meritevole e perfetto per la professione medica, che non è riuscito a superare l'INIQUO test di ingresso di Medicina. È buffo notare come la mia esperienza discordi totalmente con quella del dottor Zangrillo e di suo figlio: il caso voglia che il test di ingresso per la facoltà di Medicina, attualmente ministeriale, con domande a risposta multipla casuali e non estratte da un database presistente, sia l'unico (assieme a quello per l'ingresso al corso di Medicina generale) in tutto il panorama della facoltà e del post-laurea ad essere realmente meritocratico. Esso, pur con molti limiti, ha al momento il grande, grandissimo merito di far si che i più bravi e preparati (pur senza conoscere alcun professorone o alcun parlamentare che possa dargli "un aiutino") riescano a mettere a frutto gli anni di studio e le proprie conoscenze, e riescano a inserirsi nell'ambito della sanità, ambito che dovrebbe accogliere solo i "migliori" perché vi si gioca la vita delle persone, ma che spesso invece va ad accogliere "i più conosciuti" o "i più sponsorizzati" a discapito della qualità del servizio erogato. A dirla tutta, leggendo il testo dell'articolo (cosa che ho fatto ripetutamente), non si riesce bene a capire quale sia la critica di base che Zangrillo fa a questo famigerato test di ingresso..."


    Tra i vari vantaggi, se questa cosa è ben fatta, c'è che questo esame sarebbe il miglior lubrificante per far funzionare l'ascensore sociale. Perché metterebbe davvero nelle stesse condizioni di partenza il figlio del benzinaio con quello del chirurgo.



    Questi sono i primi tre commenti all'articolo del medico deluso per la bocciatura del suo pargoletto...


    Sono perfettamente d'accordo con docmrc... Io sono al quarto anno e secondo me il test è una delle poche prove davvero meritocratiche rimaste in questo Paese. Il figlio del dott. Zangrillo sarebbe così portato a fare il medico? Sulla base di cosa? Ah, giusto, ci fosse stato un colloquio attitudinale, di sicuro non ci sarebbero stati problemi di ammissione...e con quale obiettività? E' OVVIO che ci sarà sempre lo studente bravo ma sfortunato, ma tutti quelli che studiano e passano il test? Sono tutti incapaci e fortunati o, peggio, raccomandati? Evidentemente, se la media di voti alla facoltà di medicina è superiore a tutte le altre facoltà un motivo ci sarà... Il test serve, non è ammissibile affrontare una facoltà del genere senza avere determinate basi scientifiche, logiche e culturali. Sì, anche culturali, perchè si ha a che fare con le persone che hanno i modi di pensare più diversi e disparati e la cultura è l'unica che apre la mente a 360° e ti permette tutti i giorni di relazionarti col malato e di capire il suo rapporto con la malattia. Il test seleziona statisticamente i migliori, sempre. I casi sfortunati ci saranno sempre, ma quanti sono? Questa è la vita: sarebbe troppo semplice trovare sempre tutto pronto e come si vuole, anche se magari all'effettivo si è i più bravi.
    Sempre a lamentarsi....
    11.01|19:53
    Lettore_1034218

    In effetti con il vecchio sistema il figlio del Prof. Zangrillo sarebbe entrato anche grazie a spinte e raccomandazioni del genitore introdotto nel sistema. I tests non saranno perfetti, ma sono usati in tutto il mondo e la gente si adatta, lavora sodo, e li supera. Meglio dei test imperfetti che una parentopoli incancrenita.
    @hiho84
    11.01|19:53
    roby81

    ti pongo da ex studente di medicina ora laureato un quesito molto semplice.. se non si impone un tetto di iscritti mi spieghi come si potrebbe riuscire a frequentare i reparti e fare i tirocini?? ti assicuro che per i reparti non si potrebbe camminare.. e i pazienti come li visiteresti?? già ora li si sottopone ad una processione di studenti che non finisce più, figurarsi se si aprono i cancelli a tutti! medicina è una facoltà anche per questioni strettamente logistiche particolare, e te lo dice uno che dopo esser stato bloccato il primo anno si è rimboccato le maniche ed è entrato al 2o tentativo, come tanti altri del resto.. l'esame di ammissione è vitale! poi posso concordare che le dinamiche dell'esame non siano ottimali, ma guai se non ci fosse! e da quello che leggo TUTTI quelli che hanno intrapeso il mio percorso hanno il mio stesso pensiero.. poi capisco, perchè lo provato, che a perdere un anno per un concorso si rosica, ma il tetto studenti è indispensabile
    Tra i neulaureati, vincitori di test ministeriali di selezione, moltissimi hanno capacita umane per rapportarsi con malati e colleghi
    11.01|19:53
    liberolettore

    Altri studenti in medicina potranno sviluppare queste capacità duranti gli anni del corso di laurea, o potranno essere indirizzati verso discipline con minor contatto medico-paziente come il personale di laboratorio. Si incontrano medici con scarse attitudini umane e dubbia moralità anche tra gli ultraquarantunenni che sono entrati senza test di ammissione, e pare che in quegli anni nessuno si fosse prodigato a trovare il sistema di insegnargli le buone maniere durante il corso di laurea. Gli idonei ai test ministeriali comunque una qualità di base ce l'hanno: si sono guadagnati il posto da soli, i più per merito e duro studio, molto pochi per fortuna e caso. E' un buon punto di partenza per la classe medica del futuro.






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