È il primo paese al mondo a riconoscere legalmente un ruolo fondamentale alla banda larga. Ci si augura sia solo la prima tappa.
Roma – Dal primo luglio ogni cittadino finlandese
avrà garantita per diritto una
connessione a banda larga ad almeno 1 Mbps,
in quanto servizio universale.
L’obiettivo istituzionale per la verità è ancora più
largo:
fornire a tutta la popolazione una connessione a 100 Mbps entro il 2015. Per far questo il governo finlandese ha quindi innanzitutto sancito come diritto quello della connettività: così le compagnie dovranno – dal primo luglio – fornire a tutti i residenti la banda larga minima garantita. Secondo i dati ufficiali, per la verità, il 96 per cento della popolazione sarebbe già online, escluse sarebbero attualmente solo 4mila case. La stessa idea della connessione come diritto era stata avanza in un sondaggio
condotto dalla BBC, e quattro persone su cinque si erano dichiarate d’accordo.Il Ministro delle comunicazioni finlandese Suvi Linden ha
spiegato: “Il servizio Internet non ha più esclusivamente un ruolo di intrattenimento, ma è importante per la vita di tutti i giorni dei finlandesi”. La Finlandia, oltretutto, si pone
in antagonismo con le politiche adottate da altri paesi come la Francia, che ammettono la possibilità di disconnettere l’utente in caso di perdurate attività di file sharing di materiale protetto da copyright, tanto che le etichette discografiche
avrebbero già etichettato il paese scandinavo come “estremista radicale”.
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